JUVENTUS - Calvo: "Faccio i complimenti a Inter, Milan e Napoli per il passaggio del turno"
Francesco Calvo, Chief Football Officer della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky Sport nel prepartita di Friburgo-Juventus.
Il 19 aprile saprete come andrà a finire il discorso relativo alle penalizzazioni.
È importante per noi oggi avere una data e questo è importante per la squadra, per sapere quando avrà una risposta definitiva e saprà per cosa giochiamo le ultime partite del campionato. Per noi era importante conoscere una data, questo almeno ci dà una certezza
Cosa manca al calcio italiano?
Innanzitutto vorrei fare i complimenti a Milan, Inter e Napoli per aver vinto la qualificazione ai quarti di finale, che è un risultato storico per il calcio italiano. Il calcio italiano è sicuramente indietro rispetto ad altri campionati, ad altri paesi europei, pensiamo all’Inghilterra, alla Spagna, alla Germania. Chiaramente, credo che il risultato di queste settimane delle squadre sia merito delle squadre, di chi le ha gestite, di chi le ha create, chi le allena, i giocatori, che hanno dato il massimo. Spero che questo risultato sia di stimolo per il calcio italiano come movimento, per cercare di migliorarsi a 360 gradi.
Pogba.
È il primo a non essere contento di questa situazione, di quest’anno in cui ha giocato molto poco, e di quest’ultimo infortunio che gli è capitato. Io credo che quando si parla di grandi giocatori tutto venga enfatizzato nel bene o nel male. Io ho letto sui giornali grandi titoli in negativo su Pogba, anche che la Juventus avrebbe deciso di scaricare Pogba. Assolutamente no. È arrivato alla Juventus quando aveva 19 anni, sono passati 11 anni, lui ci conosce, sa che la Juventus per lui è come una famiglia, che dà tanto ma anche che pretende tanto. Noi in questo momento lo vediamo che si impegna, ci aspettiamo solo impegno sul campo e la volontà di vederlo sul campo come lo conosciamo al più presto. Noi crediamo tanto in Pogba, altrimenti non avremmo fatto un contratto di 4 anni. Lui è il primo ad essere dispiaciuto in questo momento, siamo dispiaciuti noi, lui sa benissimo l’impegno che ci aspettiamo. Parliamo col giocatore tutti i giorni e sa che gli siamo vicini, ma sa anche che non siamo felici della situazione, esattamente come non è felice lui.