L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Amalo! Pazzo Napoli! Amalo! Ma anche no..."
13.02.2020 23:30 di Redazione

NAPOLI - Perdere in casa contro il Lecce 2-3, poi andare a vincere a San Siro 1-0, non lasciando un varco libero agli avversari. Roba da pazzi! Anzi da pazzo Napoli! E se pensiamo alla canzone degli interisti, verrebbe da aggiungere "Amalo!". O forse no. Il Napoli lo si ama a prescindere, ma senza la necessità della prerogativa pazza. Difficile capire come sia possibile una metamorfosi del genere tra campionato e Coppe nel giro di tre giorni. Già, perchè questa squadra, direbbe Vasco Rossi, un senso non ce l'ha. Lo stesso Gattuso ha faticato ad esultare dopo la vittoria, che ha lasciato senza voce Conte e di fatto spinge gli azzurri verso la finale di Coppa Italia, in attesa del match di ritorno al San Paolo il 5 marzo. E' chiaro che può succedere di tutto, ma è ovvio che la strada è in discesa. Già alla vigilia della sfida in pochi avrebbero scommesso su questo Napoli ed invece ecco la reazione che non ti aspetti. E' vero anche che queste sfide si motivano da sole, ma arrivarci con una sconfitta cocente sulle spalle non lasciava presagire grandi imprese. Ci sbagliavamo. Finanche leggendo la formazione ufficiale, ammetto che piu' di un dubbio mi aveva colto. Ma come? Elmas alto a sinistra? Ed invece Eljif ha sfoderato una super prestazione. Ma come? Fabian? E lo spagnolo non solo ha fatto gol, con un gancio mancino dei suoi, ma ha chiuso la partita coi crampi. E poi la vera chiave tattica vincente: non so se il merito è di Rino, di Dries o di Gigi Riccio, ma Mertens in copertura su Brozovic ha mandato ai pazzi l'Inter. Nessuno se l'aspettava. Un Napoli così, attento, chiuso in difesa e pronto a sfruttare le incertezze avversarie, è stata la mossa vincente. Certo, Zielinski si è divorato un gol, a proposito per me il tocco di De Vrij è stato involontario, lo dico subito, anche se poi il polacco è migliorato come suo solito nel finale. Non dimentico il gioco oscuro di Callejon, su Fabian mi sono già cosparso il capo di cenere, e vi assicuro che stavolta nessuno ha allargato le braccia per la sua prestazione... Devo sottolineare però che in difesa si poteva fare di più: va detto che la fase difensiva è stata positiva, ma troppe incertezze hanno avvolto i disimpegni di Mario Rui, in pochi casi Di Lorenzo e soprattutto Maksimovic. Impeccabile invece Manolas, eccezion fatta per un'entrata su Lautaro che ha causato un calcio di punizione. Il tutto mentre Demme diventa sempre più prezioso. E poi il dubbio amletico che continua a farmi tremare: è proprio necessario questo possesso palla fin dentro l'area piccola di rigore? Non sarebbe più opportuno far partire il gioco una trentina di metri più avanti? In estrema sintesi il Napoli ci ha fatto sorridere. Per il campionato, cari ragazzi, fate voi: al vostro buon cuore... Se volete, siete in grado di dare un senso a questa stagione, di sicuro ormai sazia di mal di pancia per tutti coloro i quali vi seguono con affetto. 

 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Amalo! Pazzo Napoli! Amalo! Ma anche no..."

di Napoli Magazine

13/02/2024 - 23:30

NAPOLI - Perdere in casa contro il Lecce 2-3, poi andare a vincere a San Siro 1-0, non lasciando un varco libero agli avversari. Roba da pazzi! Anzi da pazzo Napoli! E se pensiamo alla canzone degli interisti, verrebbe da aggiungere "Amalo!". O forse no. Il Napoli lo si ama a prescindere, ma senza la necessità della prerogativa pazza. Difficile capire come sia possibile una metamorfosi del genere tra campionato e Coppe nel giro di tre giorni. Già, perchè questa squadra, direbbe Vasco Rossi, un senso non ce l'ha. Lo stesso Gattuso ha faticato ad esultare dopo la vittoria, che ha lasciato senza voce Conte e di fatto spinge gli azzurri verso la finale di Coppa Italia, in attesa del match di ritorno al San Paolo il 5 marzo. E' chiaro che può succedere di tutto, ma è ovvio che la strada è in discesa. Già alla vigilia della sfida in pochi avrebbero scommesso su questo Napoli ed invece ecco la reazione che non ti aspetti. E' vero anche che queste sfide si motivano da sole, ma arrivarci con una sconfitta cocente sulle spalle non lasciava presagire grandi imprese. Ci sbagliavamo. Finanche leggendo la formazione ufficiale, ammetto che piu' di un dubbio mi aveva colto. Ma come? Elmas alto a sinistra? Ed invece Eljif ha sfoderato una super prestazione. Ma come? Fabian? E lo spagnolo non solo ha fatto gol, con un gancio mancino dei suoi, ma ha chiuso la partita coi crampi. E poi la vera chiave tattica vincente: non so se il merito è di Rino, di Dries o di Gigi Riccio, ma Mertens in copertura su Brozovic ha mandato ai pazzi l'Inter. Nessuno se l'aspettava. Un Napoli così, attento, chiuso in difesa e pronto a sfruttare le incertezze avversarie, è stata la mossa vincente. Certo, Zielinski si è divorato un gol, a proposito per me il tocco di De Vrij è stato involontario, lo dico subito, anche se poi il polacco è migliorato come suo solito nel finale. Non dimentico il gioco oscuro di Callejon, su Fabian mi sono già cosparso il capo di cenere, e vi assicuro che stavolta nessuno ha allargato le braccia per la sua prestazione... Devo sottolineare però che in difesa si poteva fare di più: va detto che la fase difensiva è stata positiva, ma troppe incertezze hanno avvolto i disimpegni di Mario Rui, in pochi casi Di Lorenzo e soprattutto Maksimovic. Impeccabile invece Manolas, eccezion fatta per un'entrata su Lautaro che ha causato un calcio di punizione. Il tutto mentre Demme diventa sempre più prezioso. E poi il dubbio amletico che continua a farmi tremare: è proprio necessario questo possesso palla fin dentro l'area piccola di rigore? Non sarebbe più opportuno far partire il gioco una trentina di metri più avanti? In estrema sintesi il Napoli ci ha fatto sorridere. Per il campionato, cari ragazzi, fate voi: al vostro buon cuore... Se volete, siete in grado di dare un senso a questa stagione, di sicuro ormai sazia di mal di pancia per tutti coloro i quali vi seguono con affetto. 

 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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