Calcio
JUVENTUS - Paratici: "Siamo qui a giocarcela su tutti i fronti"
22.02.2020 18:15 di Redazione

Ai microfoni di Sky, nel pre partita di Ferrara, il Chief Football Officer della Juventus Fabio Paratici.

 

 

Sugli obiettivi della Juventus

La Juventus a inizio anno ha un obiettivo che è quello di arrivare competitiva a primavera, cioè, in questo momento. Siamo agli ottavi di Champions, siamo in semifinale di Coppa Italia e siamo, comunque, primi in campionato. Siamo qui a giocarcela su tutti i fronti, quindi, agli obiettivi che c’eravamo prefissati all’inizio ci siamo arrivati in questo momento e, adesso, inizia il bello.

 

Sulla mancanza, forse, di un’identità precisa della squadra cosa si sente di dire?

Mi sento di dire che abbiamo disputato delle ottime gare, alcune meno buone, come capita in tutte le stagioni. Questa squadra gioca 50-55 partite di media all’anno, è normale che ci siano prestazioni migliori e prestazioni peggiori, anche a seconda dell’avversario, delle condizioni fisiche di qualche calciatore. Sempre, quando arriviamo a questo punto della stagione, ci sono questi tipi di dinamiche e di discussioni. Se torniamo indietro di uno, due anni o tre anni, e andiamo a vedere gli articoli dei giornali di questo periodo, sono esattamente gli stessi di ora. Quindi, non ci preoccupiamo, siamo consapevoli del momento che stiamo vivendo e felici di viverlo nel miglior modo possibile.

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JUVENTUS - Paratici: "Siamo qui a giocarcela su tutti i fronti"

di Napoli Magazine

22/02/2024 - 18:15

Ai microfoni di Sky, nel pre partita di Ferrara, il Chief Football Officer della Juventus Fabio Paratici.

 

 

Sugli obiettivi della Juventus

La Juventus a inizio anno ha un obiettivo che è quello di arrivare competitiva a primavera, cioè, in questo momento. Siamo agli ottavi di Champions, siamo in semifinale di Coppa Italia e siamo, comunque, primi in campionato. Siamo qui a giocarcela su tutti i fronti, quindi, agli obiettivi che c’eravamo prefissati all’inizio ci siamo arrivati in questo momento e, adesso, inizia il bello.

 

Sulla mancanza, forse, di un’identità precisa della squadra cosa si sente di dire?

Mi sento di dire che abbiamo disputato delle ottime gare, alcune meno buone, come capita in tutte le stagioni. Questa squadra gioca 50-55 partite di media all’anno, è normale che ci siano prestazioni migliori e prestazioni peggiori, anche a seconda dell’avversario, delle condizioni fisiche di qualche calciatore. Sempre, quando arriviamo a questo punto della stagione, ci sono questi tipi di dinamiche e di discussioni. Se torniamo indietro di uno, due anni o tre anni, e andiamo a vedere gli articoli dei giornali di questo periodo, sono esattamente gli stessi di ora. Quindi, non ci preoccupiamo, siamo consapevoli del momento che stiamo vivendo e felici di viverlo nel miglior modo possibile.