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Ciclismo: la Cadf chiude l'indagine sul caso Evenepoel
19.10.2020 21:03 di Redazione
Nessuna violazione alle norme antidoping è stata commessa dopo l'incidente al corridore belga Remco Evenepoel al Giro di Lombardia del 15 agosto scorso. Lo rende noto la Cycling anti-doping Foundation (Cadf) che ha chiuso le indagini sul comportamento del ds della Deceuninck, Davide Bramati, tra i primi a soccorrere il suo atleta che era precipitato per diversi metri dopo essere uscito di strada all'altezza di un ponte. Bramati aveva preso qualcosa dalla tasca posteriore di Evenepoel per mettersela a sua volta in tasca e le immagini avevano sollevato alcuni sospetti sulla natura dell'oggetto. La Cadf ha dichiarato di aver "ascoltato tutti gli interessati, compreso il corridore e i rappresentanti del team, e ha studiato le immagini disponibili, concludendo che non è stato commesso alcun illecito. Il caso è considerato chiuso a meno che non emergano nuovi elementi". Si era ipotizzato tra l'altro che l'oggetto fosse un device per la trasmissione di dati durante la gara, ma la Deceuninck aveva dichiarato si trattava solo di una bottiglietta contenente prodotti nutrizionali e che i dati in tempo reale sulla posizione del corridore vengono trasmessi dal dispositivo Velon che è stato installato sulle biciclette
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Ciclismo: la Cadf chiude l'indagine sul caso Evenepoel

di Napoli Magazine

19/10/2024 - 21:03

Nessuna violazione alle norme antidoping è stata commessa dopo l'incidente al corridore belga Remco Evenepoel al Giro di Lombardia del 15 agosto scorso. Lo rende noto la Cycling anti-doping Foundation (Cadf) che ha chiuso le indagini sul comportamento del ds della Deceuninck, Davide Bramati, tra i primi a soccorrere il suo atleta che era precipitato per diversi metri dopo essere uscito di strada all'altezza di un ponte. Bramati aveva preso qualcosa dalla tasca posteriore di Evenepoel per mettersela a sua volta in tasca e le immagini avevano sollevato alcuni sospetti sulla natura dell'oggetto. La Cadf ha dichiarato di aver "ascoltato tutti gli interessati, compreso il corridore e i rappresentanti del team, e ha studiato le immagini disponibili, concludendo che non è stato commesso alcun illecito. Il caso è considerato chiuso a meno che non emergano nuovi elementi". Si era ipotizzato tra l'altro che l'oggetto fosse un device per la trasmissione di dati durante la gara, ma la Deceuninck aveva dichiarato si trattava solo di una bottiglietta contenente prodotti nutrizionali e che i dati in tempo reale sulla posizione del corridore vengono trasmessi dal dispositivo Velon che è stato installato sulle biciclette