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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Riecco il vero Napoli! Gattuso genera sei rombi di tuono con Insigne il concreto, Lozano l'irrefrenabile, Demme l'equilibrista, boa Petagna, Zielinski e Politano i ricamatori"
18.01.2021 23:27 di Redazione

NAPOLI - Riecco il Napoli, il vero Napoli. Ne avevamo sentito la mancanza. Vincere con sei gol di scarto, in casa, non è routine. Dinanzi c'era una Fiorentina affamata di punti, che sin dalle prime battute ha dovuto arrendersi allo strapotere partenopeo. Predominio territoriale, una sola sbavatura, grinta e (finalmente) cazzimma sotto porta. Quando si vince con un margine cosi' ampio di reti e' giusto sottolineare i meriti, anche dell'allenatore. Spesso bersagliato, Gattuso è riuscito a trovare la chiave giusta. Dal pranzo di squadra ad Ercolano qualcosa è cambiato. In campo la risposta non si è fatta attendere. Possesso palla, giocate verticali ed ognuno nel proprio ruolo a dettar legge. A partire da Ospina, autore di un colpo di reni fenomenale su Ribery, passando per Hysaj a destra, senza dimenticare la coppia titolarissima Koulibaly-Manolas e il sempiterno Mario Rui (meno coinvolto del solito nella manovra offensiva, prerogativa che gli ha consentito di stare piu' attento in difesa). A centrocampo, poi, Demme ha giganteggiato: equilibrio e passaggi brevi, ma soprattutto copertura per Bakayoko, che si e' sentito piu' libero di agire (tranquillità che gli ha consentito anche di procurarsi il rigore, magistralmente realizzato dal capitano, nell'evidente contrasto con Castrovilli). Le note positive, però, sin dalle prime battute, si sono viste in attacco: la preziosa boa Petagna, con i suoi due assist al bacio per Insigne e Demme, l'irrefrenabile Lozano (imbeccato da Insigne, come accadeva ai tempi di Callejon, ed abile ad avviare l'azione della prima rete azzurra), fino ai passi di danza di Zielinski e Politano, che hanno trovato degna conclusione in fondo alla rete viola, hanno di fatto restituito al Napoli la giusta dimensione. Il tutto mentre Mertens ha riassaporato l'erba del Maradona. Sei rombi di tuono, a tinte azzurre, che lasciano ben sperare sia per le rinnovate ambizioni in classifica che per la finale di Supercoppa, da disputare con la mente libera e il cuore gonfio d'orgoglio. Si è tanto detto e scritto del pranzo di squadra offerto da Gattuso ad Ercolano: se questi sono i risultati, ben vengano altri momenti simili. Al tecnico i complimenti vanno fatti perche' vincere non e' mai facile, riuscirci rispondendo alle critiche (spesso eccessive) sul campo è da uomo vero. Cosa mi aspetto dalla sfida del Mapei Stadium? Ciò che ha dichiarato apertamente Koulibaly: semplicemente il trofeo. 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Riecco il vero Napoli! Gattuso genera sei rombi di tuono con Insigne il concreto, Lozano l'irrefrenabile, Demme l'equilibrista, boa Petagna, Zielinski e Politano i ricamatori"

di Napoli Magazine

18/01/2024 - 23:27

NAPOLI - Riecco il Napoli, il vero Napoli. Ne avevamo sentito la mancanza. Vincere con sei gol di scarto, in casa, non è routine. Dinanzi c'era una Fiorentina affamata di punti, che sin dalle prime battute ha dovuto arrendersi allo strapotere partenopeo. Predominio territoriale, una sola sbavatura, grinta e (finalmente) cazzimma sotto porta. Quando si vince con un margine cosi' ampio di reti e' giusto sottolineare i meriti, anche dell'allenatore. Spesso bersagliato, Gattuso è riuscito a trovare la chiave giusta. Dal pranzo di squadra ad Ercolano qualcosa è cambiato. In campo la risposta non si è fatta attendere. Possesso palla, giocate verticali ed ognuno nel proprio ruolo a dettar legge. A partire da Ospina, autore di un colpo di reni fenomenale su Ribery, passando per Hysaj a destra, senza dimenticare la coppia titolarissima Koulibaly-Manolas e il sempiterno Mario Rui (meno coinvolto del solito nella manovra offensiva, prerogativa che gli ha consentito di stare piu' attento in difesa). A centrocampo, poi, Demme ha giganteggiato: equilibrio e passaggi brevi, ma soprattutto copertura per Bakayoko, che si e' sentito piu' libero di agire (tranquillità che gli ha consentito anche di procurarsi il rigore, magistralmente realizzato dal capitano, nell'evidente contrasto con Castrovilli). Le note positive, però, sin dalle prime battute, si sono viste in attacco: la preziosa boa Petagna, con i suoi due assist al bacio per Insigne e Demme, l'irrefrenabile Lozano (imbeccato da Insigne, come accadeva ai tempi di Callejon, ed abile ad avviare l'azione della prima rete azzurra), fino ai passi di danza di Zielinski e Politano, che hanno trovato degna conclusione in fondo alla rete viola, hanno di fatto restituito al Napoli la giusta dimensione. Il tutto mentre Mertens ha riassaporato l'erba del Maradona. Sei rombi di tuono, a tinte azzurre, che lasciano ben sperare sia per le rinnovate ambizioni in classifica che per la finale di Supercoppa, da disputare con la mente libera e il cuore gonfio d'orgoglio. Si è tanto detto e scritto del pranzo di squadra offerto da Gattuso ad Ercolano: se questi sono i risultati, ben vengano altri momenti simili. Al tecnico i complimenti vanno fatti perche' vincere non e' mai facile, riuscirci rispondendo alle critiche (spesso eccessive) sul campo è da uomo vero. Cosa mi aspetto dalla sfida del Mapei Stadium? Ciò che ha dichiarato apertamente Koulibaly: semplicemente il trofeo. 

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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