In Evidenza
L'ANALISI - Sconcerti: "Juventus, brutta sconfitta perchè totale, c’è stato un sapore diffuso di ovvietà, come non fosse mai esisto niente prima, nessuna storia"
21.02.2019 12:12 di Redazione

Il giornalista Mario Sconcerti scrive nel suo editoriale per il Corriere della Sera a proposito della sconfitta della Juventus in Champions contro l'Atletico Madrid: "Brutta sconfitta perché totale. La differenza tra Champions e campionato è quasi soltanto nel ritmo della corsa. Essere più insistenti significa imporsi un miglior controllo di palla e un maggior gioco d’insieme. La Juve ha fallito entrambe le cose. È stata una lezione durissima. Qualcosa deve capire di nuovo anche Allegri sul modo di giocare la Champions. Sta perdendo troppo. Il calcio europeo sta di nuovo cambiando, non c’è più bisogno di possesso palla, ma di velocità, forza e insistenza. La Juve non ha avuto nessuna di queste qualità. Ed è alla terza sconfitta su sette partite. Il paradosso è che non è mancato Ronaldo da cui ci si aspettava la differenza. Sono mancati gli altri, i vecchi, questo stranito Dybala senza ruolo, questo Szczesny che è steso a sinistra quando Godin tira da destra a porta vuota. È questo il punto, non la sconfitta: c’è stato nella Juve un sapore diffuso di ovvietà, come non fosse mai esisto niente prima, nessuna storia".

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'ANALISI - Sconcerti: "Juventus, brutta sconfitta perchè totale, c’è stato un sapore diffuso di ovvietà, come non fosse mai esisto niente prima, nessuna storia"

di Napoli Magazine

21/02/2024 - 12:12

Il giornalista Mario Sconcerti scrive nel suo editoriale per il Corriere della Sera a proposito della sconfitta della Juventus in Champions contro l'Atletico Madrid: "Brutta sconfitta perché totale. La differenza tra Champions e campionato è quasi soltanto nel ritmo della corsa. Essere più insistenti significa imporsi un miglior controllo di palla e un maggior gioco d’insieme. La Juve ha fallito entrambe le cose. È stata una lezione durissima. Qualcosa deve capire di nuovo anche Allegri sul modo di giocare la Champions. Sta perdendo troppo. Il calcio europeo sta di nuovo cambiando, non c’è più bisogno di possesso palla, ma di velocità, forza e insistenza. La Juve non ha avuto nessuna di queste qualità. Ed è alla terza sconfitta su sette partite. Il paradosso è che non è mancato Ronaldo da cui ci si aspettava la differenza. Sono mancati gli altri, i vecchi, questo stranito Dybala senza ruolo, questo Szczesny che è steso a sinistra quando Godin tira da destra a porta vuota. È questo il punto, non la sconfitta: c’è stato nella Juve un sapore diffuso di ovvietà, come non fosse mai esisto niente prima, nessuna storia".