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L'ANALISI - Sconcerti: "Con 91 punti il Napoli avrebbe vinto 3 dei 7 scudetti della Juve, tante vittorie di seguito della squadra bianconera hanno spento la voglia di competere degli altri, perfino Sarri sembra rassegnato"
21.05.2018 19:12 di Redazione

Il giornalista Mario Sconcerti scrive nel suo editoriale per Corriere della Sera: "La vera sorpresa è nella coda. L’Inter è l’avventura dell’ultimo minuto e torna in Champions. È stato quasi inverosimile, di quelle crudeltà che fanno grande il calcio, una perfetta scena di addio, forse l’atto più eversivo della stagione. È stato un campionato pieno di indicazioni interessanti anche se non tutte buone. La prima viene dai tanti punti fatti dalle prime due, 186, il secondo miglior punteggio della storia; ma il primo, quello del record Juve a 102, non ebbe gara perché finì con la seconda a 17 punti. Nessuno inoltre è mai arrivato secondo con 91 punti, migliorando di 5 sul campionato scorso. Con 91 punti il Napoli avrebbe vinto 3 dei 7 scudetti della Juve, due volte sarebbero arrivati insieme. Tanti superlativi dicono che di avversari non ce ne sono stati molti. La Roma ha fatto 13 punti in meno. La Lazio non ha mai creduto fino in fondo al potenziale che aveva. C’è stata in genere sul campionato un’aria di sfinitezza, come se tutti andassero al massimo, ma tutto questo correre producesse poco. La Juve è immensa ma da sola non basta. Anche solo pensarlo è un ossimoro. Oggi il punto d’equilibrio di tutto è diventato il suo successo. Finché vince la Juve non perde davvero nessuno, va in fondo tutto come la natura ha deciso. Ma tante vittorie di seguito hanno spento la voglia di competere degli altri. Perfino Sarri sembra rassegnato. Nessuno dice più che gioca per vincere il campionato, tutti dicono di volere un posto in Champions. Si cerca l’altro premio, si cerca un altro anno, con una tristezza quasi compiaciuta. Sono almeno cresciute le ultime. Spal e Crotone sono state fra le cose migliori della stagione".

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L'ANALISI - Sconcerti: "Con 91 punti il Napoli avrebbe vinto 3 dei 7 scudetti della Juve, tante vittorie di seguito della squadra bianconera hanno spento la voglia di competere degli altri, perfino Sarri sembra rassegnato"

di Napoli Magazine

21/05/2024 - 19:12

Il giornalista Mario Sconcerti scrive nel suo editoriale per Corriere della Sera: "La vera sorpresa è nella coda. L’Inter è l’avventura dell’ultimo minuto e torna in Champions. È stato quasi inverosimile, di quelle crudeltà che fanno grande il calcio, una perfetta scena di addio, forse l’atto più eversivo della stagione. È stato un campionato pieno di indicazioni interessanti anche se non tutte buone. La prima viene dai tanti punti fatti dalle prime due, 186, il secondo miglior punteggio della storia; ma il primo, quello del record Juve a 102, non ebbe gara perché finì con la seconda a 17 punti. Nessuno inoltre è mai arrivato secondo con 91 punti, migliorando di 5 sul campionato scorso. Con 91 punti il Napoli avrebbe vinto 3 dei 7 scudetti della Juve, due volte sarebbero arrivati insieme. Tanti superlativi dicono che di avversari non ce ne sono stati molti. La Roma ha fatto 13 punti in meno. La Lazio non ha mai creduto fino in fondo al potenziale che aveva. C’è stata in genere sul campionato un’aria di sfinitezza, come se tutti andassero al massimo, ma tutto questo correre producesse poco. La Juve è immensa ma da sola non basta. Anche solo pensarlo è un ossimoro. Oggi il punto d’equilibrio di tutto è diventato il suo successo. Finché vince la Juve non perde davvero nessuno, va in fondo tutto come la natura ha deciso. Ma tante vittorie di seguito hanno spento la voglia di competere degli altri. Perfino Sarri sembra rassegnato. Nessuno dice più che gioca per vincere il campionato, tutti dicono di volere un posto in Champions. Si cerca l’altro premio, si cerca un altro anno, con una tristezza quasi compiaciuta. Sono almeno cresciute le ultime. Spal e Crotone sono state fra le cose migliori della stagione".