Calcio
TMW - Sconcerti: "SuperLega? Un illecito sportivo che deve avere delle conseguenze"
20.04.2021 23:52 di Redazione

Mario Sconcerti, giornalista sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tmw Radio: "La reazione dell'UEFA è stata come doveva essere, dura e forte. Bisogna vedere quanto applicabile: dire che tutti quelli della Superlega non vanno in nazionale significa asciugare il Mondiale e farlo diventare un'altra cosa, su questo ci andrei piano. Io sono assolutamente contrario alla Superlega, per principio: non possono esserci tornei in cui si acquisisce il diritto a partecipare senza selezione o piazzamento precedente. Diventa una tombola, non un torneo. E non solo: inaccettabile avere 15 squadre che si prendono il banco, non retrocedono mai e invitano loro le altre cinque che completano il gruppo. Di sportivo e di gara non c'è niente. In Lega Serie A poi hanno pure messo veti sulla questione di nuovi soci, un conflitto d'interesse inaccettabile: parlo di Marotta e Agnelli. Siamo proprio davanti ad un illecito sportivo, sia nazionale che internazionale, e deve avere delle conseguenze. Anche estreme, retrocedendo Juventus, Milan e Inter in un'altra categoria, accettando tutto ciò che deriva, anche il dimezzamento dei diritti tv. Però non è accettabile che chi ha lavorato ad essere alternativo".
 

Quindi chi fa la Superlega non dovrebbe stare in Serie A?
"Secondo me no. Inaccettabile che rimangano in Serie A, o almeno non se non pagano. Hanno lavorato contro la propria organizzazione, l'hanno venduta. L'ultima cosa inaccettabile è il pubblico, e non intendo il tifoso, ma quello di tutti i giorni, la classe media che non è stata nemmeno interpellata. Toccherà a lui accettare o meno. Quindi, ultima cosa, c'è sicuramente un errore commerciale e industriale alla base della Superlega. Queste 12-15 società non rappresentano né il mondo né l'Europa, o forse neppure metà di essa. Hanno iniziato un'operazione di marketing mettendosi contro metà continente. Saranno fondamentali i dirigenti nel cercare una soluzione ma ancor di più cosa farà la gente. Io, la Superlega, non la guardo per principio, è una frode. Non guardo il prodotto figlio di un'operazione non lecita. La reazione dovrebbe essere questa, ma temo di aver perso anche l'illusione che qualcuno faccia come me".
 

L'UEFA si è creata il mostro in casa?
"Questo ragionamento l'avrei fatto anche io all'Università. Quando si parla di paesi totalitari, per esempio, bisogna ricordarsi che li armiamo noi. In questo mondo ognuno cerca di stare sempre meglio, la cosa che conta in situazioni come queste, prima ancora di cercare i colpevoli che stavolta invece sono chiari e colti in flagrante, è trovare una soluzione. Per riuscirci, servono alcune domande: siamo disponibili a giocare senza Juventus, Milan e Inter? A guardare una Champions senza quelle dodici squadre? Quanto siamo disposti a pagare per ottenere questo? Siamo pronti a subire questo danno? Non lo so, ma non penso sia il momento di filosofeggiare, bensì quello di avere idee chiare".
 

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TMW - Sconcerti: "SuperLega? Un illecito sportivo che deve avere delle conseguenze"

di Napoli Magazine

20/04/2024 - 23:52

Mario Sconcerti, giornalista sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tmw Radio: "La reazione dell'UEFA è stata come doveva essere, dura e forte. Bisogna vedere quanto applicabile: dire che tutti quelli della Superlega non vanno in nazionale significa asciugare il Mondiale e farlo diventare un'altra cosa, su questo ci andrei piano. Io sono assolutamente contrario alla Superlega, per principio: non possono esserci tornei in cui si acquisisce il diritto a partecipare senza selezione o piazzamento precedente. Diventa una tombola, non un torneo. E non solo: inaccettabile avere 15 squadre che si prendono il banco, non retrocedono mai e invitano loro le altre cinque che completano il gruppo. Di sportivo e di gara non c'è niente. In Lega Serie A poi hanno pure messo veti sulla questione di nuovi soci, un conflitto d'interesse inaccettabile: parlo di Marotta e Agnelli. Siamo proprio davanti ad un illecito sportivo, sia nazionale che internazionale, e deve avere delle conseguenze. Anche estreme, retrocedendo Juventus, Milan e Inter in un'altra categoria, accettando tutto ciò che deriva, anche il dimezzamento dei diritti tv. Però non è accettabile che chi ha lavorato ad essere alternativo".
 

Quindi chi fa la Superlega non dovrebbe stare in Serie A?
"Secondo me no. Inaccettabile che rimangano in Serie A, o almeno non se non pagano. Hanno lavorato contro la propria organizzazione, l'hanno venduta. L'ultima cosa inaccettabile è il pubblico, e non intendo il tifoso, ma quello di tutti i giorni, la classe media che non è stata nemmeno interpellata. Toccherà a lui accettare o meno. Quindi, ultima cosa, c'è sicuramente un errore commerciale e industriale alla base della Superlega. Queste 12-15 società non rappresentano né il mondo né l'Europa, o forse neppure metà di essa. Hanno iniziato un'operazione di marketing mettendosi contro metà continente. Saranno fondamentali i dirigenti nel cercare una soluzione ma ancor di più cosa farà la gente. Io, la Superlega, non la guardo per principio, è una frode. Non guardo il prodotto figlio di un'operazione non lecita. La reazione dovrebbe essere questa, ma temo di aver perso anche l'illusione che qualcuno faccia come me".
 

L'UEFA si è creata il mostro in casa?
"Questo ragionamento l'avrei fatto anche io all'Università. Quando si parla di paesi totalitari, per esempio, bisogna ricordarsi che li armiamo noi. In questo mondo ognuno cerca di stare sempre meglio, la cosa che conta in situazioni come queste, prima ancora di cercare i colpevoli che stavolta invece sono chiari e colti in flagrante, è trovare una soluzione. Per riuscirci, servono alcune domande: siamo disponibili a giocare senza Juventus, Milan e Inter? A guardare una Champions senza quelle dodici squadre? Quanto siamo disposti a pagare per ottenere questo? Siamo pronti a subire questo danno? Non lo so, ma non penso sia il momento di filosofeggiare, bensì quello di avere idee chiare".