Calcio
IL COMMENTO - Lucariello: "Fidiamoci di Ringhio perché sa cosa fare"
13.12.2019 11:10 di Redazione Fonte: Gianfranco Lucariello per il Roma

Pollici in alto, sono tutti per Ringhio Gattuso: uomini di calcio, ex calciatori, procuratori, tecnici di taglio elevato e addetti ai lavori si compiacciono per la scelta e la svolta voluta da De Laurentiis, magari pur rammaricandosi - per le modalità che hanno caratterizzato l’esonero - per un grande personaggio del calibro di Carlo Ancelotti, ma anche nella considerazione di fatti ormai insostenibili. D’altronde nel calcio sono i risultati che contano e i risultati purtroppo con alla guida Ancelotti non sono stati soddisfacenti, almeno per quanto riguarda il campionato. Una scelta per la verità anche obbligata quella di Gennaro Gattuso, se vogliamo l’unico nome di maggiore affidamento tra quei pochi disponibili. Ed è anche logico considerare che nel complesso i pareri sull’ex centrocampista campione del mondo sono estremamente positivi giacchè in lui viene identificato il tecnico maggiormente in grado di tirare fuori dai problemi il Napoli, avviando l’operazione tecnico-tattica e di gruppo per recuperare posizioni in classifica, raggiungendo la quota Champions. Ma il ruolo affidato dal patron a Gattuso non è solo quello del classico “medico di famiglia” che prescrive e sottoscrive la terapia d’urgenza per la guarigione dell’ammalato, rimettendo in piedi la squadra azzurra. È questo l’obiettivo numero uno naturalmente. Gattuso dovrà metterci tutto se stesso giacchè dovrà dire anche la sua - se riuscirà a centrare il primo traguardo - per quanto riguarda l’inevitabile rifondazione nei programmi del club, che da quanto si sa ha già preso corpo nella sua fase preliminare, cioè nelle intenzioni e sulla carta. D’altronde dopo diversi anni il ciclo del team che conosciamo è ormai giunto alla sua naturale conclusione ed è normale pensare ad futuro imminente e improcrastinabile. Diversi dei vecchi eroi hanno dato tutto quello che potevano e non possono fare di più dopo aver raggiunto il limite massimo delle possibilità e delle capacità in loro possesso. Delicata e importante la missione del nuovo timoniere: Gattuso avrà il suo ruolo nel “risanamento” azzurro dando vigore tecnico e qualità alla squadra, liberando soprattutto mentalmente il gruppo dalle velenose scorie della ribellione, da sradicare completamente secondo il patron all’interno dello spogliatoio azzurro. È il primo capitolo all’ordine del giorno del nuovo progetto proiettato verso i prossimi tre anni. Il “risanamento” non potrà comunque tener conto dei meriti acquisiti sul campo da almeno cinque calciatori, in particolare i dissidenti, quelli che hanno determinato gli ultimissimi avvenimenti sfociati poi nell’esonero di Ancelotti. In questo De Laurentiis sarà inflessibile. Va detto pure che l’operazione “benessere” riguarderà anche altri ruoli all’interno del club, il patron utilizzerà il momento per fare piazza pulita.

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IL COMMENTO - Lucariello: "Fidiamoci di Ringhio perché sa cosa fare"

di Napoli Magazine

13/12/2024 - 11:10

Pollici in alto, sono tutti per Ringhio Gattuso: uomini di calcio, ex calciatori, procuratori, tecnici di taglio elevato e addetti ai lavori si compiacciono per la scelta e la svolta voluta da De Laurentiis, magari pur rammaricandosi - per le modalità che hanno caratterizzato l’esonero - per un grande personaggio del calibro di Carlo Ancelotti, ma anche nella considerazione di fatti ormai insostenibili. D’altronde nel calcio sono i risultati che contano e i risultati purtroppo con alla guida Ancelotti non sono stati soddisfacenti, almeno per quanto riguarda il campionato. Una scelta per la verità anche obbligata quella di Gennaro Gattuso, se vogliamo l’unico nome di maggiore affidamento tra quei pochi disponibili. Ed è anche logico considerare che nel complesso i pareri sull’ex centrocampista campione del mondo sono estremamente positivi giacchè in lui viene identificato il tecnico maggiormente in grado di tirare fuori dai problemi il Napoli, avviando l’operazione tecnico-tattica e di gruppo per recuperare posizioni in classifica, raggiungendo la quota Champions. Ma il ruolo affidato dal patron a Gattuso non è solo quello del classico “medico di famiglia” che prescrive e sottoscrive la terapia d’urgenza per la guarigione dell’ammalato, rimettendo in piedi la squadra azzurra. È questo l’obiettivo numero uno naturalmente. Gattuso dovrà metterci tutto se stesso giacchè dovrà dire anche la sua - se riuscirà a centrare il primo traguardo - per quanto riguarda l’inevitabile rifondazione nei programmi del club, che da quanto si sa ha già preso corpo nella sua fase preliminare, cioè nelle intenzioni e sulla carta. D’altronde dopo diversi anni il ciclo del team che conosciamo è ormai giunto alla sua naturale conclusione ed è normale pensare ad futuro imminente e improcrastinabile. Diversi dei vecchi eroi hanno dato tutto quello che potevano e non possono fare di più dopo aver raggiunto il limite massimo delle possibilità e delle capacità in loro possesso. Delicata e importante la missione del nuovo timoniere: Gattuso avrà il suo ruolo nel “risanamento” azzurro dando vigore tecnico e qualità alla squadra, liberando soprattutto mentalmente il gruppo dalle velenose scorie della ribellione, da sradicare completamente secondo il patron all’interno dello spogliatoio azzurro. È il primo capitolo all’ordine del giorno del nuovo progetto proiettato verso i prossimi tre anni. Il “risanamento” non potrà comunque tener conto dei meriti acquisiti sul campo da almeno cinque calciatori, in particolare i dissidenti, quelli che hanno determinato gli ultimissimi avvenimenti sfociati poi nell’esonero di Ancelotti. In questo De Laurentiis sarà inflessibile. Va detto pure che l’operazione “benessere” riguarderà anche altri ruoli all’interno del club, il patron utilizzerà il momento per fare piazza pulita.

Fonte: Gianfranco Lucariello per il Roma