NAPOLI - Scrive il giornalista Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera: "Nei tre minuti in cui Berardi e Caputo hanno ribaltato la partita di Reggio Emilia c’è stato un panico che ha percorso l’intero campionato. La Juve stava perdendo, qualcuno poteva provare a vincere il campionato al suo posto. Ma chi? Non c’era risposta, lo sanno tutti da tempo. Siamo talmente abituati nel tempo a considerare migliore la Juve che diventa un fuori testo l’ipotesi del contrario. Chi se non lei? È quella dimostrazione di forza che nessuno in Italia sa dare da quasi dieci anni. Trovarsi d’improvviso davanti il contrario ha creato un vuoto assoluto. Questo è oggi il nostro calcio, un’abitudine. È uno splendido torneo di perdenti".
di Napoli Magazine
16/07/2024 - 12:58
NAPOLI - Scrive il giornalista Mario Sconcerti nel suo editoriale per il Corriere della Sera: "Nei tre minuti in cui Berardi e Caputo hanno ribaltato la partita di Reggio Emilia c’è stato un panico che ha percorso l’intero campionato. La Juve stava perdendo, qualcuno poteva provare a vincere il campionato al suo posto. Ma chi? Non c’era risposta, lo sanno tutti da tempo. Siamo talmente abituati nel tempo a considerare migliore la Juve che diventa un fuori testo l’ipotesi del contrario. Chi se non lei? È quella dimostrazione di forza che nessuno in Italia sa dare da quasi dieci anni. Trovarsi d’improvviso davanti il contrario ha creato un vuoto assoluto. Questo è oggi il nostro calcio, un’abitudine. È uno splendido torneo di perdenti".