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RETROSCENA - "Come ho fatto a perdere contro di voi!", quella battuta di Sarri che non piacque allo spogliatoio della Juventus
09.08.2020 13:59 di Redazione

"Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi", disse Maurizio Sarri dopo una partita della scorsa pre-season a Singapore, contro il Tottenham, persa e giocata malino. Una battuta che segnò il primo atto di separazione tra l'ormai ex tecnico bianconero e lo spogliatoio. Una battuta che fece girare le scatole a qualcuno, scrive Massimiliano Nerozzi sul Corriere della Sera: "Non è stato solo un fallimento tecnico — pure per i mesi del lockdown — ma lessicale e spirituale, per affinità elettive, tra Sarri e i giocatori, che sono mancate fin dal principio. Come se l’allenatore fosse un formidabile ideatore di movimenti tattici e un pessimo creatore di empatia. A questo livello, almeno. Cristiano Ronaldo, tanto per fare il nome più ingombrante, s’è sempre impegnato ma spesso l’ha sopportato, anche per quella voce che, a ogni allenamento, sentiva sabotargli il talento: «Gioca a due tocchi, gioca a due tocchi». Che va benissimo con quasi tutti, non con tutti. Del resto, bisogna essere pure psicologi, ripeteva spesso Allegri. A Douglas Costa dava fastidio quel fumare vicino allo spogliatoio, ad altri che troppo spesso scappasse qualche parolaccia. Dopodiché, c’è stato pure un «rigetto tecnico», da parte di una squadra condizionata «da quello con la maglia numero 7». Cui però è dura rimproverare l’impegno", si legge sul quotidiano.

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RETROSCENA - "Come ho fatto a perdere contro di voi!", quella battuta di Sarri che non piacque allo spogliatoio della Juventus

di Napoli Magazine

09/08/2024 - 13:59

"Ma come ho fatto a perdere due scudetti contro di voi", disse Maurizio Sarri dopo una partita della scorsa pre-season a Singapore, contro il Tottenham, persa e giocata malino. Una battuta che segnò il primo atto di separazione tra l'ormai ex tecnico bianconero e lo spogliatoio. Una battuta che fece girare le scatole a qualcuno, scrive Massimiliano Nerozzi sul Corriere della Sera: "Non è stato solo un fallimento tecnico — pure per i mesi del lockdown — ma lessicale e spirituale, per affinità elettive, tra Sarri e i giocatori, che sono mancate fin dal principio. Come se l’allenatore fosse un formidabile ideatore di movimenti tattici e un pessimo creatore di empatia. A questo livello, almeno. Cristiano Ronaldo, tanto per fare il nome più ingombrante, s’è sempre impegnato ma spesso l’ha sopportato, anche per quella voce che, a ogni allenamento, sentiva sabotargli il talento: «Gioca a due tocchi, gioca a due tocchi». Che va benissimo con quasi tutti, non con tutti. Del resto, bisogna essere pure psicologi, ripeteva spesso Allegri. A Douglas Costa dava fastidio quel fumare vicino allo spogliatoio, ad altri che troppo spesso scappasse qualche parolaccia. Dopodiché, c’è stato pure un «rigetto tecnico», da parte di una squadra condizionata «da quello con la maglia numero 7». Cui però è dura rimproverare l’impegno", si legge sul quotidiano.