Calcio
IL COMMENTO - Galeone: "La Juventus non ha identità, Napoli e Roma hanno un loro timbro"
25.01.2021 15:56 di Redazione

L'ex centrocampista e allenatore, Giovanni Galeone, a La Gazzetta dello Sport fa una sintesi della situazione delle varie squadre di Serie A: "La mia idea è che bisogna adattarsi all'identità del luogo. Per dire, a Ferrara mi adorano e non ho vinto un tubo. Credo che si debba sempre considerare l'identità dei club dove si lavora. La Juve non è come il Milan. Il miglior allenatore al mondo dico che è Guardiola, il suo Barcellona ma anche le variazioni al City mi sono piaciute. Allegri? Max sa sempre quello che fa, è un mago nelle letture della gara. E ha capito che non puoi portare ovunque lo stesso stile. Il primo Milan era fantastico, poi ci si adatta al luogo e ai personaggi. La Juventus non ha identità, fa fatica a trovarla come tante altre squadre ma è un periodo complicato. L'Inter è prevedibile, non trova mai contromisure, ma resta la favorita: sul piano fisico debordante. L'Atalanta? Conosco bene Gasaperini, è bravissimo. Gioca sempre uno contro uno, la Dea fisicamente è una squadra aggressiva ma in fase di possesso palla ha tanta qualità. Per lo scudetto ci sono altre, Napoli e Roma a tratti hanno dimostrato di avere un loro timbro e la Lazio ha un gruppo consolidato e un d.s. capace. Il Milan? Mi rivedo in Pioli: identità nella semplicità. Io con i miei ragazzi a Pescara facevo così, un canovaccio e licenza di muoversi. Il Milan è una squadra con una fisionomia definita".

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IL COMMENTO - Galeone: "La Juventus non ha identità, Napoli e Roma hanno un loro timbro"

di Napoli Magazine

25/01/2024 - 15:56

L'ex centrocampista e allenatore, Giovanni Galeone, a La Gazzetta dello Sport fa una sintesi della situazione delle varie squadre di Serie A: "La mia idea è che bisogna adattarsi all'identità del luogo. Per dire, a Ferrara mi adorano e non ho vinto un tubo. Credo che si debba sempre considerare l'identità dei club dove si lavora. La Juve non è come il Milan. Il miglior allenatore al mondo dico che è Guardiola, il suo Barcellona ma anche le variazioni al City mi sono piaciute. Allegri? Max sa sempre quello che fa, è un mago nelle letture della gara. E ha capito che non puoi portare ovunque lo stesso stile. Il primo Milan era fantastico, poi ci si adatta al luogo e ai personaggi. La Juventus non ha identità, fa fatica a trovarla come tante altre squadre ma è un periodo complicato. L'Inter è prevedibile, non trova mai contromisure, ma resta la favorita: sul piano fisico debordante. L'Atalanta? Conosco bene Gasaperini, è bravissimo. Gioca sempre uno contro uno, la Dea fisicamente è una squadra aggressiva ma in fase di possesso palla ha tanta qualità. Per lo scudetto ci sono altre, Napoli e Roma a tratti hanno dimostrato di avere un loro timbro e la Lazio ha un gruppo consolidato e un d.s. capace. Il Milan? Mi rivedo in Pioli: identità nella semplicità. Io con i miei ragazzi a Pescara facevo così, un canovaccio e licenza di muoversi. Il Milan è una squadra con una fisionomia definita".