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MR Z - Napoli, nessun alibi: errori evidenti come quelli arbitrali...
12.11.2019 17:10 di Redazione

NAPOLI - L'analisi fatta dalla redazione di 90° Minuto, storica trasmissione della Rai, sui rigori negati al Napoli in alcune delle più recenti partite di campionato ha aperto un dibattito nel quale troppo spesso ho visto prevalere la rabbia dei tifosi contro la squadra, d'altronde giustificata in questa fase dai traumatici eventi post Salisburgo e dalle infelici prestazioni che hanno fatto risucchiare il Napoli a centro classifica, allontanandolo dalle posizioni di vertice. E' giusto invocare le strampalate decisioni arbitrali per giustificare la crisi degli azzurri o più onesto l'atteggiamento di chi - una vera e propria moltitudine di tifosi, particolarmente infuriati come si vede dando uno sguardo ai social media - ritiene che la colpa di quanto sta accadendo sia della squadra, piuttosto che dell'allenatore o della società? Mi pare di poter dire che la ragione stia da entrambe le parti. Come dar torto, infatti, a chi se la prende con la squadra? L'atteggiamento in campo da diverso tempo ormai non è certo quello di chi sia intenzionato la vendere cara la pelle, a combattere fino all'ultima stilla di sudore, per non parlare poi della famosa questione dell'ammutinamento che, qualunque siano state le ragioni che lo hanno scatenato, non si può giustificare in nessun modo. E l'allenatore? Troppo calmo, il leader. E' vero che il carattere di una persona è difficile da modificare e dunque l'atteggiamento di Ancelotti in panchina è stato, è e rimarrà sempre lo stesso. Ma vivaddio alzi la mano chi almeno una volta assistendo alle partite del Napoli, davanti all'atteggiamento molle e irritante della squadra, non abbia pensato: "Se ci fosse stato Conte in panchina se li sarebbe mangiati!". Quanto poi alla società e agli atteggiamenti di De Laurentiis - fermo restando che aveva tutto il diritto di ordinare il ritiro della squadra - potremmo discutere fino all'eternità senza trovare una minima giustificazione a certi atteggiamenti, a certe uscite fuori luogo, l'ultima delle quali l' improvvida dichiarazione su Mertens e Callejon relativamente al loro possibile futuro professionale in Cina. Insomma le colpe di quanto sta accadendo sono sicuramente da spalmare su tutte le componenti (squadra, allenatore e società), attribuendo a ciascuna una percentuale di responsabilità. Il discorso degli arbitraggi è sicuramente diverso, ma quelli indicati da 90° Minuto sono dati di fatto, non impressioni giornalistiche o fantasie e dunque non vanno sottovalutati. In quattro partite al Napoli sono stati negati 5 rigori: Napoli-Cagliari (Llorente trattenuto in area), Torino-Napoli (Ghoulam trattenuto in area), Napoli-Atalanta (spinta su Llorente e gamba tesa su Callejon), Napoli-Genoa (fallo di mano di Lerager). Si tratta di un totale di 9 punti persi che uniti ai 19 attuali porterebbero il Napoli a quota 28, al terzo posto in classifica, a tre punti dall'Inter e a quattro dalla Juventus. Insomma i problemi del Napoli (squadra, allenatore e società) ci sono ed è inutile pensare di poterli nascondere. Però è anche vero che senza gli errori arbitrali probabilmente oggi staremmo a raccontare un'altra storia. Perché a quattro punti dalla vetta nessuno si sarebbe sognato di fare polemiche, non ci sarebbe stata l'imposizione del ritiro e dunque l'ammutinamento e tutti quanti ci saremmo risparmiati l'ingrossamento del fegato, con le transaminasi ai massimi livelli.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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12/11/2024 - 17:10

NAPOLI - L'analisi fatta dalla redazione di 90° Minuto, storica trasmissione della Rai, sui rigori negati al Napoli in alcune delle più recenti partite di campionato ha aperto un dibattito nel quale troppo spesso ho visto prevalere la rabbia dei tifosi contro la squadra, d'altronde giustificata in questa fase dai traumatici eventi post Salisburgo e dalle infelici prestazioni che hanno fatto risucchiare il Napoli a centro classifica, allontanandolo dalle posizioni di vertice. E' giusto invocare le strampalate decisioni arbitrali per giustificare la crisi degli azzurri o più onesto l'atteggiamento di chi - una vera e propria moltitudine di tifosi, particolarmente infuriati come si vede dando uno sguardo ai social media - ritiene che la colpa di quanto sta accadendo sia della squadra, piuttosto che dell'allenatore o della società? Mi pare di poter dire che la ragione stia da entrambe le parti. Come dar torto, infatti, a chi se la prende con la squadra? L'atteggiamento in campo da diverso tempo ormai non è certo quello di chi sia intenzionato la vendere cara la pelle, a combattere fino all'ultima stilla di sudore, per non parlare poi della famosa questione dell'ammutinamento che, qualunque siano state le ragioni che lo hanno scatenato, non si può giustificare in nessun modo. E l'allenatore? Troppo calmo, il leader. E' vero che il carattere di una persona è difficile da modificare e dunque l'atteggiamento di Ancelotti in panchina è stato, è e rimarrà sempre lo stesso. Ma vivaddio alzi la mano chi almeno una volta assistendo alle partite del Napoli, davanti all'atteggiamento molle e irritante della squadra, non abbia pensato: "Se ci fosse stato Conte in panchina se li sarebbe mangiati!". Quanto poi alla società e agli atteggiamenti di De Laurentiis - fermo restando che aveva tutto il diritto di ordinare il ritiro della squadra - potremmo discutere fino all'eternità senza trovare una minima giustificazione a certi atteggiamenti, a certe uscite fuori luogo, l'ultima delle quali l' improvvida dichiarazione su Mertens e Callejon relativamente al loro possibile futuro professionale in Cina. Insomma le colpe di quanto sta accadendo sono sicuramente da spalmare su tutte le componenti (squadra, allenatore e società), attribuendo a ciascuna una percentuale di responsabilità. Il discorso degli arbitraggi è sicuramente diverso, ma quelli indicati da 90° Minuto sono dati di fatto, non impressioni giornalistiche o fantasie e dunque non vanno sottovalutati. In quattro partite al Napoli sono stati negati 5 rigori: Napoli-Cagliari (Llorente trattenuto in area), Torino-Napoli (Ghoulam trattenuto in area), Napoli-Atalanta (spinta su Llorente e gamba tesa su Callejon), Napoli-Genoa (fallo di mano di Lerager). Si tratta di un totale di 9 punti persi che uniti ai 19 attuali porterebbero il Napoli a quota 28, al terzo posto in classifica, a tre punti dall'Inter e a quattro dalla Juventus. Insomma i problemi del Napoli (squadra, allenatore e società) ci sono ed è inutile pensare di poterli nascondere. Però è anche vero che senza gli errori arbitrali probabilmente oggi staremmo a raccontare un'altra storia. Perché a quattro punti dalla vetta nessuno si sarebbe sognato di fare polemiche, non ci sarebbe stata l'imposizione del ritiro e dunque l'ammutinamento e tutti quanti ci saremmo risparmiati l'ingrossamento del fegato, con le transaminasi ai massimi livelli.

 

 

Mario Zaccaria

 

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