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L'ANALISI - Mario Sconcerti: "Tenersi stretto Milik e dimenticare Cavani: il Napoli è la sola anti-Juve completa ed è comunque lontana"
17.12.2018 11:52 di Redazione

Scrive il giornalista Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera: "È strana e andrebbe approfondita l’insistenza con cui i tifosi del Napoli chiedono ancora Cavani al loro presidente. Come se fosse nulla, come non avesse forti triangolazioni tecniche. Cavani vuol dire mandare a casa Milik che ha segnato 8 gol, più di Mertens, più di Insigne, tre meno di Ronaldo e i suoi tre rigori. In sostanza buona parte di una grande città spinge perché cambi il suo centravanti migliore. Va aggiunto che Cavani ha quasi 32 anni e Milik ancora 24. Può sembrare normale discussione tecnica, ma è un po’ come discutere se tenere Icardi o riprendere Milito. Non è mai successo. E Milik è un grande centravanti. Ho letto molte somiglianze improprie di attaccanti normali con Batistuta. Dovessi oggi trovarne una vicina, direi proprio Milik. Il quale ha permesso oggi al campionato di mantenere il suo passo monotono, la Juve con qualche salita ma anche molti infortunati, prima di tutto Cancelo. Confesso di non capire dove comincino i meriti della Juve e dove i limiti delle avversarie. Una sola è completa, il Napoli, ed è comunque lontana. Le altre sono inferiori, ma non è che in Europa funzioni meglio, nessun campionato è davvero allenante. La ricchezza prevale dovunque. Ed essere ricchi condanna i prescelti a essere giudicati anche intelligenti. Le religioni diventano pallide nel calcio. Come dicevano gli Abba nel ventesimo secolo, the winner takes it all, non ci sono resti. E per favore pedalare".

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L'ANALISI - Mario Sconcerti: "Tenersi stretto Milik e dimenticare Cavani: il Napoli è la sola anti-Juve completa ed è comunque lontana"

di Napoli Magazine

17/12/2024 - 11:52

Scrive il giornalista Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera: "È strana e andrebbe approfondita l’insistenza con cui i tifosi del Napoli chiedono ancora Cavani al loro presidente. Come se fosse nulla, come non avesse forti triangolazioni tecniche. Cavani vuol dire mandare a casa Milik che ha segnato 8 gol, più di Mertens, più di Insigne, tre meno di Ronaldo e i suoi tre rigori. In sostanza buona parte di una grande città spinge perché cambi il suo centravanti migliore. Va aggiunto che Cavani ha quasi 32 anni e Milik ancora 24. Può sembrare normale discussione tecnica, ma è un po’ come discutere se tenere Icardi o riprendere Milito. Non è mai successo. E Milik è un grande centravanti. Ho letto molte somiglianze improprie di attaccanti normali con Batistuta. Dovessi oggi trovarne una vicina, direi proprio Milik. Il quale ha permesso oggi al campionato di mantenere il suo passo monotono, la Juve con qualche salita ma anche molti infortunati, prima di tutto Cancelo. Confesso di non capire dove comincino i meriti della Juve e dove i limiti delle avversarie. Una sola è completa, il Napoli, ed è comunque lontana. Le altre sono inferiori, ma non è che in Europa funzioni meglio, nessun campionato è davvero allenante. La ricchezza prevale dovunque. Ed essere ricchi condanna i prescelti a essere giudicati anche intelligenti. Le religioni diventano pallide nel calcio. Come dicevano gli Abba nel ventesimo secolo, the winner takes it all, non ci sono resti. E per favore pedalare".