Su CRC, nel corso della trasmissione "A Pranzo con Umberto Chiariello", quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno: "La cronaca ci sta fuorviando. A tre giorni dalla gara di Como noi dobbiamo focalizzarci sul prossimo scenario. Mancano tredici partite alla fine e non c’è Procura di Roma che tenga o discussione di sorta che tenga sul mercato che possa influenzarci. Noi dobbiamo sgombrare da ogni nebbia la nostra mente e concentrarci. Lo scenario ci dice che la partita di Como può essere la tappa fondamentale per la qualificazione in Champions e la lotta scudetto. Perché? Ho fatto un’analisi su possibili scenari e ve la illustro. L’Atalanta è uscita dalla Champions League contro una squadra di terza fascia come il Club Brugge ed adesso non deve più giocare la Supercoppa, uscita facendo giocare le riserve, e la Coppa Italia. Adesso la squadra di Gasperini pensa solo al campionato ed ha una classifica ibrida. La Dea ha una visione simmetrica delle cose – è a -5 dalla vetta e parimenti +5 dalle inseguitrici - e deve resistere al ritorno di Juventus, Lazio, Milan e Fiorentina. L’Atalanta può farsi sia recuperare in Zona Champions sia può recuperare punti per la corsa scudetto. L'Atalanta deve stare attenta poiché è nella strada di mezzo. Il calendario dice che va a Empoli domenica contro una squadra che è piena di infortunati, che viene da un momento difficile, ed è con l'acqua alla gola. In classifica è messo malissimo dato che è solamente un punto sopra la zona retrocessione: la partita non sarà facile, ma è certamente una buona opportunità. Dopo l’Atalanta riceve il Venezia e qui va sul velluto poiché la squadra veneta è pressoché condannata alla retrocessione. Oltretutto domenica, qualora dovesse perdere contro la Lazio, il bravo Di Francesco si farà il viaggio anche se non lo merita perché lui allena sempre squadre scarse che fa giocare bene a calcio e poi viene mandato via. Le prossime due partite sono quindi molto favorevoli per la Dea che però poi dovrà andare a giocare sul campo della Juventus, ed è uno scontro diretto per la qualificazione Champions, poi riceverà l'Inter contro cui si giocherà le residue speranze di entrare in lotta-scudetto. In due giornate la visione dell'Atalanta sarà di totale su e giù, perché prima si deve difendere dalla Juventus dall’assalto Champions e poi deve aggredire l’Inter per cullare ambizioni da scudetto. Dopo dovrà andare a Firenze contro un’altra pretendente alla corsa alla qualificazione alle coppe europee e poi ci sarà la Lazio, idem come sopra. Infine, ci sarà anche il Bologna che non ha abdicato ai sogni di gloria di ripetersi in Champions. Fino al 20 aprile (altra partita-scontro con il Milan), l’Atalanta ha un calendario da paura poiché sono tutti scontri diretti. Per l’Atalanta sarà una via crucis fino al 20 aprile prima che possa iniziare a respirare di nuovo. Quello che sta accadendo all’Interno non giova all’ambiente atalantino dove Gasperini, che è un grande allenatore, ha dimostrato di non poter mai aspirare ad allenare una big a causa del suo carattere impossibile, come il caso Lookman dimostra. Diciamolo chiaramente: l’Atalanta sarà la nostra prima rivale per il secondo posto, guardando le cose in ottica Champions. Dopo, c’è la Juventus che ci ha rosicchiato sei punti nelle ultime tre partite (noi 3 pareggi, loro 3 vittorie). È uscita dalla Champions League in maniera ignominiosa ma in campionato vuole continuare a correre, specie ora che il quinto posto vale solo l’Europa League. Domenica i bianconeri andranno a Cagliari (difficile ma alla portata) e poi dovranno ricevere il Verona in casa (sulla carta gara agevole, ma sempre e solo sulla carta), prima dello scontro diretto con l'Atalanta. Dopo ci sarà per i bianconeri la sfida a Genova e poi a Roma contro la squadra di Claudio Ranieri. La Juventus può rosicchiare punti e si parrà la sua nobilitate contro l’Atalanta per la lotta alla zona Champions. L'uscita dalla Champions non aiuterà sul piano psicologico, ma grazie al calendario fino a fine marzo ci può recuperare punti. Sembro matto a parlare così mentre siamo in corsa scudetto, ma io dico che dobbiamo guardare al doppio binario: al traguardo tricolore ma anche a blindare la qualificazione alla Champions League: ed in quest’ottica Atalanta, Juventus e Lazio vanno tenute a debita distanza, perché bastano 3 partite per rimettere tutto in gioco. Ma veniamo alla lotta scudetto: se il Napoli vincerà le prossime due partite andrà a più 5 sull’Inter e si potrà parlare di mini-fuga, ma anche 4 punti andrebbero benissimo, ipotizzando un pareggio nello scontro diretto. Oltretutto in Champions l'Inter affronterà una delle due olandesi tra Feyenoord e PSV, la cui qualificazione a danno delle italiane potrebbe farci comodo perché l'Inter può andare avanti e ad aprile sarà impegnata nei quarti contro una tra Real Madrid, Bayern Monaco, Atletico Madrid e Bayer Leverkusen, tutte squadre di alto profilo, specie le prime due che sono due squadroni tra i favoriti alla vittoria finale. Capite le energie, specie mentali, che dovrà sprecare l’Inter? Auguriamoci quindi che superi gli ottavi e magari anche i quarti di Coppa Italia: dobbiamo fare il tifo affinché i nerazzurri siano impegnati su più fronti. Questo ci darebbe un innegabile vantaggio nella corsa-scudetto. Senza dimenticare che lo scontro diretto dell’1 o 2 marzo vedrà l’Inter stretta nella morsa della partita con la Lazio prima di venire a Napoli e nell’andata di Champions tre giorni dopo: un altro innegabile vantaggio, seppure loro sulla carta sono i favoriti ed i più forti. Da tutto questo ragionamento ho tratto che il nostro campionato si condensa in una parola di quattro lettere: Como. Li ci giochiamo tutto, vincere a Como diventa il viatico per un qualcosa che sembrava impossibile ma ogni giorno assume una colorazione sempre più vivace. Nonostante le intemperie dell’ambiente Napoli che nascono all’esterno ma purtroppo anche all’interno, Conte ha una capacità di blindatura dell’ambiente-squadra formidabile. Ed io dico che tra le gare di Como, Inter, Venezia e Fiorentina, la gara più difficile è proprio quella di domenica ad ora di pranzo. La squadra di Cesc Fabregas è una squadra forte e mentalmente preparata, che gioca un buon calcio ed ha giovani assi ed è in fiducia. Non sarà facile anche se il Napoli è più forte. Allora, vi dico: testa al Como come se non ci fosse un domani, La partita dovrà essere come se fosse una finale di Champions League. Un passo per volta. Come diceva Esopo: 'A goccia a goccia si fanno i mari'".
di Napoli Magazine
20/02/2025 - 20:15
Su CRC, nel corso della trasmissione "A Pranzo con Umberto Chiariello", quest’ultimo è intervenuto con il suo punto, analizzando le tematiche del giorno: "La cronaca ci sta fuorviando. A tre giorni dalla gara di Como noi dobbiamo focalizzarci sul prossimo scenario. Mancano tredici partite alla fine e non c’è Procura di Roma che tenga o discussione di sorta che tenga sul mercato che possa influenzarci. Noi dobbiamo sgombrare da ogni nebbia la nostra mente e concentrarci. Lo scenario ci dice che la partita di Como può essere la tappa fondamentale per la qualificazione in Champions e la lotta scudetto. Perché? Ho fatto un’analisi su possibili scenari e ve la illustro. L’Atalanta è uscita dalla Champions League contro una squadra di terza fascia come il Club Brugge ed adesso non deve più giocare la Supercoppa, uscita facendo giocare le riserve, e la Coppa Italia. Adesso la squadra di Gasperini pensa solo al campionato ed ha una classifica ibrida. La Dea ha una visione simmetrica delle cose – è a -5 dalla vetta e parimenti +5 dalle inseguitrici - e deve resistere al ritorno di Juventus, Lazio, Milan e Fiorentina. L’Atalanta può farsi sia recuperare in Zona Champions sia può recuperare punti per la corsa scudetto. L'Atalanta deve stare attenta poiché è nella strada di mezzo. Il calendario dice che va a Empoli domenica contro una squadra che è piena di infortunati, che viene da un momento difficile, ed è con l'acqua alla gola. In classifica è messo malissimo dato che è solamente un punto sopra la zona retrocessione: la partita non sarà facile, ma è certamente una buona opportunità. Dopo l’Atalanta riceve il Venezia e qui va sul velluto poiché la squadra veneta è pressoché condannata alla retrocessione. Oltretutto domenica, qualora dovesse perdere contro la Lazio, il bravo Di Francesco si farà il viaggio anche se non lo merita perché lui allena sempre squadre scarse che fa giocare bene a calcio e poi viene mandato via. Le prossime due partite sono quindi molto favorevoli per la Dea che però poi dovrà andare a giocare sul campo della Juventus, ed è uno scontro diretto per la qualificazione Champions, poi riceverà l'Inter contro cui si giocherà le residue speranze di entrare in lotta-scudetto. In due giornate la visione dell'Atalanta sarà di totale su e giù, perché prima si deve difendere dalla Juventus dall’assalto Champions e poi deve aggredire l’Inter per cullare ambizioni da scudetto. Dopo dovrà andare a Firenze contro un’altra pretendente alla corsa alla qualificazione alle coppe europee e poi ci sarà la Lazio, idem come sopra. Infine, ci sarà anche il Bologna che non ha abdicato ai sogni di gloria di ripetersi in Champions. Fino al 20 aprile (altra partita-scontro con il Milan), l’Atalanta ha un calendario da paura poiché sono tutti scontri diretti. Per l’Atalanta sarà una via crucis fino al 20 aprile prima che possa iniziare a respirare di nuovo. Quello che sta accadendo all’Interno non giova all’ambiente atalantino dove Gasperini, che è un grande allenatore, ha dimostrato di non poter mai aspirare ad allenare una big a causa del suo carattere impossibile, come il caso Lookman dimostra. Diciamolo chiaramente: l’Atalanta sarà la nostra prima rivale per il secondo posto, guardando le cose in ottica Champions. Dopo, c’è la Juventus che ci ha rosicchiato sei punti nelle ultime tre partite (noi 3 pareggi, loro 3 vittorie). È uscita dalla Champions League in maniera ignominiosa ma in campionato vuole continuare a correre, specie ora che il quinto posto vale solo l’Europa League. Domenica i bianconeri andranno a Cagliari (difficile ma alla portata) e poi dovranno ricevere il Verona in casa (sulla carta gara agevole, ma sempre e solo sulla carta), prima dello scontro diretto con l'Atalanta. Dopo ci sarà per i bianconeri la sfida a Genova e poi a Roma contro la squadra di Claudio Ranieri. La Juventus può rosicchiare punti e si parrà la sua nobilitate contro l’Atalanta per la lotta alla zona Champions. L'uscita dalla Champions non aiuterà sul piano psicologico, ma grazie al calendario fino a fine marzo ci può recuperare punti. Sembro matto a parlare così mentre siamo in corsa scudetto, ma io dico che dobbiamo guardare al doppio binario: al traguardo tricolore ma anche a blindare la qualificazione alla Champions League: ed in quest’ottica Atalanta, Juventus e Lazio vanno tenute a debita distanza, perché bastano 3 partite per rimettere tutto in gioco. Ma veniamo alla lotta scudetto: se il Napoli vincerà le prossime due partite andrà a più 5 sull’Inter e si potrà parlare di mini-fuga, ma anche 4 punti andrebbero benissimo, ipotizzando un pareggio nello scontro diretto. Oltretutto in Champions l'Inter affronterà una delle due olandesi tra Feyenoord e PSV, la cui qualificazione a danno delle italiane potrebbe farci comodo perché l'Inter può andare avanti e ad aprile sarà impegnata nei quarti contro una tra Real Madrid, Bayern Monaco, Atletico Madrid e Bayer Leverkusen, tutte squadre di alto profilo, specie le prime due che sono due squadroni tra i favoriti alla vittoria finale. Capite le energie, specie mentali, che dovrà sprecare l’Inter? Auguriamoci quindi che superi gli ottavi e magari anche i quarti di Coppa Italia: dobbiamo fare il tifo affinché i nerazzurri siano impegnati su più fronti. Questo ci darebbe un innegabile vantaggio nella corsa-scudetto. Senza dimenticare che lo scontro diretto dell’1 o 2 marzo vedrà l’Inter stretta nella morsa della partita con la Lazio prima di venire a Napoli e nell’andata di Champions tre giorni dopo: un altro innegabile vantaggio, seppure loro sulla carta sono i favoriti ed i più forti. Da tutto questo ragionamento ho tratto che il nostro campionato si condensa in una parola di quattro lettere: Como. Li ci giochiamo tutto, vincere a Como diventa il viatico per un qualcosa che sembrava impossibile ma ogni giorno assume una colorazione sempre più vivace. Nonostante le intemperie dell’ambiente Napoli che nascono all’esterno ma purtroppo anche all’interno, Conte ha una capacità di blindatura dell’ambiente-squadra formidabile. Ed io dico che tra le gare di Como, Inter, Venezia e Fiorentina, la gara più difficile è proprio quella di domenica ad ora di pranzo. La squadra di Cesc Fabregas è una squadra forte e mentalmente preparata, che gioca un buon calcio ed ha giovani assi ed è in fiducia. Non sarà facile anche se il Napoli è più forte. Allora, vi dico: testa al Como come se non ci fosse un domani, La partita dovrà essere come se fosse una finale di Champions League. Un passo per volta. Come diceva Esopo: 'A goccia a goccia si fanno i mari'".