Samuel Mbangula, attaccante della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista al canale YouTube della Serie A: "All’inizio della stagione, prima della prima partita contro il Como, non mi aspettavo molto, perché mi ero appena aggregato alla prima squadra. Per me, come anche per altri, era impensabile partire titolare alla prima di campionato. Era il nostro debutto stagionale, dovevamo prendere fiducia e vincere perché siamo alla Juventus. È stato qualcosa di totalmente inaspettato. Quando il mister ha dato la formazione, sono rimasto scioccato. Facevo fatica a rimanere fermo e concentrato perché ero in un turbine di emozioni. Ma sono riuscito a fare il mio dovere e soprattutto a ripagare la fiducia del mister. Con il mister, mi trovo benissimo. Lui pretende tanto da me, ma io so che ho la sua fiducia e e per il fatto che crede in me fin dall’inizio gli sarò sempre grato. Mi spinge sempre a tirare fuori il meglio. Mi fa notare cosa faccio bene e quello che invece dovrei ancora migliorare. Mi fai i complimenti, ma mi ricorda anche che non devo dormire sugli allori. Credo che sia il tipo di allenatore giusto per me e soprattutto che mi fa crescere come giocatore. Il segreto del sapersi rialzare è l’unione della squadra tutti hanno lo stesso obiettivo finale sia il mister che la squadra, allora anche se il risultato a volte non arriva non importa ci si rialza e ci si rimette in strada. In rosa abbiamo tutti qualità diverse e che se messe a disposizione della squadra ci possono portare a raggiungere i nostri obiettivi. Ho capito che avrei fatto il calciatore e che il calcio era la mia passione quando ero molto piccolo, ma soprattutto grazie al cartone di “Holly e Benji” che guardavo e da lì è partito tutto. Quando la Juventus mi ha cercato ero all’Anderlecht, avevo anche altre offerte ma la Juve mi ha presentato in maniera molto chiara e diretta il suo progetto. Erano molto convinti da come mi parlavano e credevano in me e io voglio ripagare quella fiducia e spero di ripagarla e spero di continuare così a lungo. Da quando sono qui ho imparato molto, soprattutto sulla tattica che qui in Italia è molto complessa, ma è un elemento fondamentale. Ho anche imparato molto dal punto di vista mentale adesso ho un fuoco dentro che prima non avevo, ma alla Juve se non hai questo spirito e non dai il 100% non avrai mai successo. Il mio obiettivo stagionale all’inizio era quello di riuscire a giocare qualche partita. Ora vorrei diventare un giocatore importante per la squadra e performare al massimo ogni volta che sono in campo. Voglio sfruttare tutte le occasioni che mi capitano e dare il meglio sia dal punto di vista della performance sia dal punto di vista realizzativo. L’obiettivo della Juve è sempre quello di vincere. Vogliamo vincere ogni partita e vogliamo arrivare in fondo alle competizioni alla Juve funziona così”.
di Napoli Magazine
21/02/2025 - 20:11
Samuel Mbangula, attaccante della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista al canale YouTube della Serie A: "All’inizio della stagione, prima della prima partita contro il Como, non mi aspettavo molto, perché mi ero appena aggregato alla prima squadra. Per me, come anche per altri, era impensabile partire titolare alla prima di campionato. Era il nostro debutto stagionale, dovevamo prendere fiducia e vincere perché siamo alla Juventus. È stato qualcosa di totalmente inaspettato. Quando il mister ha dato la formazione, sono rimasto scioccato. Facevo fatica a rimanere fermo e concentrato perché ero in un turbine di emozioni. Ma sono riuscito a fare il mio dovere e soprattutto a ripagare la fiducia del mister. Con il mister, mi trovo benissimo. Lui pretende tanto da me, ma io so che ho la sua fiducia e e per il fatto che crede in me fin dall’inizio gli sarò sempre grato. Mi spinge sempre a tirare fuori il meglio. Mi fa notare cosa faccio bene e quello che invece dovrei ancora migliorare. Mi fai i complimenti, ma mi ricorda anche che non devo dormire sugli allori. Credo che sia il tipo di allenatore giusto per me e soprattutto che mi fa crescere come giocatore. Il segreto del sapersi rialzare è l’unione della squadra tutti hanno lo stesso obiettivo finale sia il mister che la squadra, allora anche se il risultato a volte non arriva non importa ci si rialza e ci si rimette in strada. In rosa abbiamo tutti qualità diverse e che se messe a disposizione della squadra ci possono portare a raggiungere i nostri obiettivi. Ho capito che avrei fatto il calciatore e che il calcio era la mia passione quando ero molto piccolo, ma soprattutto grazie al cartone di “Holly e Benji” che guardavo e da lì è partito tutto. Quando la Juventus mi ha cercato ero all’Anderlecht, avevo anche altre offerte ma la Juve mi ha presentato in maniera molto chiara e diretta il suo progetto. Erano molto convinti da come mi parlavano e credevano in me e io voglio ripagare quella fiducia e spero di ripagarla e spero di continuare così a lungo. Da quando sono qui ho imparato molto, soprattutto sulla tattica che qui in Italia è molto complessa, ma è un elemento fondamentale. Ho anche imparato molto dal punto di vista mentale adesso ho un fuoco dentro che prima non avevo, ma alla Juve se non hai questo spirito e non dai il 100% non avrai mai successo. Il mio obiettivo stagionale all’inizio era quello di riuscire a giocare qualche partita. Ora vorrei diventare un giocatore importante per la squadra e performare al massimo ogni volta che sono in campo. Voglio sfruttare tutte le occasioni che mi capitano e dare il meglio sia dal punto di vista della performance sia dal punto di vista realizzativo. L’obiettivo della Juve è sempre quello di vincere. Vogliamo vincere ogni partita e vogliamo arrivare in fondo alle competizioni alla Juve funziona così”.