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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Ecco lo spirito giusto per vincere"
22.02.2020 09:00 di Redazione

NAPOLI - Ognuno di noi avrà nella vita 15’ di gloria. O anche 45, se sei il Brescia che gioca in casa contro il Napoli nella notte dell’anticipo di campionato. Quarantacinque minuti. Un primo tempo sano sano, insomma. Che, su, tutto sommato, con un bel gol realizzato davanti ai propri tifosi, ci può anche stare. Ma è chiaro che non sarebbe potuto né dovuto essere quello il risultato finale. E infatti. Soprattutto se poi il ribaltone non è solo una risposta sul campo ma anche una risposta agli spalti, esattamente quelli da cui, per l’ennesima volta arrivano i soliti cori, a cui pare ormai che il mondo calcistico abbia fatto l’abitudine, lasciando da parte la possibilità di fermare una partita e penalizzarne il pubblico ospitante. Ma oramai, tant’è. Anche se così non dovrebbe proprio essere. Tornando al campo, quello di Brescia, il Napoli di ritorno dagli spogliatoi ci mette meno di 10’ (9, per l’esattezza) a rimontare e ribaltare. Un copione già visto quello del Napoli a due facce, separate dalla doccia. Ci pensa Insigne su giusto rigore a pareggiare i conti. Fabian invece, con un gol da applausi, ribalta e porta tutti in vantaggio. Dries ci prova a dire la sua, peccato che fosse in fuorigioco ma poco male. Basta l’1-2 al Napoli per continuare la scia finalmente positiva e incassare punti e soprattutto un grandissimo umore, quel che ci vuole per accogliere Martedì il Barcellona nella gara di Champions allo Stadio San Paolo, quando nel regno del tifo napoletano arriverà quel campione argentino, di tutto spessore, tutt’altro diciamolo, rispetto a quel suo pseudo omologo oggi bianconero. Il Napoli in queste competizioni non si lascia trovare impreparato, e offre ai suoi e ai loro, lo spettacolo di una squadra pronta a crederci al di là del risultato, che va detto, se arrivasse hai voglia ad aprirne bottiglie. Sembrano oggi lontani i tempi di quella crisi buia in cui squadra, società e allenatore erano tutti insieme sprofondati: quei tempi farti di ammutinati e multati, di ritiri, sconfitte e musi lunghi. Insomma, quei tempi che parevano una maledizione piombata sul Napoli e di stretta conseguenza, su Napoli. Oggi, all’indomani della vittoria contro il Brescia, si pensa al Barcellona se non tecnicamente ma almeno con lo spirito alla pari. E lo spirito del Napoli è adesso quello giusto, quello che serve per vincere insomma. Anche contro il Barcellona.

 

 
Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'APPUNTO - N. Marciano su "NM": "Ecco lo spirito giusto per vincere"

di Napoli Magazine

22/02/2024 - 09:00

NAPOLI - Ognuno di noi avrà nella vita 15’ di gloria. O anche 45, se sei il Brescia che gioca in casa contro il Napoli nella notte dell’anticipo di campionato. Quarantacinque minuti. Un primo tempo sano sano, insomma. Che, su, tutto sommato, con un bel gol realizzato davanti ai propri tifosi, ci può anche stare. Ma è chiaro che non sarebbe potuto né dovuto essere quello il risultato finale. E infatti. Soprattutto se poi il ribaltone non è solo una risposta sul campo ma anche una risposta agli spalti, esattamente quelli da cui, per l’ennesima volta arrivano i soliti cori, a cui pare ormai che il mondo calcistico abbia fatto l’abitudine, lasciando da parte la possibilità di fermare una partita e penalizzarne il pubblico ospitante. Ma oramai, tant’è. Anche se così non dovrebbe proprio essere. Tornando al campo, quello di Brescia, il Napoli di ritorno dagli spogliatoi ci mette meno di 10’ (9, per l’esattezza) a rimontare e ribaltare. Un copione già visto quello del Napoli a due facce, separate dalla doccia. Ci pensa Insigne su giusto rigore a pareggiare i conti. Fabian invece, con un gol da applausi, ribalta e porta tutti in vantaggio. Dries ci prova a dire la sua, peccato che fosse in fuorigioco ma poco male. Basta l’1-2 al Napoli per continuare la scia finalmente positiva e incassare punti e soprattutto un grandissimo umore, quel che ci vuole per accogliere Martedì il Barcellona nella gara di Champions allo Stadio San Paolo, quando nel regno del tifo napoletano arriverà quel campione argentino, di tutto spessore, tutt’altro diciamolo, rispetto a quel suo pseudo omologo oggi bianconero. Il Napoli in queste competizioni non si lascia trovare impreparato, e offre ai suoi e ai loro, lo spettacolo di una squadra pronta a crederci al di là del risultato, che va detto, se arrivasse hai voglia ad aprirne bottiglie. Sembrano oggi lontani i tempi di quella crisi buia in cui squadra, società e allenatore erano tutti insieme sprofondati: quei tempi farti di ammutinati e multati, di ritiri, sconfitte e musi lunghi. Insomma, quei tempi che parevano una maledizione piombata sul Napoli e di stretta conseguenza, su Napoli. Oggi, all’indomani della vittoria contro il Brescia, si pensa al Barcellona se non tecnicamente ma almeno con lo spirito alla pari. E lo spirito del Napoli è adesso quello giusto, quello che serve per vincere insomma. Anche contro il Barcellona.

 

 
Nunzia Marciano
 
 
Napoli Magazine
 
 
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