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SHOW TIME - Gino Rivieccio: "Napoli, ci sono troppi figli di... Putin!"
13.05.2015 10:31 di Redazione

NAPOLI - La trasferta ucraina servirà a rasserenare gli animi e ad allontanarci dalle polemiche e dalle code velenose di questi giorni. Nella terra devastata da simpatie filo russe e strenue opposizioni anti Putin, gli azzurri cercheranno di dimenticare altri figli di… Putin, quelli incrociati a Parma che hanno fatto perdere le staffe a parecchi di loro. Nella terra del grano, complice un arbitraggio all’altezza, il Napoli cercherà di incassare la grana che una vittoria finale in Polonia gli garantirebbe: troppo forte il divario col Dnipro, troppo umiliante sarebbe l’eliminazione, troppo ridicolo sarebbe dar ragione a qualche altro figlio di… Putin che domenica dopo la partita si è detto non predisposto a tifare Napoli in Europa. Anche perché una mancata qualificazione significherebbe sentirsi un’altra arringa di De Laurentiis contro l’ennesimo figlio di… Putin dell’Uefa e sinceramente la filippica di giovedì scorso basta e avanza. Piuttosto sono varie le considerazioni da fare:

 

1) A Kiev gli azzurri troveranno una squadra che tatticamente replicherà per filo e per segno la partita del San Paolo. Chiusa e abbottonata, alla signora ucraina va slacciata subito la guepiere delle corsie laterali. Quindi in un secondo momento dopo le prime resistenze è indispensabile passare alle avances per farla aprire e subito dopo infilarla con esperienza. Lo so sembra un film erotico e invece può essere la pellicola che senza andare a Cannes ci proietterebbe a Varsavia. Titolo: “Se il Dnipro non va avanti da dietro tutti quanti”.

 

2) In caso di rigore (e lì sento che ci sarà un rigore a nostro favore) è sconsigliabile incaricare il Pipita. I tiri dagli undici metri sono per gente fredda e a Higuain in questo momento girano, come si è visto anche a Parma: più che i nervi a fior di pelle, sembra avere i nervi a fior di palle!

 

3) Chiarezza tra la società e il tecnico. Mi piacerebbe sapere che Benitez non sta aspettando le elezioni regionali tra Caldoro e De Luca per spiegare che direzione prendere. O almeno ci dicesse. “In caso di vittoria di Caldoro resto, se vince De Luca vado via: c’è uno sceriffo di troppo!".

 

4) La rincorsa in campionato deve proseguire a prescindere da Kiev. Non si possono gettare sulla Domitiana punti preziosi mentre le romane continuano a perdere colpi. Questa è la stagione dove possiamo ritornare in Champions attraverso due porte: quella principale dell’Europa League e quella di servizio del campionato. Basta solo convincersi che siamo il Napoli, ma non ricordandoselo al 46’ della ripresa ma dal primo minuto in campo. Solo così a fine maggio possiamo escludere di trovarci di fronte ad altri figli di… Putin! 

 

 

Gino Rivieccio


 

Napoli Magazine


 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

13/05/2024 - 10:31

NAPOLI - La trasferta ucraina servirà a rasserenare gli animi e ad allontanarci dalle polemiche e dalle code velenose di questi giorni. Nella terra devastata da simpatie filo russe e strenue opposizioni anti Putin, gli azzurri cercheranno di dimenticare altri figli di… Putin, quelli incrociati a Parma che hanno fatto perdere le staffe a parecchi di loro. Nella terra del grano, complice un arbitraggio all’altezza, il Napoli cercherà di incassare la grana che una vittoria finale in Polonia gli garantirebbe: troppo forte il divario col Dnipro, troppo umiliante sarebbe l’eliminazione, troppo ridicolo sarebbe dar ragione a qualche altro figlio di… Putin che domenica dopo la partita si è detto non predisposto a tifare Napoli in Europa. Anche perché una mancata qualificazione significherebbe sentirsi un’altra arringa di De Laurentiis contro l’ennesimo figlio di… Putin dell’Uefa e sinceramente la filippica di giovedì scorso basta e avanza. Piuttosto sono varie le considerazioni da fare:

 

1) A Kiev gli azzurri troveranno una squadra che tatticamente replicherà per filo e per segno la partita del San Paolo. Chiusa e abbottonata, alla signora ucraina va slacciata subito la guepiere delle corsie laterali. Quindi in un secondo momento dopo le prime resistenze è indispensabile passare alle avances per farla aprire e subito dopo infilarla con esperienza. Lo so sembra un film erotico e invece può essere la pellicola che senza andare a Cannes ci proietterebbe a Varsavia. Titolo: “Se il Dnipro non va avanti da dietro tutti quanti”.

 

2) In caso di rigore (e lì sento che ci sarà un rigore a nostro favore) è sconsigliabile incaricare il Pipita. I tiri dagli undici metri sono per gente fredda e a Higuain in questo momento girano, come si è visto anche a Parma: più che i nervi a fior di pelle, sembra avere i nervi a fior di palle!

 

3) Chiarezza tra la società e il tecnico. Mi piacerebbe sapere che Benitez non sta aspettando le elezioni regionali tra Caldoro e De Luca per spiegare che direzione prendere. O almeno ci dicesse. “In caso di vittoria di Caldoro resto, se vince De Luca vado via: c’è uno sceriffo di troppo!".

 

4) La rincorsa in campionato deve proseguire a prescindere da Kiev. Non si possono gettare sulla Domitiana punti preziosi mentre le romane continuano a perdere colpi. Questa è la stagione dove possiamo ritornare in Champions attraverso due porte: quella principale dell’Europa League e quella di servizio del campionato. Basta solo convincersi che siamo il Napoli, ma non ricordandoselo al 46’ della ripresa ma dal primo minuto in campo. Solo così a fine maggio possiamo escludere di trovarci di fronte ad altri figli di… Putin! 

 

 

Gino Rivieccio


 

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