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L'OMAGGIO - Rocchi, passerella finale tra i giocatori della Juventus e della Roma
01.08.2020 23:59 di Redazione

Gianluca Rocchi, dopo 263 partite arbitrate in Serie A, e altre numeroso partite di livello internazionale, si ritira dall'arbitraggio professionistico. Dopo la sua ultima partita arbitrata, Juventus-Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: "Devo essere sincero: ringrazio sia Roma che Juventus per avermi fatto vivere l'ultimo momento della mia carriera in maniera indimenticabile. Soprattutto l'omaggio dei giocatori, che sono i nostri giudici supremi, mi ha onorato. Il titolo della serata è: 'La miglior fine che potessi immaginare'. Lasciare il campo mi fa male perché per noi è vita, ma sono contento perché ho concluso in ottima condizione. Avessi continuato non so se sarei stato così bene. Come mai si fischiano così tanti contatti? Posso spiegare solo la sensazione vissuta in prima persona dopo il lock-down: senza pubblico le partite non sono le stesse. Ho avuto difficoltà a fare questo passaggio, quindi può essere che certi contatti sembrino più evidenti. In questa situazione percepisci le cose in maniera diversa. Futuro? "Mi prenderò qualche giorno per riposarmi e stare con la mia famiglia. Se poi ci saranno le condizioni, dopo la famiglia, mi farà piacere restare nel mio mondo. Il tributo dei calciatori resta comunque un ricordo indelebile. Modifiche al regolamento? Negli ultimi anni ha semplificato alcune interpretazioni rispetto a prima. È che adesso con il VAR c'è più attenzione nei nostri confronti: alcuni errori che prima venivano passati, adesso non lo vengono più. In 15 anni ho assistito a molti cambiamenti e con la video-assistenza c'è stato un grande passo avanti per tutto il calcio".

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L'OMAGGIO - Rocchi, passerella finale tra i giocatori della Juventus e della Roma

di Napoli Magazine

01/08/2024 - 23:59

Gianluca Rocchi, dopo 263 partite arbitrate in Serie A, e altre numeroso partite di livello internazionale, si ritira dall'arbitraggio professionistico. Dopo la sua ultima partita arbitrata, Juventus-Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport: "Devo essere sincero: ringrazio sia Roma che Juventus per avermi fatto vivere l'ultimo momento della mia carriera in maniera indimenticabile. Soprattutto l'omaggio dei giocatori, che sono i nostri giudici supremi, mi ha onorato. Il titolo della serata è: 'La miglior fine che potessi immaginare'. Lasciare il campo mi fa male perché per noi è vita, ma sono contento perché ho concluso in ottima condizione. Avessi continuato non so se sarei stato così bene. Come mai si fischiano così tanti contatti? Posso spiegare solo la sensazione vissuta in prima persona dopo il lock-down: senza pubblico le partite non sono le stesse. Ho avuto difficoltà a fare questo passaggio, quindi può essere che certi contatti sembrino più evidenti. In questa situazione percepisci le cose in maniera diversa. Futuro? "Mi prenderò qualche giorno per riposarmi e stare con la mia famiglia. Se poi ci saranno le condizioni, dopo la famiglia, mi farà piacere restare nel mio mondo. Il tributo dei calciatori resta comunque un ricordo indelebile. Modifiche al regolamento? Negli ultimi anni ha semplificato alcune interpretazioni rispetto a prima. È che adesso con il VAR c'è più attenzione nei nostri confronti: alcuni errori che prima venivano passati, adesso non lo vengono più. In 15 anni ho assistito a molti cambiamenti e con la video-assistenza c'è stato un grande passo avanti per tutto il calcio".