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JUVENTUS - L'ex Tacchinardi: "Solo i bianconeri possono impensierire il Napoli"
22.11.2022 17:42

"Proposito per il 2023? Vorrei vedere una Juve finalmente cresciuta come nell'ultimo mese. Era stata una squadra deludente nei primi mesi, ora credo abbiano svoltato a livello mentale". Pensieri e parole di Alessio Tacchinardi, storico ex centrocampista bianconero di fine anni '90 e inizio '00, che ai microfoni di TuttoJuve.com analizza l'ultimo periodo vissuto dai bianconeri e non solo:

 

Come è avvenuta la svolta a livello mentale? "Questo non lo so, ma l'ultima Juve è una squadra che corre di più, lotta di più e lascia tutto il suo campo. Rispecchia a pieno il suo Dna. La scintilla è scattata poco tempo fa, meglio tardi che mai. In campionato, per il suo valore, poteva avere almeno 4/5 punti in più. Adesso mi sembra che le cose si siano messe in ordine. Ho sentito che Locatelli, in un'intervista, dopo la sfida con il Benfica diceva di aver tirato fuori gli attributi, in realtà nella Juve devi mostrarli dal primo all'ultimo giorno".

 

La gioventù, a tuo parere, può aver svoltato la stagione? "Era successo anche ai miei tempi nella Juve di Del Piero. Se i giovani, quelli decisi e cazzuti, hanno voglia di mangiare l'erba, possono portare aria di novità e freschezza. E questo è un grande stimolo per tutti. Non so perché ci si è accorti di Fagioli solo dopo tre mesi e mezzo, le cose fatte a Lecce probabilmente le avrà fatte anche in allenamento. Quella soluzione era da provare prima, ma non so se fosse infortunato o meno. Quel che voglio dire è che un ragazzo così può alzare il livello della competizione, specialmente nel vecchio che inconsciamente si è seduto. Sarà stato il momento disperato, sportivamente parlando, ma dopo il Benfica hanno fatto capire che o si corre, o si corre. Basta trottorellare".

 

Da chi può essere partito il segnale? "Non so se sia partito da Allegri, Nedved, Andrea (Agnelli ndr) o Cherubini, credo che l'allenatore abbia bisogno di tutto lo staff tecnico e societario. Forse può esser dipeso anche dalla preparazione, magari non è stata giusta per via del Mondiale. Se ne sono usciti, è stato fatto un lavoro d'equipe. Oggi la Juve è uscita rafforzata a livello caratteriale, perché non puoi che diventare più forte quando ti buttano tutto addosso in fatta. Si è fatta le cicatrici con la sofferenza e la delusione, non è che il giocatore è sempre contento di uscire dalla Champions".

 

A proposito di Allegri, quale è la tua opinione in merito? "E' una garanzia e lo ha dimostrato, ma le critiche sono state giuste. Ha avuto una grandissima dote: è riuscito a gestire la pressione clamorosa senza riversarla sulla squadra. Era una Juve non Juve, il mister si è dimostrato un ottimo incassatore e si è comportato da vincente. E' riuscito a dare tanta serenità ad un gruppo che doveva solo accendersi, basta soltanto fare un confronto tra la partita di Haifa e l'ultima giocata con la Lazio per capire che differenza enorme c'è stata. Non tutti sono in grado di fare questo. Lui è poi stato aiutato da una società che ha fatto un'ottima squadra, per me se la gioca con Napoli, Inter e Milan. Era una roba brutta da vedere, noiosa, ora invece ci divertiremo quando tornerà a ranghi completi".

 

Come vedi la Serie A? "Ad oggi, l'unica squadra che può romper le scatole al Napoli è proprio la Juve. Gli azzurri, quest'anno, hanno un qualcosa di clamoroso, c'è chi parla di possibile crollo ma non ne sono così convinto. Non è il club che ha fornito più giocatori per il Qatar, le punte di diamante come Osimhen e Kvaratskhelia si riposeranno e quando rientreranno andranno tremila volte più forti. La Juve, però, è concreta e decisa: ha di nuovo il Dna vincente".

 

Chi faresti giocare in difesa? "Il trio formato da Gatti, Bremer e Danilo, rimarrei su quei tre animali lì dietro e metterei sulle fasce Chiesa e Kostic. Ho visto qualità e palleggio in Locatelli e Fagioli, poi c'è Rabiot che spinge molto sia in attacco e sia in difesa. Senza dimenticarci di Pogba e Di Maria, i due grandi acquisti che abbiamo visto a spizzichi e bocconi. C'è talmente tanta scelta che la Juve, al completo e senza infortuni, fa paura. Puoi fare di tutto a livello tattico".

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