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JUVENTUS - L'ex Cobolli Gigli: "Vincenzo Italiano è giusto per il Napoli, ma ha bisogno di tempo"
03.04.2024 13:20 di Redazione

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus:

 

Anche la mancanza di stimoli ha inciso sul calo dei bianconeri?

 

“Certo che la psicologia entra in questo discorso. Se i giocatori hanno avuto una perdita di stimoli può essere una causa, ma è sbagliato. La squadra ha il dovere di giocare sempre concentrata, come avvenuto nel secondo tempo di ieri. Inoltre, non si può dire che la Champions sia già certa. Il vantaggio si è assottigliato e c’è bisogno di pedalare”.

 

Una vittoria meritata quella di ieri?

 

“Quello che ho visto conferma un secondo tempo buono della Juventus. L’intervista che è stata fatta a Chiesa, soprattutto, lasciava intravedere un volto rilassato del giocatore. L’esterno ha affermato di aver giocato come voleva. Mi auguro che la determinazione che ho visto nelle parole e nel volto di Chiesa possa continuare nelle restanti giornate di campionato”.

 

Chi sarebbe meglio affrontare in finale di Coppa Italia, tra Fiorentina e Atalanta?

 

“La Fiorentina. L’Atalanta è sempre stata un osso duro per i bianconeri. Gasperini è sempre un allenatore di ottimo livello. Anche i viola stanno dimostrando di fare ottime cose, ma credo siano più congeniali ai bianconeri".

 

Crede che Italiano possa essere l’allenatore giusto per il Napoli?

 

“E’ un allenatore giusto, bisognerà vedere se lo sia per restare al Napoli il tempo che serve per costruire un percorso”.

 

A cosa deve aggrapparsi il Napoli nel futuro?

 

“Il Napoli dovrebbe aggrapparsi al campionato scorso, vinto con grande distacco, con un ottimo allenatore e con giocatori che seguivano il proprio tecnico. Certo, nei mesi successivi è stato un po’ disturbato da quanto fatto dal presidente. Era tutto merito suo, se i calciatori erano stati scovati, così come la clausola rescissoria di Osimhen. Questo continuo autocelebrarsi, alla fine, ha condotto alla situazione odierna”.

 

Il futuro della Juventus è ancora legato a Massimiliano Allegri?

 

“Avevo detto che, nel caso la Juventus non fosse riuscita a realizzare una buona partita contro la Lazio, avrebbero potuto decidere per un cambio di allenatore con la promozione del tecnico delle giovanili. Ho stima in Allegri, ma la serie di risultati non positivi delle ultime giornate segnala la necessità di un recupero. Questo è avvenuto in termini di gioco nel secondo tempo contro la Lazio. Mi auguro che questa possa essere una tendenza delle ultime giornate, portando i bianconeri a qualificarsi tra le prime quattro. Al termine del campionato, però, sarà la dirigenza a decidere cosa è meglio”.

 

La Juventus ha sondato Italiano, ma è molto vicina a Thiago Motta. Crede sia giusto affidarsi ad un tecnico emergente o punterebbe al ritorno di un allenatore affermato come Antonio Conte?

 

“Non vorrei un ritorno di Conte, con tutto il rispetto per il tecnico salentino. Non mi convincono le minestre riscaldate. Inoltre, ho molta stima per quanto fatto da Thiago Motta a Bologna. Tra gli emergenti, è un allenatore su cui puntare per una crescita ulteriore”.

 

Cosa può dare un ragazzo del 1988 come Manna al Napoli?

 

“Manna ha fatto molto bene alla Juventus. L’arrivo di Giuntoli l’ha messo leggermente in ombra, chiaramente. Ho visto l’esultanza di Manna al gol della Juventus, nella gara di ieri. Ha un contenuto di juventinità, e De Laurentiis dovrebbe esserne cosciente. Queste, però, sono battute stupide. Al di là della fede calcistica, se il presidente ritiene sia il profilo giusto, che lo prenda. Svolgerà ottimamente il suo incarico”.

 

Cosa può volere De Laurentiis da Manna?

 

“Dovreste chiederlo a De Laurentiis. Tuttavia, è un giovane e andrebbe messo nelle condizioni giuste per lavorare. La fiducia è un fattore importante per i giovani, che siano calciatori o dirigenti. Il presidente riesce a fare sempre ottimi acquisti con prospettive di plusvalenza considerevoli. Dunque, se farà le richieste giuste a Manna, il dirigente gli fornirà le giuste risposte”.

 

Può aver inciso l’ottimo lavoro svolto con Cherubini in Svizzera?

 

“Non lo so, non ho mai incontrato Manna o Cherubini. Da quando non sono presidente bianconero, non ho più avuto contatti con la Juventus. Non sono mai andato allo stadio, anche perché non mi è mai arrivato un invito. Ho un ottimo rapporto con il presidente Ferrero”.

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JUVENTUS - L'ex Cobolli Gigli: "Vincenzo Italiano è giusto per il Napoli, ma ha bisogno di tempo"

di Napoli Magazine

03/04/2024 - 13:20

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus:

 

Anche la mancanza di stimoli ha inciso sul calo dei bianconeri?

 

“Certo che la psicologia entra in questo discorso. Se i giocatori hanno avuto una perdita di stimoli può essere una causa, ma è sbagliato. La squadra ha il dovere di giocare sempre concentrata, come avvenuto nel secondo tempo di ieri. Inoltre, non si può dire che la Champions sia già certa. Il vantaggio si è assottigliato e c’è bisogno di pedalare”.

 

Una vittoria meritata quella di ieri?

 

“Quello che ho visto conferma un secondo tempo buono della Juventus. L’intervista che è stata fatta a Chiesa, soprattutto, lasciava intravedere un volto rilassato del giocatore. L’esterno ha affermato di aver giocato come voleva. Mi auguro che la determinazione che ho visto nelle parole e nel volto di Chiesa possa continuare nelle restanti giornate di campionato”.

 

Chi sarebbe meglio affrontare in finale di Coppa Italia, tra Fiorentina e Atalanta?

 

“La Fiorentina. L’Atalanta è sempre stata un osso duro per i bianconeri. Gasperini è sempre un allenatore di ottimo livello. Anche i viola stanno dimostrando di fare ottime cose, ma credo siano più congeniali ai bianconeri".

 

Crede che Italiano possa essere l’allenatore giusto per il Napoli?

 

“E’ un allenatore giusto, bisognerà vedere se lo sia per restare al Napoli il tempo che serve per costruire un percorso”.

 

A cosa deve aggrapparsi il Napoli nel futuro?

 

“Il Napoli dovrebbe aggrapparsi al campionato scorso, vinto con grande distacco, con un ottimo allenatore e con giocatori che seguivano il proprio tecnico. Certo, nei mesi successivi è stato un po’ disturbato da quanto fatto dal presidente. Era tutto merito suo, se i calciatori erano stati scovati, così come la clausola rescissoria di Osimhen. Questo continuo autocelebrarsi, alla fine, ha condotto alla situazione odierna”.

 

Il futuro della Juventus è ancora legato a Massimiliano Allegri?

 

“Avevo detto che, nel caso la Juventus non fosse riuscita a realizzare una buona partita contro la Lazio, avrebbero potuto decidere per un cambio di allenatore con la promozione del tecnico delle giovanili. Ho stima in Allegri, ma la serie di risultati non positivi delle ultime giornate segnala la necessità di un recupero. Questo è avvenuto in termini di gioco nel secondo tempo contro la Lazio. Mi auguro che questa possa essere una tendenza delle ultime giornate, portando i bianconeri a qualificarsi tra le prime quattro. Al termine del campionato, però, sarà la dirigenza a decidere cosa è meglio”.

 

La Juventus ha sondato Italiano, ma è molto vicina a Thiago Motta. Crede sia giusto affidarsi ad un tecnico emergente o punterebbe al ritorno di un allenatore affermato come Antonio Conte?

 

“Non vorrei un ritorno di Conte, con tutto il rispetto per il tecnico salentino. Non mi convincono le minestre riscaldate. Inoltre, ho molta stima per quanto fatto da Thiago Motta a Bologna. Tra gli emergenti, è un allenatore su cui puntare per una crescita ulteriore”.

 

Cosa può dare un ragazzo del 1988 come Manna al Napoli?

 

“Manna ha fatto molto bene alla Juventus. L’arrivo di Giuntoli l’ha messo leggermente in ombra, chiaramente. Ho visto l’esultanza di Manna al gol della Juventus, nella gara di ieri. Ha un contenuto di juventinità, e De Laurentiis dovrebbe esserne cosciente. Queste, però, sono battute stupide. Al di là della fede calcistica, se il presidente ritiene sia il profilo giusto, che lo prenda. Svolgerà ottimamente il suo incarico”.

 

Cosa può volere De Laurentiis da Manna?

 

“Dovreste chiederlo a De Laurentiis. Tuttavia, è un giovane e andrebbe messo nelle condizioni giuste per lavorare. La fiducia è un fattore importante per i giovani, che siano calciatori o dirigenti. Il presidente riesce a fare sempre ottimi acquisti con prospettive di plusvalenza considerevoli. Dunque, se farà le richieste giuste a Manna, il dirigente gli fornirà le giuste risposte”.

 

Può aver inciso l’ottimo lavoro svolto con Cherubini in Svizzera?

 

“Non lo so, non ho mai incontrato Manna o Cherubini. Da quando non sono presidente bianconero, non ho più avuto contatti con la Juventus. Non sono mai andato allo stadio, anche perché non mi è mai arrivato un invito. Ho un ottimo rapporto con il presidente Ferrero”.