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JUVENTUS - Agnelli: "Porte chiuse? Priorità alla salute pubblica, lotta scudetto? Della Lazio temo la spensieratezza, il Var mi piace, le polemiche di Commisso? Così Sarri ha capito cosa significa essere Juventus"
24.02.2020 16:35 di Redazione

"In questo momento la priorità è la tutela della salute pubblica; partendo da questo presupposto c'è un dialogo in corso con le autorità, ma qualunque determinazione sarà presa, è importante che sia a tutela della salute pubblica". Lo afferma Andrea Agnelli, presidente della Juventus, a “Tutti convocati” su Radio 24 di Carlo Genta, Giovanni Capuano e Pierluigi Pardo, aggiungendo che "Il calendario è estremamente intasato, frutto di scelte pregresse a cominciare dall'inizio del campionato tardi e della sosta natalizia. Ovvio che adesso si è in difficoltà ma, ripeto, noi ci adegueremo a quello che decideranno gli enti preposti".

 

"Della Lazio temo la spensieratezza. Se riesce a traghettare marzo-aprile sarà per loro un grande vantaggio". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, intervenuto a "Tutti convocati" su Radio 24. "Ovviamente, questa spensieratezza può diventare anche un boomerang nel caso di qualche risultato negativo, considerando che ormai la qualificazione Champions per la Lazio è quasi fatta", ha aggiunto Agnelli. "Lazio e Inter hanno due filosofie diverse e due rose diverse: l'Inter non ha questa spensieratezza, con Conte si è caricata dell'obbligo di vincere".

 

"La Var mi piace e mi piacerà sempre": così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, intervenuto a “Tutti convocati” su Radio 24. "Il calcio è un servizio e bisogna ridurre quanto più possibile il margine d'errore, quindi ben venga ogni strumento utile a riuscirci". Queste le parole di Agnelli, che è poi tornato sulle polemiche di Juventus-Fiorentina e le parole del presidente Commisso: "Mi ha fatto piacere perché hanno fatto capire a Sarri cosa significa essere Juventus e come si può scatenare una campagna mediatica nei confronti della Juventus. Sono stato contento di sentire Sarri a Ferrara (dopo Spal-Juventius, ndr) parlare del rigore contro, e dire cosa sarebbe accaduto se - a parti inverse - fosse stata la Juventus ad averlo a favore".

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JUVENTUS - Agnelli: "Porte chiuse? Priorità alla salute pubblica, lotta scudetto? Della Lazio temo la spensieratezza, il Var mi piace, le polemiche di Commisso? Così Sarri ha capito cosa significa essere Juventus"

di Napoli Magazine

24/02/2024 - 16:35

"In questo momento la priorità è la tutela della salute pubblica; partendo da questo presupposto c'è un dialogo in corso con le autorità, ma qualunque determinazione sarà presa, è importante che sia a tutela della salute pubblica". Lo afferma Andrea Agnelli, presidente della Juventus, a “Tutti convocati” su Radio 24 di Carlo Genta, Giovanni Capuano e Pierluigi Pardo, aggiungendo che "Il calendario è estremamente intasato, frutto di scelte pregresse a cominciare dall'inizio del campionato tardi e della sosta natalizia. Ovvio che adesso si è in difficoltà ma, ripeto, noi ci adegueremo a quello che decideranno gli enti preposti".

 

"Della Lazio temo la spensieratezza. Se riesce a traghettare marzo-aprile sarà per loro un grande vantaggio". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, intervenuto a "Tutti convocati" su Radio 24. "Ovviamente, questa spensieratezza può diventare anche un boomerang nel caso di qualche risultato negativo, considerando che ormai la qualificazione Champions per la Lazio è quasi fatta", ha aggiunto Agnelli. "Lazio e Inter hanno due filosofie diverse e due rose diverse: l'Inter non ha questa spensieratezza, con Conte si è caricata dell'obbligo di vincere".

 

"La Var mi piace e mi piacerà sempre": così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, intervenuto a “Tutti convocati” su Radio 24. "Il calcio è un servizio e bisogna ridurre quanto più possibile il margine d'errore, quindi ben venga ogni strumento utile a riuscirci". Queste le parole di Agnelli, che è poi tornato sulle polemiche di Juventus-Fiorentina e le parole del presidente Commisso: "Mi ha fatto piacere perché hanno fatto capire a Sarri cosa significa essere Juventus e come si può scatenare una campagna mediatica nei confronti della Juventus. Sono stato contento di sentire Sarri a Ferrara (dopo Spal-Juventius, ndr) parlare del rigore contro, e dire cosa sarebbe accaduto se - a parti inverse - fosse stata la Juventus ad averlo a favore".