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JUVE STABIA - Langella: “Le accuse non riguardano il club"
22.10.2025 22:12 di Redazione
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La Juve Stabia, come noto, è finita sotto inchiesta a causa di presunte infiltrazioni mafiose. A tale proposito è intervenuto Andrea Langella.

Il socio e procuratore in ambito sportivo della società campana, attraverso una lunga nota stampa, ha voluto dare chiarezza sulla sua posizione: “Non ho mai amministrato personalmente né fatto parte del consiglio di amministrazione della S.S. Juve Stabia S.r.l., ne sono stato il “patron” quale socio di riferimento per circa sei anni” recita un primo estratto del comunicato stampa.

“Ho esaminato il decreto di sottoesposizione all’amministrazione giudiziaria di prevenzione – dice Langella – adottato dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione il 13 ottobre 2025 e, pur non essendo un giurista, mi sembra che i rilievi mossi alla società siano riferiti esclusivamente a collaboratori e fornitori di servizi esterni ed estranei all’azienda (esercizi commerciali che vendono i biglietti per lo stadio, distributori di bevande allo stadio, servizio di ambulanze addette allo stadio, ecc.). Non essendomi mai occupato della gestione ordinaria dell’azienda non ho arruolato neppure una delle persone sospette citate nel decreto”.

Langella chiarisce che: “Come emerge dal provvedimento di prevenzione, i soci e l’attuale management della S.S. Juve Stabia 1907 non sono neppure sospettati di contiguità ad ambienti mafiosi o criminali; infatti il Procuratore della Repubblica di Napoli, il Procuratore Nazionale Antimafia ed il Questore non hanno proprio proposto il sequestro delle quote o dell’azienda, bensi solo l’intervento “preventivo” di due amministratori giudiziari aventi l’incarico di neutralizzare il pericolo di infiltrazione criminale ed il Tribunale di Napoli ha accolto la proposta, adottando la misura di prevenzione della mera nomina di amministratori giudiziari per la durata di un anno”. 

Langella si dice sorpreso dal contenuto del provvedimento, evidenziando che: “Nel provvedimento non si dà proprio atto dell’ingresso del nuovo socio maggioritario statunitense e soprattutto della circostanza che egli ha nominato due nuovi componenti (su tre) del consiglio di amministrazione, in carica solo dal primo gennaio del 2025”.

Pur esprimendo alcune riserve, Langella conferma il suo pieno sostegno alle finalità del provvedimento: “Non dimeno dichiaro di condividere pienamente le finalità del provvedimento amministrativo di prevenzione, grazie al quale sono venuto a conoscenza dei sospetti dell’Autorità giudiziaria su alcuni fornitori e collaboratori esterni della S.S. Juve Stabia S.r.l., e – quale socio – intendo supportare la missione degli amministratori giudiziari, sollecitando la risoluzione di tutti i rapporti di fornitura o collaborazione con ditte e persone sospette. Infine preannuncio che chiederò la convocazione urgente dell’assemblea dei soci affinché tutte le iniziative da prendere in relazione al decreto ed agli organi sociali siano condivise dall’intera compagine”. 

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JUVE STABIA - Langella: “Le accuse non riguardano il club"

di Redazione

22/10/2025 - 22:12

La Juve Stabia, come noto, è finita sotto inchiesta a causa di presunte infiltrazioni mafiose. A tale proposito è intervenuto Andrea Langella.

Il socio e procuratore in ambito sportivo della società campana, attraverso una lunga nota stampa, ha voluto dare chiarezza sulla sua posizione: “Non ho mai amministrato personalmente né fatto parte del consiglio di amministrazione della S.S. Juve Stabia S.r.l., ne sono stato il “patron” quale socio di riferimento per circa sei anni” recita un primo estratto del comunicato stampa.

“Ho esaminato il decreto di sottoesposizione all’amministrazione giudiziaria di prevenzione – dice Langella – adottato dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione il 13 ottobre 2025 e, pur non essendo un giurista, mi sembra che i rilievi mossi alla società siano riferiti esclusivamente a collaboratori e fornitori di servizi esterni ed estranei all’azienda (esercizi commerciali che vendono i biglietti per lo stadio, distributori di bevande allo stadio, servizio di ambulanze addette allo stadio, ecc.). Non essendomi mai occupato della gestione ordinaria dell’azienda non ho arruolato neppure una delle persone sospette citate nel decreto”.

Langella chiarisce che: “Come emerge dal provvedimento di prevenzione, i soci e l’attuale management della S.S. Juve Stabia 1907 non sono neppure sospettati di contiguità ad ambienti mafiosi o criminali; infatti il Procuratore della Repubblica di Napoli, il Procuratore Nazionale Antimafia ed il Questore non hanno proprio proposto il sequestro delle quote o dell’azienda, bensi solo l’intervento “preventivo” di due amministratori giudiziari aventi l’incarico di neutralizzare il pericolo di infiltrazione criminale ed il Tribunale di Napoli ha accolto la proposta, adottando la misura di prevenzione della mera nomina di amministratori giudiziari per la durata di un anno”. 

Langella si dice sorpreso dal contenuto del provvedimento, evidenziando che: “Nel provvedimento non si dà proprio atto dell’ingresso del nuovo socio maggioritario statunitense e soprattutto della circostanza che egli ha nominato due nuovi componenti (su tre) del consiglio di amministrazione, in carica solo dal primo gennaio del 2025”.

Pur esprimendo alcune riserve, Langella conferma il suo pieno sostegno alle finalità del provvedimento: “Non dimeno dichiaro di condividere pienamente le finalità del provvedimento amministrativo di prevenzione, grazie al quale sono venuto a conoscenza dei sospetti dell’Autorità giudiziaria su alcuni fornitori e collaboratori esterni della S.S. Juve Stabia S.r.l., e – quale socio – intendo supportare la missione degli amministratori giudiziari, sollecitando la risoluzione di tutti i rapporti di fornitura o collaborazione con ditte e persone sospette. Infine preannuncio che chiederò la convocazione urgente dell’assemblea dei soci affinché tutte le iniziative da prendere in relazione al decreto ed agli organi sociali siano condivise dall’intera compagine”.