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LO SCOOP di GINO RIVIECCIO: "Stadio San Paolo, ecco come sarà "
29.01.2015 00:55 di Redazione

NAPOLI - Ormai è ufficiaIe: lo stadio nuovo si farà a Napoli, e sorgerà dove oggi vi è il San Paolo. Quindi scongiurato il pericolo di trasferirci a Mondragone o Ponticelli o addirittura di veder giocare gli azzurri per due stagioni a Palermo, vediamo come si articoleranno i lavori:



Gli sponsor. Saranno loro a dare un decisivo e risolutivo contributo economico alla società visto che il Comune di Napoli ha già fatto sapere di poter partecipare al restauro solo con 36 euro e 50 centesimi di cui 12 euro a rate. Si fanno già i nomi delle varie aziende commerciali che, intervenendo nei lavori di restyling, acquisteranno il diritto di intestarsi alcuni  settori:



Msc. Dovrebbe accaparrarsi il settore tribune che quindi prenderà il nome di Tribuna Msc. Al piano superiore sono previste addirittura le cabine per i giornalisti televisivi e le cabine per il comandante della nave. Inoltre al posto della tribuna stampa saranno avviati i lavori per la realizzazione di una piscina che ospiterà in costume da bagno tutti gli inviati delle varie testate che potranno raccontare la partita comodamente seduti a bordo vasca. La Msc precisa inoltre che in base all’andamento della partita la tribuna autorità, attraverso un sofisticato congegno elettronico, potrebbe staccarsi dal resto dello stadio e prendere il largo con destinazione le sette perle dell’asse mediano: Caivano, Cesa, Sant’Antimo, Orta di Atella, Succivo, Giugliano e Villa Literno. Da registrare un esposto alla Procura della repubblica del comune di Affacciazzanise che sarebbe stato escluso dalla rotta.



La curva Lete. E’ prevista in bottiglia in vetro o in plastica. Allo studio anche il design tetrapak. L’anello inferiore però dovrebbe avere la forma della lattina. La curva A sarà gassata, molto gassata, quella B naturale leggermente addizionata di anidride carbonica. Ma le due curve potrebbero invertirsi a partita in corso.



Tufano. Dovrebbe assicurare i televisori a tutti gli abbonati presenti allo stadio che, con mini monitor posizionati davanti a ogni spettatore, potranno gustarsi l’incontro come se fossero in tribuna stampa. A un calcolo preciso si è concluso che in questo modo si risparmierebbero parecchi milioni rispetto all’installazione del solito tabellone luminoso. Inoltre la soubrettina dovrebbe cantare prima di ogni partita “Olè olà, è nu stadio 'e serie A, magnateve ‘o babà”, che negli anni potrebbe diventare il nuovo inno del Napoli.



Investivmania. Dovrebbe entrare come nuovo sponsor. Servirà a fare chiarezza e investigare sui lavori in corso d’opera. Ma soprattutto a pedinare le imprese a rispettare i tempi.



Luxor saponette. Entrerà come sponsor solo nel caso in cui si dovesse sforare il budget e i diretti interessati dovessero lavarsene le mani.



Il nome dello stadio. Dovrebbe continuare a chiamarsi San Paolo ma c’è anche l’ipotesi Sant’Aurelio. Tuttavia se i tempi dovessero allungarsi potrebbe chiamarsi San Gennaro o al massimo Madonna di Pompei. In caso di ulteriore parità dopo i tempi supplementari si deciderà ai calci di rigore.





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


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LO SCOOP di GINO RIVIECCIO: "Stadio San Paolo, ecco come sarà "

di Napoli Magazine

29/01/2024 - 00:55

NAPOLI - Ormai è ufficiaIe: lo stadio nuovo si farà a Napoli, e sorgerà dove oggi vi è il San Paolo. Quindi scongiurato il pericolo di trasferirci a Mondragone o Ponticelli o addirittura di veder giocare gli azzurri per due stagioni a Palermo, vediamo come si articoleranno i lavori:



Gli sponsor. Saranno loro a dare un decisivo e risolutivo contributo economico alla società visto che il Comune di Napoli ha già fatto sapere di poter partecipare al restauro solo con 36 euro e 50 centesimi di cui 12 euro a rate. Si fanno già i nomi delle varie aziende commerciali che, intervenendo nei lavori di restyling, acquisteranno il diritto di intestarsi alcuni  settori:



Msc. Dovrebbe accaparrarsi il settore tribune che quindi prenderà il nome di Tribuna Msc. Al piano superiore sono previste addirittura le cabine per i giornalisti televisivi e le cabine per il comandante della nave. Inoltre al posto della tribuna stampa saranno avviati i lavori per la realizzazione di una piscina che ospiterà in costume da bagno tutti gli inviati delle varie testate che potranno raccontare la partita comodamente seduti a bordo vasca. La Msc precisa inoltre che in base all’andamento della partita la tribuna autorità, attraverso un sofisticato congegno elettronico, potrebbe staccarsi dal resto dello stadio e prendere il largo con destinazione le sette perle dell’asse mediano: Caivano, Cesa, Sant’Antimo, Orta di Atella, Succivo, Giugliano e Villa Literno. Da registrare un esposto alla Procura della repubblica del comune di Affacciazzanise che sarebbe stato escluso dalla rotta.



La curva Lete. E’ prevista in bottiglia in vetro o in plastica. Allo studio anche il design tetrapak. L’anello inferiore però dovrebbe avere la forma della lattina. La curva A sarà gassata, molto gassata, quella B naturale leggermente addizionata di anidride carbonica. Ma le due curve potrebbero invertirsi a partita in corso.



Tufano. Dovrebbe assicurare i televisori a tutti gli abbonati presenti allo stadio che, con mini monitor posizionati davanti a ogni spettatore, potranno gustarsi l’incontro come se fossero in tribuna stampa. A un calcolo preciso si è concluso che in questo modo si risparmierebbero parecchi milioni rispetto all’installazione del solito tabellone luminoso. Inoltre la soubrettina dovrebbe cantare prima di ogni partita “Olè olà, è nu stadio 'e serie A, magnateve ‘o babà”, che negli anni potrebbe diventare il nuovo inno del Napoli.



Investivmania. Dovrebbe entrare come nuovo sponsor. Servirà a fare chiarezza e investigare sui lavori in corso d’opera. Ma soprattutto a pedinare le imprese a rispettare i tempi.



Luxor saponette. Entrerà come sponsor solo nel caso in cui si dovesse sforare il budget e i diretti interessati dovessero lavarsene le mani.



Il nome dello stadio. Dovrebbe continuare a chiamarsi San Paolo ma c’è anche l’ipotesi Sant’Aurelio. Tuttavia se i tempi dovessero allungarsi potrebbe chiamarsi San Gennaro o al massimo Madonna di Pompei. In caso di ulteriore parità dopo i tempi supplementari si deciderà ai calci di rigore.





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



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