In Premier ci sono grandi allenatori, grandi club, grandi campioni, sarà una sfida avvincente partita dopo partita". Così Claudio Ranieri, parla a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai, del ritorno sulla panchina di una squadra di Premier League. Il tecnico romano da poco è stato ingaggiato dal Watford, il club di proprietà della famiglia Pozzo. Sulle prestazioni della Nazionale azzurra nella fase finale della Nations League, Ranieri spiega che Mancini "ha avuto più che altro delle conferme, perché era importante dopo la sconfitta contro la Spagna che l'Italia dimostrasse di esserci". "Il progetto c'è e i giocatori ci sono. Quella contro il Belgio è stata una gran bella vittoria - aggiunge -. Il trionfo all'Europeo si spiega con le idee dell'allenatore, che è riuscito a inculcare nella testa dei giocatori l'idea di poter vincere il torneo. Ha reso credibile la propria ambizione". "Pioli? E' stato un giocatore eccellente, adesso è un ottimo allenatore: sono contento per lui e per la carriera che sta facendo", fa notare. Sugli exploit del Napoli, Claudio Ranieri, ex allenatore dei partenopei, è sicuro: "Deve continuare così, perché ha un ottimo allenatore, ottimi giocatori e un ambiente meraviglioso. E'importante che vi sia entusiasmo e che, al primo contrattempo, non si demoralizzi". "Io normalizzatore? Ognuno ha il proprio modo di affibbiare etichette: a me interessa allenare e fare bene il mio lavoro". Poi, sulla Roma: "Vedo bene l'avvento di Mourinho, che è un grande allenatore e un grande motivatore, gli auguro ogni bene. Poi, ci sarà la stracittadina, perché dall'altra parte c'è un signor tecnico che si chiama Sarri. Sicuramente ci sarà una bella competizione fra le due squadre. Il derby perduto? Può succedere". Parlando di un'altra 'sua' ex squadra, il Cagliari, Ranieri ha spiegato che "non è facile, perché ci vorrà tanto lavoro, spirito di sacrificio, bisognerà credere nel progetto. Penso però che il Cagliari possa disputare un buon campionato. Io non sono mai stato contattato dal Cagliari, prima dell'ingaggio di Mazzarri". Ranieri, poi, critica i simulatori: "Quando giocavo io non vedevo tutti questi colpi in faccia, il Var dovrebbe analizzare questi episodi. Ci sono tanti calciatori che vengono colpiti sul petto o sulla spalla e si mettono subito le mani in faccia. Il Var vede tutto e dovrebbero scattare le ammonizioni. Una volta c'erano più simulazioni in area, oggi va di moda la mano al volto quando si subisce un colpo magari alla spalla". "La Juventus può rimontare lo svantaggio dalla vetta della classifica, perché Allegri può tutto. I cicli possono chiudersi, la squadra avrà magari bisogno di ritocchi a gennaio, ma sono convinto che la Juventus sarà protagonista di questo campionato". "I nuovi proprietari dei club? I soldi vanno avanti sempre, dobbiamo essere pratici - aggiunge -. Possiamo storcere il naso, ma il calcio è cambiato rispetto a quando iniziai io; oggi il calcio è business. Bisogna saper cavalcare l'onda". "Il mio rapporto con la Sampdoria è finito, i matrimoni finiscono, si possono interrompere. Accadde anche quando allenavo il Monaco, in Francia. Se pescherò in futuro nel campionato italiano? Perché no?", conclude.
di Napoli Magazine
11/10/2021 - 10:24
In Premier ci sono grandi allenatori, grandi club, grandi campioni, sarà una sfida avvincente partita dopo partita". Così Claudio Ranieri, parla a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai, del ritorno sulla panchina di una squadra di Premier League. Il tecnico romano da poco è stato ingaggiato dal Watford, il club di proprietà della famiglia Pozzo. Sulle prestazioni della Nazionale azzurra nella fase finale della Nations League, Ranieri spiega che Mancini "ha avuto più che altro delle conferme, perché era importante dopo la sconfitta contro la Spagna che l'Italia dimostrasse di esserci". "Il progetto c'è e i giocatori ci sono. Quella contro il Belgio è stata una gran bella vittoria - aggiunge -. Il trionfo all'Europeo si spiega con le idee dell'allenatore, che è riuscito a inculcare nella testa dei giocatori l'idea di poter vincere il torneo. Ha reso credibile la propria ambizione". "Pioli? E' stato un giocatore eccellente, adesso è un ottimo allenatore: sono contento per lui e per la carriera che sta facendo", fa notare. Sugli exploit del Napoli, Claudio Ranieri, ex allenatore dei partenopei, è sicuro: "Deve continuare così, perché ha un ottimo allenatore, ottimi giocatori e un ambiente meraviglioso. E'importante che vi sia entusiasmo e che, al primo contrattempo, non si demoralizzi". "Io normalizzatore? Ognuno ha il proprio modo di affibbiare etichette: a me interessa allenare e fare bene il mio lavoro". Poi, sulla Roma: "Vedo bene l'avvento di Mourinho, che è un grande allenatore e un grande motivatore, gli auguro ogni bene. Poi, ci sarà la stracittadina, perché dall'altra parte c'è un signor tecnico che si chiama Sarri. Sicuramente ci sarà una bella competizione fra le due squadre. Il derby perduto? Può succedere". Parlando di un'altra 'sua' ex squadra, il Cagliari, Ranieri ha spiegato che "non è facile, perché ci vorrà tanto lavoro, spirito di sacrificio, bisognerà credere nel progetto. Penso però che il Cagliari possa disputare un buon campionato. Io non sono mai stato contattato dal Cagliari, prima dell'ingaggio di Mazzarri". Ranieri, poi, critica i simulatori: "Quando giocavo io non vedevo tutti questi colpi in faccia, il Var dovrebbe analizzare questi episodi. Ci sono tanti calciatori che vengono colpiti sul petto o sulla spalla e si mettono subito le mani in faccia. Il Var vede tutto e dovrebbero scattare le ammonizioni. Una volta c'erano più simulazioni in area, oggi va di moda la mano al volto quando si subisce un colpo magari alla spalla". "La Juventus può rimontare lo svantaggio dalla vetta della classifica, perché Allegri può tutto. I cicli possono chiudersi, la squadra avrà magari bisogno di ritocchi a gennaio, ma sono convinto che la Juventus sarà protagonista di questo campionato". "I nuovi proprietari dei club? I soldi vanno avanti sempre, dobbiamo essere pratici - aggiunge -. Possiamo storcere il naso, ma il calcio è cambiato rispetto a quando iniziai io; oggi il calcio è business. Bisogna saper cavalcare l'onda". "Il mio rapporto con la Sampdoria è finito, i matrimoni finiscono, si possono interrompere. Accadde anche quando allenavo il Monaco, in Francia. Se pescherò in futuro nel campionato italiano? Perché no?", conclude.