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CAFFÈ ALOIA - Di Maggio: “Siamo caduti, crollati ed andati letteralmente in fumo ma, col sostegno di tutti, siamo pronti a ripartire!”
31.07.2021 12:08 di Redazione

Marco Di Maggio, proprietario di Caffè Aloia, ha voluto lanciare un messaggio in seguito all’incendio che ha colpito la sua azienda di torrefazione a San Marco Evangelista nei giorni scorsi, radendola letteralmente al suolo: “Quello che ho passato in questi giorni, e che sto vivendo in queste ore, non si può spiegare o raccontare. Ho deciso di condividerlo con voi per la solidarietà che mi avete mostrato e che custodirò per sempre. Ho visto andare in fumo, letteralmente, i sacrifici di una vita con lo strazio che mi dilaniava cuore ed anima. Anni e anni di lavoro, di passione, di traguardi, di sorrisi che si sono trasformati in cenere. Ripartire è d’obbligo. È doveroso almeno quanto è difficile. Ho con me cinquanta amici, i miei dipendenti, che con le loro famiglie, che confidano nel sottoscritto come io confido in quel senso di appartenenza che hanno sempre dimostrato. Le mie e le loro lacrime hanno lo stesso sapore e sanno di amarezza ma anche di rivincita. Ho l’ansia per i miei clienti, persone comprensive e generose che giocano nella nostra squadra, che fanno il tifo per noi, che speravano di ritrovarci presto in piedi e con la testa alta. Siamo caduti, crollati, e non ci vergogniamo di ammetterlo perché da questa consapevolezza intendiamo riprendere il nostro cammino. Sapendo che sarà fatto di tanti piccoli passi che ci permetteranno di rialzarci e tornare a fare ciò che sappiamo: lavorare, lavorare tanto, lavorare bene, produrre caffè di qualità”.

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CAFFÈ ALOIA - Di Maggio: “Siamo caduti, crollati ed andati letteralmente in fumo ma, col sostegno di tutti, siamo pronti a ripartire!”

di Napoli Magazine

31/07/2024 - 12:08

Marco Di Maggio, proprietario di Caffè Aloia, ha voluto lanciare un messaggio in seguito all’incendio che ha colpito la sua azienda di torrefazione a San Marco Evangelista nei giorni scorsi, radendola letteralmente al suolo: “Quello che ho passato in questi giorni, e che sto vivendo in queste ore, non si può spiegare o raccontare. Ho deciso di condividerlo con voi per la solidarietà che mi avete mostrato e che custodirò per sempre. Ho visto andare in fumo, letteralmente, i sacrifici di una vita con lo strazio che mi dilaniava cuore ed anima. Anni e anni di lavoro, di passione, di traguardi, di sorrisi che si sono trasformati in cenere. Ripartire è d’obbligo. È doveroso almeno quanto è difficile. Ho con me cinquanta amici, i miei dipendenti, che con le loro famiglie, che confidano nel sottoscritto come io confido in quel senso di appartenenza che hanno sempre dimostrato. Le mie e le loro lacrime hanno lo stesso sapore e sanno di amarezza ma anche di rivincita. Ho l’ansia per i miei clienti, persone comprensive e generose che giocano nella nostra squadra, che fanno il tifo per noi, che speravano di ritrovarci presto in piedi e con la testa alta. Siamo caduti, crollati, e non ci vergogniamo di ammetterlo perché da questa consapevolezza intendiamo riprendere il nostro cammino. Sapendo che sarà fatto di tanti piccoli passi che ci permetteranno di rialzarci e tornare a fare ciò che sappiamo: lavorare, lavorare tanto, lavorare bene, produrre caffè di qualità”.