L'Angolo
FIGC – L’ex presidente Tavecchio: "Il calcio ha bisogno di ripartire, altrimenti troppi problemi economici e ricorsi in tribunale, protocolli? Va trovata soluzione"
20.05.2020 14:08 di Redazione

NAPOLI - Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Io lo dissi già a marzo che il calcio aveva bisogno di ripartire. La questione era inevitabile e ineludibile. Non finire i campionati avrebbe generato troppi problemi economici e di ricorsi presentati al tribunale. Adesso resta di fatto che l’Europa sta andando in quella direzione, e la stessa UEFA ha tanti interessi in gioco. Sono rimaste solo Francia e Olanda che credo troveranno una soluzione amministrativa. Il problema è quello di chiudere il campionato con la metodologia e il sistema ordinario. Faranno di tutto per cercare di ostacolarlo ma non ci riusciranno. I tifosi vanno considerati anche in base agli interessi della società. I tifosi vengono utilizzati in questo momento in base agli interessi della società. Un tifoso la cui squadra è in lotta per lo scudetto vuole ripartire, il tifoso della squadra che è in lotta per non retrocedere, non vuole ripartire. I protocolli, difficilmente rispettabile dalla Serie A, non saranno rispettabili dalla lega dilettanti. Si dovrà trovare una soluzione ragionevole perché pensare che un milione di giocatori dilettanti non giocherà è dura da digerire”.

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FIGC – L’ex presidente Tavecchio: "Il calcio ha bisogno di ripartire, altrimenti troppi problemi economici e ricorsi in tribunale, protocolli? Va trovata soluzione"

di Napoli Magazine

20/05/2024 - 14:08

NAPOLI - Carlo Tavecchio, ex presidente della FIGC, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Io lo dissi già a marzo che il calcio aveva bisogno di ripartire. La questione era inevitabile e ineludibile. Non finire i campionati avrebbe generato troppi problemi economici e di ricorsi presentati al tribunale. Adesso resta di fatto che l’Europa sta andando in quella direzione, e la stessa UEFA ha tanti interessi in gioco. Sono rimaste solo Francia e Olanda che credo troveranno una soluzione amministrativa. Il problema è quello di chiudere il campionato con la metodologia e il sistema ordinario. Faranno di tutto per cercare di ostacolarlo ma non ci riusciranno. I tifosi vanno considerati anche in base agli interessi della società. I tifosi vengono utilizzati in questo momento in base agli interessi della società. Un tifoso la cui squadra è in lotta per lo scudetto vuole ripartire, il tifoso della squadra che è in lotta per non retrocedere, non vuole ripartire. I protocolli, difficilmente rispettabile dalla Serie A, non saranno rispettabili dalla lega dilettanti. Si dovrà trovare una soluzione ragionevole perché pensare che un milione di giocatori dilettanti non giocherà è dura da digerire”.