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ON AIR - Ogbonna: "Amareggiato per la mancata convocazione con l'Italia, razzismo? C'è discriminazione nel calcio"
25.06.2021 13:24 di Redazione

NAPOLI - Angelo Ogbonna, difensore del West Ham, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Sono solo amareggiato per la mancata convocazione con l'Italia, ma non ce l'ho con Mancini. Ho fatto un discorso generale sulla Nazionale: chi è che non vorrebbe essere in quel gruppo? Sto tifando Italia, che sta facendo molto bene. Se chi gioca all'estero viene poco osservato per la Nazionale? Non lo so, non sono nella posizione di dare una risposta definitiva. Un campionato come la Premier League non può essere sottovalutato. Sulla mia mancata convocazione ha inciso anche il mio infortunio, che mi ha lasciato fuori dai giochi per due mesi. Razzismo nel calcio? C'è tanta discriminazione, non razzismo, non confondiamo le due cose. La discriminazione c'è sempre stata e ci sarà sempre, come tra Nord e Sud. Bisogna essere sensibili e capire quanto il razzismo c'è. Non vorrei che la questione diventasse politica, lo sport deve essere unione. Non è giusto che noi vittime, di colore, ci esponiamo. Nazionale che si è inginocchiata a metà? Io sono del parere che si era voluto rispettare quella che era una forma che avevano trovato. Se uno s'inginocchia e uno rimane in piedi da solo adito ad altre voci. Perché non metterle a tacere seguendo il protocollo? Avrei preferito che tutti s'inginocchiassero se il protocollo era questo. Non c'era bisogno di incrementare le voci. Sarebbe andato bene anche se tutti fossero rimasti in piedi. Ormai questa è diventata una cosa politica".

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di Napoli Magazine

25/06/2024 - 13:24

NAPOLI - Angelo Ogbonna, difensore del West Ham, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Sono solo amareggiato per la mancata convocazione con l'Italia, ma non ce l'ho con Mancini. Ho fatto un discorso generale sulla Nazionale: chi è che non vorrebbe essere in quel gruppo? Sto tifando Italia, che sta facendo molto bene. Se chi gioca all'estero viene poco osservato per la Nazionale? Non lo so, non sono nella posizione di dare una risposta definitiva. Un campionato come la Premier League non può essere sottovalutato. Sulla mia mancata convocazione ha inciso anche il mio infortunio, che mi ha lasciato fuori dai giochi per due mesi. Razzismo nel calcio? C'è tanta discriminazione, non razzismo, non confondiamo le due cose. La discriminazione c'è sempre stata e ci sarà sempre, come tra Nord e Sud. Bisogna essere sensibili e capire quanto il razzismo c'è. Non vorrei che la questione diventasse politica, lo sport deve essere unione. Non è giusto che noi vittime, di colore, ci esponiamo. Nazionale che si è inginocchiata a metà? Io sono del parere che si era voluto rispettare quella che era una forma che avevano trovato. Se uno s'inginocchia e uno rimane in piedi da solo adito ad altre voci. Perché non metterle a tacere seguendo il protocollo? Avrei preferito che tutti s'inginocchiassero se il protocollo era questo. Non c'era bisogno di incrementare le voci. Sarebbe andato bene anche se tutti fossero rimasti in piedi. Ormai questa è diventata una cosa politica".