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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Basta col solito giochino sadico!"
16.10.2019 10:41 di Redazione

NAPOLI - C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico. Insomma il solito giochino perfidamente sadico - e pure abbastanza stupido - di vedere nuvoloni neri sorvolare bassi Castel Volturno e dintorni. Oddio, magari qualche cirro o nembo ci saranno pure, ma da qui a discettare su un Napoli vicino alla rovina ce ne passa eccome. Una storia vecchia, infinita. Il giochino nel fare a gara su chi sia più prefica. Le prefiche, come saprete, annunciavano le catastrofi imminenti nella tragedia greca. Sono prefiche molti siti, diversi commentatori, alcuni cosiddetti esperti. E giù a raccontare che Ancelotti non ha più il polso della squadra. Che avrebbe delegato al figlio (comunque 'e figli so' piezz 'e core) molte incombenze. Che i giocatori non ne riconoscano il necessario carisma e la dovuta competenza. Che Aurelio Primo non sopporterebbe ulteriori passi falsi ravvicinati e che in tal caso, malaugurato, sarebbe disposto a chiederne conto (e quindi, rottura) a Sopracciglio Alzato. Mi chiedo in quale altro contesto ci si pianga addosso, così per sfizio. Avendo una squadra quarta in classifica, a 6 punti dalla vetta e prima nel girone di qualificazione Champions con il fiore all'occhiello del successo netto conseguito a danno del Liverpool, saldamente primo in Premier e campione europeo in carica. Detto questo, è chiaro che questa squadra azzurra è suscettibile di miglioramenti certi ed efficaci. Il parco giocatori non è quello ricco ed abbondante della Madama capolista, ma non è niente male. Ecco, una nuvoletta la vedo anch'io - l'avevo vista da tempo - ed ha la conformazione di un trio di sosia, eccellenti per carità, ma pur sempre sosia: Mertens, Insigne e Lozano. Basterebbe farne giocare due su tre, al massimo. E magari trovare a gennaio un attaccante di valore assoluto. Finalino su Ghoulam: qualcuno dovrà pur spiegarci le reali condizioni dell'esterno basso che prima dell'operazione consentiva alla squadra di giocare virtualmente in dodici, perché valeva per due. Ecco, questo mi piacerebbe saperlo. Nell'anno in cui s'è pescato Di Lorenzo, giocatore da Nazionale.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Basta col solito giochino sadico!"

di Napoli Magazine

16/10/2024 - 10:41

NAPOLI - C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico. Insomma il solito giochino perfidamente sadico - e pure abbastanza stupido - di vedere nuvoloni neri sorvolare bassi Castel Volturno e dintorni. Oddio, magari qualche cirro o nembo ci saranno pure, ma da qui a discettare su un Napoli vicino alla rovina ce ne passa eccome. Una storia vecchia, infinita. Il giochino nel fare a gara su chi sia più prefica. Le prefiche, come saprete, annunciavano le catastrofi imminenti nella tragedia greca. Sono prefiche molti siti, diversi commentatori, alcuni cosiddetti esperti. E giù a raccontare che Ancelotti non ha più il polso della squadra. Che avrebbe delegato al figlio (comunque 'e figli so' piezz 'e core) molte incombenze. Che i giocatori non ne riconoscano il necessario carisma e la dovuta competenza. Che Aurelio Primo non sopporterebbe ulteriori passi falsi ravvicinati e che in tal caso, malaugurato, sarebbe disposto a chiederne conto (e quindi, rottura) a Sopracciglio Alzato. Mi chiedo in quale altro contesto ci si pianga addosso, così per sfizio. Avendo una squadra quarta in classifica, a 6 punti dalla vetta e prima nel girone di qualificazione Champions con il fiore all'occhiello del successo netto conseguito a danno del Liverpool, saldamente primo in Premier e campione europeo in carica. Detto questo, è chiaro che questa squadra azzurra è suscettibile di miglioramenti certi ed efficaci. Il parco giocatori non è quello ricco ed abbondante della Madama capolista, ma non è niente male. Ecco, una nuvoletta la vedo anch'io - l'avevo vista da tempo - ed ha la conformazione di un trio di sosia, eccellenti per carità, ma pur sempre sosia: Mertens, Insigne e Lozano. Basterebbe farne giocare due su tre, al massimo. E magari trovare a gennaio un attaccante di valore assoluto. Finalino su Ghoulam: qualcuno dovrà pur spiegarci le reali condizioni dell'esterno basso che prima dell'operazione consentiva alla squadra di giocare virtualmente in dodici, perché valeva per due. Ecco, questo mi piacerebbe saperlo. Nell'anno in cui s'è pescato Di Lorenzo, giocatore da Nazionale.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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