In Evidenza
AIC – Tommasi: "Si discute sulla conclusione dei campionati, necessari una preparazione atletica e controlli medici sui giocatori, si lavora per garantire un minimo contrattuale a tutti"
02.04.2020 15:58 di Redazione

Damiano Tommasi, Presidente Associazione italiana calciatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Ogni discussione che si sta facendo in questi giorni è legata ai vari singoli campionati. Diciamo che il format originario è la prima ipotesi a cui si sta pensando, in base ai tempi che si hanno a disposizione. Sicuramente per poter concludere i campionati sarà necessario avere del tempo avanti, sarà necessario fare dei ritiri di preparazione per le varie squadre, sicuramente un paio di settimane per poter ritrovare la forma fisica, dei controlli sanitari sui vari calciatori e saranno necessarie deroghe per quanto riguarda i contratti dei calciatori. Noi siamo in contatto con la federazione medici sportivi e stiamo monitorando la situazione e vorremo stilare un protocollo per la ripresa degli allenamenti e per la ripresa dell’attività agonistica. Sicuramente andranno approfonditi i controlli sui giocatori che sono risultati positivi al virus, anche se asintomatici, per evitare complicanze o qualunque tipo di conseguenza. Un secondo focolaio potrebbe essere paragonato alla ricaduta dopo un grave infortunio. Non dobbiamo pentirci di essere partiti troppo presto. Quindi si ripartirà quando ci saranno le garanzie per poterlo fare. Taglio stipendi? Dobbiamo capire fin dove possiamo spingerci noi dell’AIC e la federazione. È difficile fare previsioni e prendere decisioni sia in caso di chiusura della stagione che in caso di proseguimento. Le mensilità potrebbero variare da squadra a squadra perché ci sono squadre che si sono allenate a marzo anche quando le altre avevano sospeso tutti. Ovviamente quella è pur sempre una mensilità e va presa in considerazione. Sicuramente i singoli calciatori che sono chiamati in causa dovranno discuterne. Noi puntiamo all’accordo collettivo, che è quello generale, poi c’è la Juventus che ha fatto tutto da sola. Il nostro schema prevede garanzie minime, rischi minimi. Sarà necessario capire come gestire i contratti in scadenza il 30 giugno. La logica sarebbe quella di prolungarli ma non tutti i Paesi hanno gli stessi accordi collettivi. Si sta cercando l’uniformità per la decisione. Purtroppo i club che hanno calciatori al minimo di contratto sono quelli che devono riflettere sulla propria esistenza dopo l’emergenza mentre i grandi club dovranno fare i conti con la mancanza di liquidità. I dilettanti corrono il rischio che le loro società non siano più in pista a partire da settembre. Si dovrebbe garantire un minimo reddito per questi calciatori e per questi club minori. Si dovrebbe garantire un minimo contrattuale a tutti”.

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
AIC – Tommasi: "Si discute sulla conclusione dei campionati, necessari una preparazione atletica e controlli medici sui giocatori, si lavora per garantire un minimo contrattuale a tutti"

di Napoli Magazine

02/04/2024 - 15:58

Damiano Tommasi, Presidente Associazione italiana calciatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Ogni discussione che si sta facendo in questi giorni è legata ai vari singoli campionati. Diciamo che il format originario è la prima ipotesi a cui si sta pensando, in base ai tempi che si hanno a disposizione. Sicuramente per poter concludere i campionati sarà necessario avere del tempo avanti, sarà necessario fare dei ritiri di preparazione per le varie squadre, sicuramente un paio di settimane per poter ritrovare la forma fisica, dei controlli sanitari sui vari calciatori e saranno necessarie deroghe per quanto riguarda i contratti dei calciatori. Noi siamo in contatto con la federazione medici sportivi e stiamo monitorando la situazione e vorremo stilare un protocollo per la ripresa degli allenamenti e per la ripresa dell’attività agonistica. Sicuramente andranno approfonditi i controlli sui giocatori che sono risultati positivi al virus, anche se asintomatici, per evitare complicanze o qualunque tipo di conseguenza. Un secondo focolaio potrebbe essere paragonato alla ricaduta dopo un grave infortunio. Non dobbiamo pentirci di essere partiti troppo presto. Quindi si ripartirà quando ci saranno le garanzie per poterlo fare. Taglio stipendi? Dobbiamo capire fin dove possiamo spingerci noi dell’AIC e la federazione. È difficile fare previsioni e prendere decisioni sia in caso di chiusura della stagione che in caso di proseguimento. Le mensilità potrebbero variare da squadra a squadra perché ci sono squadre che si sono allenate a marzo anche quando le altre avevano sospeso tutti. Ovviamente quella è pur sempre una mensilità e va presa in considerazione. Sicuramente i singoli calciatori che sono chiamati in causa dovranno discuterne. Noi puntiamo all’accordo collettivo, che è quello generale, poi c’è la Juventus che ha fatto tutto da sola. Il nostro schema prevede garanzie minime, rischi minimi. Sarà necessario capire come gestire i contratti in scadenza il 30 giugno. La logica sarebbe quella di prolungarli ma non tutti i Paesi hanno gli stessi accordi collettivi. Si sta cercando l’uniformità per la decisione. Purtroppo i club che hanno calciatori al minimo di contratto sono quelli che devono riflettere sulla propria esistenza dopo l’emergenza mentre i grandi club dovranno fare i conti con la mancanza di liquidità. I dilettanti corrono il rischio che le loro società non siano più in pista a partire da settembre. Si dovrebbe garantire un minimo reddito per questi calciatori e per questi club minori. Si dovrebbe garantire un minimo contrattuale a tutti”.