Social Network
FOCUS AZZURRO - Cammaroto a "NM": "Resta Koulibaly ed ecco Osimhen e Bakayoko, il Napoli mette in scena I Colossi d'Ebano con Ringhio!"
06.10.2020 12:49 di Redazione

NAPOLI - Tuoni e fulmini sul Napoli, il palazzo del pallone scherza col fuoco della pandemia e scatena un pandemonio contro i partenopei ma la legge è più ostinata delle sceneggiate. I 22 contagiati del Genoa e le positività di Zielinski e Elmas innescano la bomba da disinnescare di un altro cluster, l'Asl ha agito ai fini di una giusta prevenzione sanitaria ed il Napoli si è attenuto correttamente alla disposizione dell'autorità sanitaria locale ponendosi in isolamento. Tutto il resto è aria fritta e stupidate all'italiana. La salute viene prima di tutto e se anche il Ministro della Salute dà ragione al Napoli, non esiste altro protocollo che tenga. A Torino è andato in scena il tentativo di ottenere un 3-0 a tavolino che si schianterà contro la realtà degli atti con il "one man show" di Agnelli Jr che ha dispensato perle di saggezze su "regole" e "lealtà sportiva". Il Napoli farà la sua strada nei tribunali e avrà la meglio con un fuoriclasse dell'avvocatura come Mattia Grassani, ma il vero punto è un altro. Si è montato un casino contro il Napoli e ad personam contro Aurelio De Laurentiis sapendo che, oltre l'emergenza Covid, quest'anno il produttore ha costruito un Napoli fortissimo che può mettere fine all'egemonia della Juventus, intaccare altri interessi e spostare l'asse di tante cose. De Laurentiis è stato bollato da alcuni come suggeritore della Asl e "untore" per la vicenda dell'assemblea di Lega (farebbe bene anzi a cominciare a chiedere i danni per il diffamatorio linciaggio mediatico nei suoi confronti), in realtà non ha plagiato e nemmeno contagiato nessuno. Semmai Adl ha umiliato le previsioni di chi ha profetizzato per mesi il funerale del Napoli. Hanno detto e scritto di un Napoli pieno di debiti nonostante sia l'unico club di A che non ne ha, hanno profetizzato la cessione di mezza squadra. Vero è che i disastri ancelottiani hanno tolto la Champions ma da qui a narrare un club sull'orlo del disastro c'è una galassia di mezzo. Menzogne e menzione speciale a chi ha detto: "Adl esce sconfitto dal mercato per la permanenza di KK". Fantascienza e meschinità senza vergogna. 


Contano i fatti, doveva essere un Napoli da pianto, sarà un Napoli che promette di far piangere gli altri. E' arrivato Osimhen, è stato acquistato Bakayoko ed è rimasto Koulibaly: tre capolavori di Adl con Giuntoli e Gattuso. La spina dorsale fa impressione. Hanno preso un grande attaccante, hanno preso un centrocampista di forza straripante, e hanno tenuto il difensore più forte del mondo. Tanta roba. Calma e gesso, vedremo cosa dirà il campo, eppure mai si ricorda un Napoli con tanta qualità e forza fisica in rosa, che ha qualità e ricambi. Napoli e i napoletani ora devono stringersi attorno ad un presidente che ha rilanciato la sfida e lo ha fatto da persona intelligente e caparbia, nell'anno più difficile di sempre, regalando alla gente un Napoli che ha tutto per essere più forte del dopo-Maradona e anche del triennio sarriano. Per lo scudetto il Napoli c'è, e sarà lotta a quattro con l'Inter di Conte, con l'Atalanta del "mago" Bangsbo, e la Juventus del "lealista" Agnelli. 


Infine la sconfitta inappellabile degli oracoli del mercato: la calura estiva ha giocato un brutto scherzo a quelli che hanno fatto sermioni ad alcuni colleghi per 3 anni su Cavani e quest'anno hanno raccontato per mesi la cessione di Koulibaly al Manchester City, al Liverpool, allo United, poi al Psg. "E' fatta", "c'è l'aereo prenotato", "chiudono l'ultimo giorno", invece l'offertona non è mai arrivata, Adl ha tenuto la barra dritta e lo scoop dello sconto a 60 milioni era un sogno di mezz'estate di Ramadani o la barzelletta di chi ha confuso il calcio con i saldi per le infradito: lo abbiamo detto prima di chiunque, siamo stati gli unici a dire le cose come stavano senza mai sbagliare una virgola sulla vicenda Koulibaly. Ricordiamoci i nomi di Sokratis, Karbownik e Lasagna. Invece resta KK ed ecco Osimhen e Bakayoko. Ora c'è da sconfiggere il maledetto Covid, poi la Filmauro metterà in scena I colossi d'ebano con la regia del maestro Ringhio. La Serie A e il palazzo sono avvertiti... 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME SOCIAL NETWORK
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
FOCUS AZZURRO - Cammaroto a "NM": "Resta Koulibaly ed ecco Osimhen e Bakayoko, il Napoli mette in scena I Colossi d'Ebano con Ringhio!"

di Napoli Magazine

06/10/2024 - 12:49

NAPOLI - Tuoni e fulmini sul Napoli, il palazzo del pallone scherza col fuoco della pandemia e scatena un pandemonio contro i partenopei ma la legge è più ostinata delle sceneggiate. I 22 contagiati del Genoa e le positività di Zielinski e Elmas innescano la bomba da disinnescare di un altro cluster, l'Asl ha agito ai fini di una giusta prevenzione sanitaria ed il Napoli si è attenuto correttamente alla disposizione dell'autorità sanitaria locale ponendosi in isolamento. Tutto il resto è aria fritta e stupidate all'italiana. La salute viene prima di tutto e se anche il Ministro della Salute dà ragione al Napoli, non esiste altro protocollo che tenga. A Torino è andato in scena il tentativo di ottenere un 3-0 a tavolino che si schianterà contro la realtà degli atti con il "one man show" di Agnelli Jr che ha dispensato perle di saggezze su "regole" e "lealtà sportiva". Il Napoli farà la sua strada nei tribunali e avrà la meglio con un fuoriclasse dell'avvocatura come Mattia Grassani, ma il vero punto è un altro. Si è montato un casino contro il Napoli e ad personam contro Aurelio De Laurentiis sapendo che, oltre l'emergenza Covid, quest'anno il produttore ha costruito un Napoli fortissimo che può mettere fine all'egemonia della Juventus, intaccare altri interessi e spostare l'asse di tante cose. De Laurentiis è stato bollato da alcuni come suggeritore della Asl e "untore" per la vicenda dell'assemblea di Lega (farebbe bene anzi a cominciare a chiedere i danni per il diffamatorio linciaggio mediatico nei suoi confronti), in realtà non ha plagiato e nemmeno contagiato nessuno. Semmai Adl ha umiliato le previsioni di chi ha profetizzato per mesi il funerale del Napoli. Hanno detto e scritto di un Napoli pieno di debiti nonostante sia l'unico club di A che non ne ha, hanno profetizzato la cessione di mezza squadra. Vero è che i disastri ancelottiani hanno tolto la Champions ma da qui a narrare un club sull'orlo del disastro c'è una galassia di mezzo. Menzogne e menzione speciale a chi ha detto: "Adl esce sconfitto dal mercato per la permanenza di KK". Fantascienza e meschinità senza vergogna. 


Contano i fatti, doveva essere un Napoli da pianto, sarà un Napoli che promette di far piangere gli altri. E' arrivato Osimhen, è stato acquistato Bakayoko ed è rimasto Koulibaly: tre capolavori di Adl con Giuntoli e Gattuso. La spina dorsale fa impressione. Hanno preso un grande attaccante, hanno preso un centrocampista di forza straripante, e hanno tenuto il difensore più forte del mondo. Tanta roba. Calma e gesso, vedremo cosa dirà il campo, eppure mai si ricorda un Napoli con tanta qualità e forza fisica in rosa, che ha qualità e ricambi. Napoli e i napoletani ora devono stringersi attorno ad un presidente che ha rilanciato la sfida e lo ha fatto da persona intelligente e caparbia, nell'anno più difficile di sempre, regalando alla gente un Napoli che ha tutto per essere più forte del dopo-Maradona e anche del triennio sarriano. Per lo scudetto il Napoli c'è, e sarà lotta a quattro con l'Inter di Conte, con l'Atalanta del "mago" Bangsbo, e la Juventus del "lealista" Agnelli. 


Infine la sconfitta inappellabile degli oracoli del mercato: la calura estiva ha giocato un brutto scherzo a quelli che hanno fatto sermioni ad alcuni colleghi per 3 anni su Cavani e quest'anno hanno raccontato per mesi la cessione di Koulibaly al Manchester City, al Liverpool, allo United, poi al Psg. "E' fatta", "c'è l'aereo prenotato", "chiudono l'ultimo giorno", invece l'offertona non è mai arrivata, Adl ha tenuto la barra dritta e lo scoop dello sconto a 60 milioni era un sogno di mezz'estate di Ramadani o la barzelletta di chi ha confuso il calcio con i saldi per le infradito: lo abbiamo detto prima di chiunque, siamo stati gli unici a dire le cose come stavano senza mai sbagliare una virgola sulla vicenda Koulibaly. Ricordiamoci i nomi di Sokratis, Karbownik e Lasagna. Invece resta KK ed ecco Osimhen e Bakayoko. Ora c'è da sconfiggere il maledetto Covid, poi la Filmauro metterà in scena I colossi d'ebano con la regia del maestro Ringhio. La Serie A e il palazzo sono avvertiti... 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com