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JUVENTUS - Sarri: "Il rigore era clamoroso e ce n'era anche un altro! Poste? Storia ridicola..."
13.02.2020 23:54 di Redazione

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha commentato in conferenza stampa il rigore assegnato alla sua squadra per tocco di mano di Calabria su tiro ravvicinato in rovesciata di Ronaldo: "C'era anche rigore su Cuadrado dieci minuti prima. Il rigore è clamoroso perchè c'è un braccio staccato, poi se ti dico che le norme attuali non mi piacciono, ma se le regole sono queste è rigore". Sulla partita: "Stasera nel primo tempo siamo usciti bene da dietro nonostante la pressione degli avversari, a tratti portiamo troppo la palla invece di farla viaggiare. Abbiamo lasciato Ronaldo troppo solo, ho rivisto la tendenza a impostare da dietro in maniera più pulita e lineare". "Poste Italiane? Non c'è nessuna mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori. Io vengo da una famiglia di operai e sono orgoglioso di esserlo. È una storia ridicola e non voglio nemmeno commentarla. Le battute non le faccio più perché non voglio mettere in difficoltà il marchio Juve, è una battuta che facciamo tutti al bar."

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JUVENTUS - Sarri: "Il rigore era clamoroso e ce n'era anche un altro! Poste? Storia ridicola..."

di Napoli Magazine

13/02/2020 - 23:54

Maurizio Sarri, allenatore della Juventus, ha commentato in conferenza stampa il rigore assegnato alla sua squadra per tocco di mano di Calabria su tiro ravvicinato in rovesciata di Ronaldo: "C'era anche rigore su Cuadrado dieci minuti prima. Il rigore è clamoroso perchè c'è un braccio staccato, poi se ti dico che le norme attuali non mi piacciono, ma se le regole sono queste è rigore". Sulla partita: "Stasera nel primo tempo siamo usciti bene da dietro nonostante la pressione degli avversari, a tratti portiamo troppo la palla invece di farla viaggiare. Abbiamo lasciato Ronaldo troppo solo, ho rivisto la tendenza a impostare da dietro in maniera più pulita e lineare". "Poste Italiane? Non c'è nessuna mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori. Io vengo da una famiglia di operai e sono orgoglioso di esserlo. È una storia ridicola e non voglio nemmeno commentarla. Le battute non le faccio più perché non voglio mettere in difficoltà il marchio Juve, è una battuta che facciamo tutti al bar."