Calcio
IL COMMENTO - Chiariello: "Critiche ad Insigne per il rigore sbagliato? Fatevi visitare..."
22.01.2021 18:32 di Redazione

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Chiariello: “Mi sono fatto un piccolo studio. Quali sono i calciatori del vivaio del Napoli, napoletani, o per lo meno campani, che sono entrati nella storia? Ho scoperto un paio di nomi che non conoscevo. Sapevo di Sallustro, che è considerato napoletano perché a Napoli ci è arrivato a 12 anni. Poi c’è un tale Di Martino e Venditto. Parto da Mistone, che era un terzino molto amato. La mia storia comincia con gli anni '60. Li stimo. Parlo di Rivellino, grandissimo giocatore e grandissimo dirigente. Montefusco che era addirittura più tecnico di Juliano, poi Improta, Celestini, il Caprese, il mio amico Nino Musella. Poi è arrivato Carannante, Ferrara, che è il più titolato di tutti, Taglialatela, Cannavaro, Caffarelli che è mio vicino di casa. Poi? Lui. Lorenzo il 10. Quello che sta per fare il gol numero cento nel Napoli. Quello che è il numero dieci della nazionale. Quello che ha sbagliato il rigore con la Juventus, buttando la palla a 20 cm dal palo, diventando il nemico del popolo? So che gli ospedali sono pieni, ma una buona visita al cervello fatela!”.

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IL COMMENTO - Chiariello: "Critiche ad Insigne per il rigore sbagliato? Fatevi visitare..."

di Napoli Magazine

22/01/2024 - 18:32

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Chiariello: “Mi sono fatto un piccolo studio. Quali sono i calciatori del vivaio del Napoli, napoletani, o per lo meno campani, che sono entrati nella storia? Ho scoperto un paio di nomi che non conoscevo. Sapevo di Sallustro, che è considerato napoletano perché a Napoli ci è arrivato a 12 anni. Poi c’è un tale Di Martino e Venditto. Parto da Mistone, che era un terzino molto amato. La mia storia comincia con gli anni '60. Li stimo. Parlo di Rivellino, grandissimo giocatore e grandissimo dirigente. Montefusco che era addirittura più tecnico di Juliano, poi Improta, Celestini, il Caprese, il mio amico Nino Musella. Poi è arrivato Carannante, Ferrara, che è il più titolato di tutti, Taglialatela, Cannavaro, Caffarelli che è mio vicino di casa. Poi? Lui. Lorenzo il 10. Quello che sta per fare il gol numero cento nel Napoli. Quello che è il numero dieci della nazionale. Quello che ha sbagliato il rigore con la Juventus, buttando la palla a 20 cm dal palo, diventando il nemico del popolo? So che gli ospedali sono pieni, ma una buona visita al cervello fatela!”.