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SAMPDORIA - Ferrero: "Agnelli ha sempre smentito la Superlega, così uccidono lo sport più bello del mondo, siamo amareggiati"
20.04.2021 11:05 di Redazione

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera:

 

 

Presidente Ferrero cosa ha pensato quando la Superlega è diventata realtà?

 

"Che Andrea Agnelli è un grande attore. Noi, più volte, gli abbiamo chiesto cosa stesse succedendo e lui ha sempre smentito".

 

 

Il calcio dei ricchi è realtà…

 

"Un disastro. Non possono uccidere così lo sport più bello del mondo. Ringrazio Draghi che si è opposto a questo progetto con fermezza e decisione. Il calcio italiano non ha avuto i ristori con i quali poteva sistemare gli stadi, ma in questa situazione il premier ci ha dato il suo appoggio che per noi è molto importante".

 

 

Ma cosa succederà?

 

"Non ci può essere un campionato senza la Juventus, ma neppure senza la Sampdoria, il Genoa o lo Spezia. La Superlega è un danno anche per l’economia del Paese. Adesso paghiamo un miliardo di tasse. Se arriveremo alla spaccatura, entreranno meno soldi e meno soldi andranno allo Stato. Temo conseguenze per i giocatori stessi e per la Nazionale di Mancini".

 

 

Ma in Lega cosa vi siete detti?

 

"Siamo amareggiati, ma come sempre dispersivi. Se davvero ci sarà un male, da quel male dobbiamo tirare fuori il bene per tutelare i nostri tifosi".

 

 

Ma lei ha parlato con Agnelli?

 

"Si e gli ho fatto i complimenti. Andrea è un genio".

 

 

Ceferin non la pensa allo stesso modo…

 

"Il presidente dell’Uefa ha detto cose molti forti. Però il signor Juve è rodato. Lui sta giocando la sua partita. Intanto ha dato le dimissioni da presidente dell’Eca. Un bel gesto che non deve rimanere isolato. Chi ha avuto l’idea è colpevole, ma lo è altrettanto chi l’idea l’ha seguita e appoggiata".

 

 

Non pensa che, alla fine, si arriverà a un compromesso?

 

"Non lo so. Stanno cercando di trasformare il calcio in un gioco d’élite per miliardari. Ma non hanno tenuto conto di un po’ di fattori…".

 

 

Per esempio?

 

"Devono rendere conto al popolo sovrano. Gli ideatori della Superlega sono sicuri che i tifosi siano contenti? Eppoi, così facendo, cancellano un principio basilare del calcio: la meritocrazia. La classifica è importante. Ogni anno io e i miei colleghi spendiamo tanti soldi. La Superlega uccide il sogno. Il sogno dei tifosi e dei presidenti. Io sono un passionale e la passione è un grande motore nel calcio. Prendete Percassi: ha fatto sacrifici enormi per costruire il gioiello Atalanta e con questa rivoluzione rischia di stare fuori dall’Europa che conta: vi sembra giusto?".

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SAMPDORIA - Ferrero: "Agnelli ha sempre smentito la Superlega, così uccidono lo sport più bello del mondo, siamo amareggiati"

di Napoli Magazine

20/04/2024 - 11:05

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera:

 

 

Presidente Ferrero cosa ha pensato quando la Superlega è diventata realtà?

 

"Che Andrea Agnelli è un grande attore. Noi, più volte, gli abbiamo chiesto cosa stesse succedendo e lui ha sempre smentito".

 

 

Il calcio dei ricchi è realtà…

 

"Un disastro. Non possono uccidere così lo sport più bello del mondo. Ringrazio Draghi che si è opposto a questo progetto con fermezza e decisione. Il calcio italiano non ha avuto i ristori con i quali poteva sistemare gli stadi, ma in questa situazione il premier ci ha dato il suo appoggio che per noi è molto importante".

 

 

Ma cosa succederà?

 

"Non ci può essere un campionato senza la Juventus, ma neppure senza la Sampdoria, il Genoa o lo Spezia. La Superlega è un danno anche per l’economia del Paese. Adesso paghiamo un miliardo di tasse. Se arriveremo alla spaccatura, entreranno meno soldi e meno soldi andranno allo Stato. Temo conseguenze per i giocatori stessi e per la Nazionale di Mancini".

 

 

Ma in Lega cosa vi siete detti?

 

"Siamo amareggiati, ma come sempre dispersivi. Se davvero ci sarà un male, da quel male dobbiamo tirare fuori il bene per tutelare i nostri tifosi".

 

 

Ma lei ha parlato con Agnelli?

 

"Si e gli ho fatto i complimenti. Andrea è un genio".

 

 

Ceferin non la pensa allo stesso modo…

 

"Il presidente dell’Uefa ha detto cose molti forti. Però il signor Juve è rodato. Lui sta giocando la sua partita. Intanto ha dato le dimissioni da presidente dell’Eca. Un bel gesto che non deve rimanere isolato. Chi ha avuto l’idea è colpevole, ma lo è altrettanto chi l’idea l’ha seguita e appoggiata".

 

 

Non pensa che, alla fine, si arriverà a un compromesso?

 

"Non lo so. Stanno cercando di trasformare il calcio in un gioco d’élite per miliardari. Ma non hanno tenuto conto di un po’ di fattori…".

 

 

Per esempio?

 

"Devono rendere conto al popolo sovrano. Gli ideatori della Superlega sono sicuri che i tifosi siano contenti? Eppoi, così facendo, cancellano un principio basilare del calcio: la meritocrazia. La classifica è importante. Ogni anno io e i miei colleghi spendiamo tanti soldi. La Superlega uccide il sogno. Il sogno dei tifosi e dei presidenti. Io sono un passionale e la passione è un grande motore nel calcio. Prendete Percassi: ha fatto sacrifici enormi per costruire il gioiello Atalanta e con questa rivoluzione rischia di stare fuori dall’Europa che conta: vi sembra giusto?".