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MEDIASET - Juve-Vlahovic: dopo il campo c'è la spina del rinnovo, adesso è l'ora del dialogo
18.09.2025 16:00 di Redazione Fonte: Sport Mediaset
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Sei gol in sette partite per Dusan Vlahovic, con la firma da ultimo sulla clamorosa rimonta contro il Borussia Dortmund in Champions, assist finale compreso: dalla panchina per risollevare la Juve e dare anche un senso compiuto alla sua ostinata permanenza in bianconero. Contro tutto e tutti, con il cartello "in vendita" sulla schiena per tutta una lunga e tormentata estate: ma il serbo ha risposto prima col silenzio e poi con i fatti, facendo quel che doveva fare, convincere chi doveva convincere, vale dire Igor Tudor. Il campo, prima di tutto.

Il resto... resta: restano i 12 milioni di ingaggio che la Juve gli deve corrispondere e restano le divergenze con l'attuale dirigenza. La scadenza del contratto è lì, giugno 2026: le distanze, per ora, immutate. Parti irrigidite sulle proprie posizioni da tempo ormai, dialoghi azzerati o quasi. Eppure tutto è possibile, servono aperture, compromessi, ripensamenti.

Dusan sta facendo il suo, i messaggi "calcistici" sono chiari: ora ne servono altri, extra-campo, ma serve pure che la dirigenza juventina sia disposta ad ascoltarli. Tempo al tempo, la missione non è impossibile: a Torino c'è chi giura che uno spiraglio si stia aprendo.

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MEDIASET - Juve-Vlahovic: dopo il campo c'è la spina del rinnovo, adesso è l'ora del dialogo

di Napoli Magazine

18/09/2025 - 16:00

Sei gol in sette partite per Dusan Vlahovic, con la firma da ultimo sulla clamorosa rimonta contro il Borussia Dortmund in Champions, assist finale compreso: dalla panchina per risollevare la Juve e dare anche un senso compiuto alla sua ostinata permanenza in bianconero. Contro tutto e tutti, con il cartello "in vendita" sulla schiena per tutta una lunga e tormentata estate: ma il serbo ha risposto prima col silenzio e poi con i fatti, facendo quel che doveva fare, convincere chi doveva convincere, vale dire Igor Tudor. Il campo, prima di tutto.

Il resto... resta: restano i 12 milioni di ingaggio che la Juve gli deve corrispondere e restano le divergenze con l'attuale dirigenza. La scadenza del contratto è lì, giugno 2026: le distanze, per ora, immutate. Parti irrigidite sulle proprie posizioni da tempo ormai, dialoghi azzerati o quasi. Eppure tutto è possibile, servono aperture, compromessi, ripensamenti.

Dusan sta facendo il suo, i messaggi "calcistici" sono chiari: ora ne servono altri, extra-campo, ma serve pure che la dirigenza juventina sia disposta ad ascoltarli. Tempo al tempo, la missione non è impossibile: a Torino c'è chi giura che uno spiraglio si stia aprendo.

Fonte: Sport Mediaset