L'Editoriale
L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Napoli, la grandezza dei numeri primi è nei piccoli dettagli: basta casi inesistenti!"
18.10.2021 20:11 di Redazione

NAPOLI - Otto vittorie su otto partite, 24 punti totalizzati, primo posto in classifica in solitario, con due lunghezze di vantaggio sul Milan. Ecco, il mio editoriale potrebbe fermarsi qui. L'atmosfera da santa inquisizione, che ha avvolto la vigilia del match col Torino, con la mira di individuare crepe, o presunte tali, per evidenziare nei in questa squadra non è bastata per invertire la tendenza da 3 punti a partita. Nessun dualismo Ospina-Meret, nessun caso Insigne, nessun passo falso. Il Napoli è forte e lo sta dimostrando nei momenti di difficoltà. Lo si è visto anche contro il Torino di Juric. La grandezza dei numeri primi, d'altronde, emerge e si consolida nei piccoli dettagli. Uno su tutti l'invito alla calma di Spalletti dopo il rigore fallito da Insigne, il terzo su cinque calciati dal capitano in questa stagione (peggior risultato dagli undici metri nei 5 maggiori campionati europei, dato che sicuramente sfumerà con lo scorrere delle partite). E proprio lì, in quell'istante, il Napoli non si è disunito. Proprio come già era accaduto alla prima al Maradona contro il Venezia. A tal proposito bravo il tecnico a spegnere sul nascere ogni pseudo riflessione: il rigorista resta Insigne, non sono previste alternative. Il motivo e' facilmente intuibile: nessun elemento, che potrebbe minare la serenita' dei singoli calciatori, verrà mai preso in considerazione. Come pure l'altro minuscolo incendio, divampato con la sostituzione di Lozano, ha avuto vita brevissima. Tutto risolto nello spogliatoio, con spiegazioni date al messicano, perche' il bene della squadra viene prima di tutto. E i 5 cambi permettono di intervenire nei 90 minuti, potendo contare su diverse soluzioni in base a come si mette la contesa. Se il Napoli è primo in classifica lo deve a questa varietà di scelta, che l'allenatore sta dimostrando di saper giostrare nel migliore dei modi. Volendo andare a fondo nell'analisi delle singole prestazioni, va detto che Ospina ancora una volta sta dimostrando di essere il leader indiscusso della porta azzurra. Rrahmani, poi, si e' cucito addosso la maglia da titolare, per la serenità mostrata e la capacità di integrarsi con Koulibaly. "The KK26 Blue Wall" continua a non far passare nessuno, un po' come Anguissa (perentorio per qualita' e quantita') e Fabian Ruiz (regista sapiente). Di Lorenzo, poi, ma anche lo stesso Mario Rui non hanno mostrato cali di concentrazione contro avversari in gran forma. Coloro i quali avrebbero potuto fare qualcosa in piu', al di la' di Insigne, sono Politano e Zielinski. Una gara storta puo' capitare, che sia da monito per le prossime. La linfa vitale per i 3 punti, comunque, va detto e ribadito, e' arrivata dalla panchina. Mertens, in un fazzoletto di terreno, ed Elmas, stantuffo nel contrasto decisivo, hanno disegnato la traiettoria d'oro per lo stacco aereo vincente di Victor Osimhen. Gia', proprio lui, sempre piu' imprendibile il ragazzotto nigeriano, velocita' ma anche intelligenza nel far salire la squadra e, soprattutto, nervi saldi. Cosi', si va lontano. Solo applausi, dunque, per questi ragazzi e per il loro stratega. Nessun caso, quindi, nessun gioco mentale: questi ultimi, onestamente, li lasciamo ad altri. Ah, quanto ci piace il Napoli di Spalletti!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Napoli, la grandezza dei numeri primi è nei piccoli dettagli: basta casi inesistenti!"

di Napoli Magazine

18/10/2024 - 20:11

NAPOLI - Otto vittorie su otto partite, 24 punti totalizzati, primo posto in classifica in solitario, con due lunghezze di vantaggio sul Milan. Ecco, il mio editoriale potrebbe fermarsi qui. L'atmosfera da santa inquisizione, che ha avvolto la vigilia del match col Torino, con la mira di individuare crepe, o presunte tali, per evidenziare nei in questa squadra non è bastata per invertire la tendenza da 3 punti a partita. Nessun dualismo Ospina-Meret, nessun caso Insigne, nessun passo falso. Il Napoli è forte e lo sta dimostrando nei momenti di difficoltà. Lo si è visto anche contro il Torino di Juric. La grandezza dei numeri primi, d'altronde, emerge e si consolida nei piccoli dettagli. Uno su tutti l'invito alla calma di Spalletti dopo il rigore fallito da Insigne, il terzo su cinque calciati dal capitano in questa stagione (peggior risultato dagli undici metri nei 5 maggiori campionati europei, dato che sicuramente sfumerà con lo scorrere delle partite). E proprio lì, in quell'istante, il Napoli non si è disunito. Proprio come già era accaduto alla prima al Maradona contro il Venezia. A tal proposito bravo il tecnico a spegnere sul nascere ogni pseudo riflessione: il rigorista resta Insigne, non sono previste alternative. Il motivo e' facilmente intuibile: nessun elemento, che potrebbe minare la serenita' dei singoli calciatori, verrà mai preso in considerazione. Come pure l'altro minuscolo incendio, divampato con la sostituzione di Lozano, ha avuto vita brevissima. Tutto risolto nello spogliatoio, con spiegazioni date al messicano, perche' il bene della squadra viene prima di tutto. E i 5 cambi permettono di intervenire nei 90 minuti, potendo contare su diverse soluzioni in base a come si mette la contesa. Se il Napoli è primo in classifica lo deve a questa varietà di scelta, che l'allenatore sta dimostrando di saper giostrare nel migliore dei modi. Volendo andare a fondo nell'analisi delle singole prestazioni, va detto che Ospina ancora una volta sta dimostrando di essere il leader indiscusso della porta azzurra. Rrahmani, poi, si e' cucito addosso la maglia da titolare, per la serenità mostrata e la capacità di integrarsi con Koulibaly. "The KK26 Blue Wall" continua a non far passare nessuno, un po' come Anguissa (perentorio per qualita' e quantita') e Fabian Ruiz (regista sapiente). Di Lorenzo, poi, ma anche lo stesso Mario Rui non hanno mostrato cali di concentrazione contro avversari in gran forma. Coloro i quali avrebbero potuto fare qualcosa in piu', al di la' di Insigne, sono Politano e Zielinski. Una gara storta puo' capitare, che sia da monito per le prossime. La linfa vitale per i 3 punti, comunque, va detto e ribadito, e' arrivata dalla panchina. Mertens, in un fazzoletto di terreno, ed Elmas, stantuffo nel contrasto decisivo, hanno disegnato la traiettoria d'oro per lo stacco aereo vincente di Victor Osimhen. Gia', proprio lui, sempre piu' imprendibile il ragazzotto nigeriano, velocita' ma anche intelligenza nel far salire la squadra e, soprattutto, nervi saldi. Cosi', si va lontano. Solo applausi, dunque, per questi ragazzi e per il loro stratega. Nessun caso, quindi, nessun gioco mentale: questi ultimi, onestamente, li lasciamo ad altri. Ah, quanto ci piace il Napoli di Spalletti!

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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