"Respira Mire, questo è il ritornello che mi ripeto nella mente, nei momenti decisivi di una partita": comincia così il lungo messaggio di Miralem Pjanic rivolto alla Juventus. "Ed è quello che continuo a ripetermi ora, mentre cerco di scrivere quello che sto provando in questo momento - ha continuato su Instagram il centrocampista bosniaco - sono arrivato quattro anni fa per provare a vincere tutto. Perché anche quando non ci riesci, questo è ciò che deve provare a fare sempre un calciatore della Juventus. Sono stati 4 anni intensi, vissuti al fianco di grandi professionisti ma soprattutto di amici veri, con i quali ho condiviso vittorie e record, ma anche amare sconfitte ad un passo dal traguardo. Sono stati anni in cui sono maturato come uomo e come padre. Questa è la città dove Edin (il figlio, ndr) è cresciuto, diventando il primo tifoso di questa squadra, e dove con la mia famiglia abbiamo costruito i più bei ricordi della nostra vita". Dopo i ringraziamenti a società e tifosi, le parole di commozione: "Perché se c'è una cosa che ho imparato, è che non esiste un tempo minimo per innamorarsi. Alla fine è molto semplice: indossa questa maglia come una seconda pelle, dai sempre tutto e, non sbaglierai mai".
di Napoli Magazine
29/06/2020 - 20:55
"Respira Mire, questo è il ritornello che mi ripeto nella mente, nei momenti decisivi di una partita": comincia così il lungo messaggio di Miralem Pjanic rivolto alla Juventus. "Ed è quello che continuo a ripetermi ora, mentre cerco di scrivere quello che sto provando in questo momento - ha continuato su Instagram il centrocampista bosniaco - sono arrivato quattro anni fa per provare a vincere tutto. Perché anche quando non ci riesci, questo è ciò che deve provare a fare sempre un calciatore della Juventus. Sono stati 4 anni intensi, vissuti al fianco di grandi professionisti ma soprattutto di amici veri, con i quali ho condiviso vittorie e record, ma anche amare sconfitte ad un passo dal traguardo. Sono stati anni in cui sono maturato come uomo e come padre. Questa è la città dove Edin (il figlio, ndr) è cresciuto, diventando il primo tifoso di questa squadra, e dove con la mia famiglia abbiamo costruito i più bei ricordi della nostra vita". Dopo i ringraziamenti a società e tifosi, le parole di commozione: "Perché se c'è una cosa che ho imparato, è che non esiste un tempo minimo per innamorarsi. Alla fine è molto semplice: indossa questa maglia come una seconda pelle, dai sempre tutto e, non sbaglierai mai".