TONI AZZURRI
TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Mente e cuore, vince il Napoli"
04.12.2018 10:55 di Redazione

NAPOLI - La notte dei pessimi presagi che non c’è mai stata, s’è trasformata in quella del calcio voluto da tutti e negato da pochi. E in questa notte dei desideri, sboccia ancora una volta il Napoli che, unico, fa la differenza in questa, per ora, irripetibile caccia alla Juve. Tuttavia Atalanta-Napoli non consegna solo la vittoria alla squadra (belle fiondate di Fabian e Milik) e all’arguzia di Ancelotti, stabilisce - di rimando un gruzzolo di punti focali per interpretare non solo la partita, ma anche il campionato, allo stato, degli azzurri.

 

La manovra inceppata. Il Napoli sa vincere con prepotenza, pagando, però, in termini di sofferenza l’essersi rintanato alla ricerca di un’utopia, ovvero conservare l’1-0 per 89 minuti. Il Napoli ha subito l’Atalanta nella parte centrale, tant’è che gli esterni alti si sono insolitamente abbassati. Atteggiamento che, se portato ancora avanti nel tempo, potrebbe arrecare qualche danno insormontabile. 

 

I pro e i contro. Le qualità migliori della prima parte della gara sono state: pos­sesso pulito; costru­zione per l’entrata a destra, sull’asse Callejon-Maksimovic; inter­ruzione rapida e muscolare delle ripartenze dei bergamaschi, la specialità della casa. La mancanza principale: non saper riempire l’area avversaria, affidandosi solo al contropiede. 

 

La carta Duvan. Quella di Zapata è stata una prova di forza, fisica e mentale. Probabilmente il modo migliore che  aveva per dimostrare due cose che, nelle pieghe dall’anima, gli stanno profondamente a cuore: essere in grado di sentirsi utile a quel Napoli e anche a questo.

 

Qualche neo. L’errore principale resta quello di non aver saputo raffreddare la gara dopo il vantaggio. Il resto è la forza del Napoli, che dentro di sé racchiude: freddezza e pragmatismo nell’imporre il proprio valore, tecnico e fisico.

 

La lezione Mario Rui. Migliore in campo in assoluto, ha dimostrato - qualora ce ne fosse ancora bisogno- che il Napoli non sarà una parata di stelle, ma certamente é una squadra importante con calciatori molto, ma molto importanti.

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Mente e cuore, vince il Napoli"

di Napoli Magazine

04/12/2024 - 10:55

NAPOLI - La notte dei pessimi presagi che non c’è mai stata, s’è trasformata in quella del calcio voluto da tutti e negato da pochi. E in questa notte dei desideri, sboccia ancora una volta il Napoli che, unico, fa la differenza in questa, per ora, irripetibile caccia alla Juve. Tuttavia Atalanta-Napoli non consegna solo la vittoria alla squadra (belle fiondate di Fabian e Milik) e all’arguzia di Ancelotti, stabilisce - di rimando un gruzzolo di punti focali per interpretare non solo la partita, ma anche il campionato, allo stato, degli azzurri.

 

La manovra inceppata. Il Napoli sa vincere con prepotenza, pagando, però, in termini di sofferenza l’essersi rintanato alla ricerca di un’utopia, ovvero conservare l’1-0 per 89 minuti. Il Napoli ha subito l’Atalanta nella parte centrale, tant’è che gli esterni alti si sono insolitamente abbassati. Atteggiamento che, se portato ancora avanti nel tempo, potrebbe arrecare qualche danno insormontabile. 

 

I pro e i contro. Le qualità migliori della prima parte della gara sono state: pos­sesso pulito; costru­zione per l’entrata a destra, sull’asse Callejon-Maksimovic; inter­ruzione rapida e muscolare delle ripartenze dei bergamaschi, la specialità della casa. La mancanza principale: non saper riempire l’area avversaria, affidandosi solo al contropiede. 

 

La carta Duvan. Quella di Zapata è stata una prova di forza, fisica e mentale. Probabilmente il modo migliore che  aveva per dimostrare due cose che, nelle pieghe dall’anima, gli stanno profondamente a cuore: essere in grado di sentirsi utile a quel Napoli e anche a questo.

 

Qualche neo. L’errore principale resta quello di non aver saputo raffreddare la gara dopo il vantaggio. Il resto è la forza del Napoli, che dentro di sé racchiude: freddezza e pragmatismo nell’imporre il proprio valore, tecnico e fisico.

 

La lezione Mario Rui. Migliore in campo in assoluto, ha dimostrato - qualora ce ne fosse ancora bisogno- che il Napoli non sarà una parata di stelle, ma certamente é una squadra importante con calciatori molto, ma molto importanti.

 

 
 
Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
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