Calcio
TUTTOSPORT - Vittorio Feltri: "Napoli assistito da San Gennaro con la Juve, presi tre punti quando ne meritava uno!"
24.04.2018 19:20 di Redazione

"Se dopo un intero, o quasi, campionato giocato ad alto livello, e dopo averle suonate al Real Madrid, la Juventus pareggia a Crotone e perde in casa con il Napoli, diventa subito per i critici una squadra del piffero incapace di rimanere in vetta alla classifica. Non esageriamo col disfattismo". Così scrive Vittorio Feltri sull'edizione odierna di Tuttosport: "A tutte le compagini capita di inciampare in un paio di risultati negativi. I bianconeri devono battersi ogni domenica per prevalere sugli avversari e talvolta incappano in un flop. Perdere col Napoli, che vanta un curriculum di tutto riguardo, non è vergognoso. Capita e bisogna solo prenderne atto. Piuttosto esaminiamo i motivi per i quali i bianconeri ieri l’altro sono andati sotto a un minuto dalla fine del match. Non hanno giocato bene, e questo lo abbiamo visto anche in TV. Ma non è vero che i guaglioni di Sarri abbiano dominato. Hanno rimediato un golletto sul filo di lana e gli è andata di lusso, beccandosi tre punti pur meritandone uno solo sul piano delle manovre in campo. Non hanno rubato nulla, per carità, semplicemente sono stati assistiti da San Gennaro: non è un buon motivo per dire che la Juve è una ciofeca destinata a non agguantare lo scudetto. Calma e gesso. Essa non è affatto spacciata, semmai ammetta la propria negligenza, avendo affrontato il Napoli a cuor leggero con l’intento di limitare i danni, ossia cercando di pareggiare senza sforzo allo scopo di mantenere la vetta della graduatoria e quattro punti di vantaggio sulla inseguitrice. A mio avviso una strategia sbagliata. Perché chi si accontenta di poco, nel calcio, rimane a bocca asciutta. Questo è accaduto a Torino. I campioni d’Italia erano psicologicamente appagati, convinti che lo zero a zero fosse a portata di mano e non hanno osato attaccare con veemenza, si sono adagiati sulla morbida illusione di strappare un punto ai partenopei, sottovalutandone le risorse. Invece di lottare hanno trovato più comodo difendersi e vivere di rendita. Tuttavia il football è una fabbrica di sorprese, se non picchi forte vieni picchiato. Così è stato e non c’è da recriminare. Serve un bel mea culpa. Non è il caso però di condannare gli juventini, accusandoli di essere diventati brocchi all’improvviso. Indubbiamente l’uscita per infortunio di Chiellini, male sostituito, è stata una iattura. Trattasi del difensore più intelligente del torneo, infatti ha due lauree e al posto suo non puoi inserire una pippa. Ciononostante stiamo parlando di piccoli errori, sviste. Mentre il problema è che una grande formazione come quella torinese ha l’obbligo di trionfare sempre, quantomeno di provare a farlo. Se molla per quieto vivere rischia di sfracellarsi. Forza Juve.

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TUTTOSPORT - Vittorio Feltri: "Napoli assistito da San Gennaro con la Juve, presi tre punti quando ne meritava uno!"

di Napoli Magazine

24/04/2024 - 19:20

"Se dopo un intero, o quasi, campionato giocato ad alto livello, e dopo averle suonate al Real Madrid, la Juventus pareggia a Crotone e perde in casa con il Napoli, diventa subito per i critici una squadra del piffero incapace di rimanere in vetta alla classifica. Non esageriamo col disfattismo". Così scrive Vittorio Feltri sull'edizione odierna di Tuttosport: "A tutte le compagini capita di inciampare in un paio di risultati negativi. I bianconeri devono battersi ogni domenica per prevalere sugli avversari e talvolta incappano in un flop. Perdere col Napoli, che vanta un curriculum di tutto riguardo, non è vergognoso. Capita e bisogna solo prenderne atto. Piuttosto esaminiamo i motivi per i quali i bianconeri ieri l’altro sono andati sotto a un minuto dalla fine del match. Non hanno giocato bene, e questo lo abbiamo visto anche in TV. Ma non è vero che i guaglioni di Sarri abbiano dominato. Hanno rimediato un golletto sul filo di lana e gli è andata di lusso, beccandosi tre punti pur meritandone uno solo sul piano delle manovre in campo. Non hanno rubato nulla, per carità, semplicemente sono stati assistiti da San Gennaro: non è un buon motivo per dire che la Juve è una ciofeca destinata a non agguantare lo scudetto. Calma e gesso. Essa non è affatto spacciata, semmai ammetta la propria negligenza, avendo affrontato il Napoli a cuor leggero con l’intento di limitare i danni, ossia cercando di pareggiare senza sforzo allo scopo di mantenere la vetta della graduatoria e quattro punti di vantaggio sulla inseguitrice. A mio avviso una strategia sbagliata. Perché chi si accontenta di poco, nel calcio, rimane a bocca asciutta. Questo è accaduto a Torino. I campioni d’Italia erano psicologicamente appagati, convinti che lo zero a zero fosse a portata di mano e non hanno osato attaccare con veemenza, si sono adagiati sulla morbida illusione di strappare un punto ai partenopei, sottovalutandone le risorse. Invece di lottare hanno trovato più comodo difendersi e vivere di rendita. Tuttavia il football è una fabbrica di sorprese, se non picchi forte vieni picchiato. Così è stato e non c’è da recriminare. Serve un bel mea culpa. Non è il caso però di condannare gli juventini, accusandoli di essere diventati brocchi all’improvviso. Indubbiamente l’uscita per infortunio di Chiellini, male sostituito, è stata una iattura. Trattasi del difensore più intelligente del torneo, infatti ha due lauree e al posto suo non puoi inserire una pippa. Ciononostante stiamo parlando di piccoli errori, sviste. Mentre il problema è che una grande formazione come quella torinese ha l’obbligo di trionfare sempre, quantomeno di provare a farlo. Se molla per quieto vivere rischia di sfracellarsi. Forza Juve.