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NM LIVE - Francesco Moriero: “Siamo dei ragazzi fortunati e se possiamo ricambiare la passione dei tifosi, lo facciamo con grande piacere”
23.04.2020 17:18 di Redazione

NAPOLI - FRANCESCO MORIERO, ex centrocampista del Napoli, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: “Non ho avuto alcun problema a partecipare a questa bella iniziativa della fondazione Cannavaro-Ferrara (#JestovicinoateUnitiperNapoli, ndr), anche perché in questo momento, chi può deve dare e fare qualcosa per chi ha problemi. Poi quando Napoli chiama sono sempre presente, perché a Napoli sono stato benissimo e l’affetto dei napoletani non manca mai. Grazie a Dio, siamo dei ragazzi fortunati perché abbiamo fatto e continuiamo a fare un lavoro bellissimo, che ci permette anche una certa tranquillità economica e tutto questo lo dobbiamo alla passione dei tifosi, senza i quali non siamo nulla, quindi, se ora possiamo ricambiare, io, come tanti altri, lo faccio con grande piacere, riconoscenza e senso di responsabilità. In questo momento, con tanta gente che soffre, con tanti morti che contiamo giorno per giorno, non è facile parlare di sport, però se ci saranno le possibilità e le condizioni è giusto riprendere, ma che sia con la massima sicurezza. Io sono convinto che il calcio possa essere anche uno svago per chi, anzi, per la maggioranza della gente, che è preoccupata per quanto sta accadendo e per il futuro. Ripeto, bisogna ricominciare ma seriamente, ovvero, quando ci saranno reali condizioni di sicurezza e questo discorso vale per tutto, anche per la vita di tutti i giorni perché in questo momento, non c’è altro bene da tutelare se non la salute pubblica. Mertens e Callejon mi piacciono molto perché mi ci ritrovo sia da calciatore che da allenatore, sono giocatori fortissimi e un club come il Napoli deve tenerli. Poi, si possono fare tanti discorsi di opportunità per il futuro, ma se vanno via ne devi prendere due forti come loro se non più bravi. Ringhio (Gattuso, ndr) lo ricordo sempre con affetto, è un ragazzo che si è davvero fatto da solo, sia da calciatore che da allenatore, ha fatto tanta gavetta, ha un grandissimo carattere, è leale e sincero, mi ricorda tantissimo il mio maestro, Carlo Mazzone. Ora ha una grandissima occasione allenando il Napoli e se l’è meritata tutta. Bravo Rino, ti auguro tanta buona fortuna. Secondo me nel calcio non c’è il ‘numero 1’, ma ci sono tanti ‘numeri 1’ perché bisogna sempre prendere in considerazione le varie epoche, io ho avuto la fortuna di giocare con Ronaldo e affrontare Maradona, vogliamo parlarne? Ronaldo è stato davvero un Fenomeno, da un momento all’altro inventava qualcosa che risolveva la partita, anche se in quella squadra c’erano tanti campioni, da Baggio a Zamorano, a Vieri. Nella mia carriera di calciatore, soprattutto all’inizio, ho avuto il privilegio di giocare con e contro campioni assoluti e vederli da vicino è stata una vera fortuna”.

 

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NM LIVE - Francesco Moriero: “Siamo dei ragazzi fortunati e se possiamo ricambiare la passione dei tifosi, lo facciamo con grande piacere”

di Napoli Magazine

23/04/2024 - 17:18

NAPOLI - FRANCESCO MORIERO, ex centrocampista del Napoli, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: “Non ho avuto alcun problema a partecipare a questa bella iniziativa della fondazione Cannavaro-Ferrara (#JestovicinoateUnitiperNapoli, ndr), anche perché in questo momento, chi può deve dare e fare qualcosa per chi ha problemi. Poi quando Napoli chiama sono sempre presente, perché a Napoli sono stato benissimo e l’affetto dei napoletani non manca mai. Grazie a Dio, siamo dei ragazzi fortunati perché abbiamo fatto e continuiamo a fare un lavoro bellissimo, che ci permette anche una certa tranquillità economica e tutto questo lo dobbiamo alla passione dei tifosi, senza i quali non siamo nulla, quindi, se ora possiamo ricambiare, io, come tanti altri, lo faccio con grande piacere, riconoscenza e senso di responsabilità. In questo momento, con tanta gente che soffre, con tanti morti che contiamo giorno per giorno, non è facile parlare di sport, però se ci saranno le possibilità e le condizioni è giusto riprendere, ma che sia con la massima sicurezza. Io sono convinto che il calcio possa essere anche uno svago per chi, anzi, per la maggioranza della gente, che è preoccupata per quanto sta accadendo e per il futuro. Ripeto, bisogna ricominciare ma seriamente, ovvero, quando ci saranno reali condizioni di sicurezza e questo discorso vale per tutto, anche per la vita di tutti i giorni perché in questo momento, non c’è altro bene da tutelare se non la salute pubblica. Mertens e Callejon mi piacciono molto perché mi ci ritrovo sia da calciatore che da allenatore, sono giocatori fortissimi e un club come il Napoli deve tenerli. Poi, si possono fare tanti discorsi di opportunità per il futuro, ma se vanno via ne devi prendere due forti come loro se non più bravi. Ringhio (Gattuso, ndr) lo ricordo sempre con affetto, è un ragazzo che si è davvero fatto da solo, sia da calciatore che da allenatore, ha fatto tanta gavetta, ha un grandissimo carattere, è leale e sincero, mi ricorda tantissimo il mio maestro, Carlo Mazzone. Ora ha una grandissima occasione allenando il Napoli e se l’è meritata tutta. Bravo Rino, ti auguro tanta buona fortuna. Secondo me nel calcio non c’è il ‘numero 1’, ma ci sono tanti ‘numeri 1’ perché bisogna sempre prendere in considerazione le varie epoche, io ho avuto la fortuna di giocare con Ronaldo e affrontare Maradona, vogliamo parlarne? Ronaldo è stato davvero un Fenomeno, da un momento all’altro inventava qualcosa che risolveva la partita, anche se in quella squadra c’erano tanti campioni, da Baggio a Zamorano, a Vieri. Nella mia carriera di calciatore, soprattutto all’inizio, ho avuto il privilegio di giocare con e contro campioni assoluti e vederli da vicino è stata una vera fortuna”.