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FOCUS NM - Ajax-Napoli, mentalità sontuosa e gioco sublime: l’uomo in più è la creatura perfetta realizzata da Luciano Spalletti
05.10.2022 18:10 di Redazione

NAPOLI - Il Napoli vive ad Amsterdam una notte incredibile, portando a casa il successo più ampio della propria storia. L’Ajax viene demolito per 6-1 e gli azzurri conquistano il terzo successo di fila, mettendo in atto un’altra prestazione convincente, dopo quella contro i Rangers e il Liverpool. Una lezione di calcio quella della squadra azzurra: non si è disunita dopo lo svantaggio, ma ha portato avanti con forza e determinazione le proprie idee. Una vittoria storica che porta il nome di Giacomo Raspadori: nonostante qualche cruccio di troppo sulla sua posizione in campo, Jack ha ripagato in modo sublime la grande fiducia che Spalletti ha riposto in lui. Sempre attivo nella manovra azzurra, spietato nel primo gol, attento sul secondo e intelligente nella triangolazione perfetta che porta al sigillo di Kvaratskhelia. L’allenatore azzurro dunque si gode anche uno strepitoso Raspadori, che è l’italiano più giovane a partecipare a tre reti in una partita di Champions League dal 4 novembre 2008. Un successo storico che ha il volto di Khvicha Kvaratskhelia: in una vittoria storica, Kvara mostra una forza stoica. Colpi su colpi, ma non si arrende fino a quando il suo nome non compare tra i marcatori di questa serata incredibile. Un’impresa entusiasmante che sta negli occhi di Giovanni Di Lorenzo: con uno stacco imperioso scrive il suo nome su questo match. Capitano quasi per caso ma che, partita dopo partita, dimostra che quella fascia non è stata simbolica. Ci crede tanto Giovanni e si vede quando è il primo ad arrivare per esultare con il compagno che ha fatto gol, lo si capisce quando dichiara di voler chiudere la sua carriera a Napoli. Mostra fierezza nel ruolo di capitano, perché i suoi compagni, l’allenatore e la società credono tanto in lui. Una bella storia come quella di Piotr Zielinski e Giovanni Simeone: Piotr ormai è un altro calciatore. Non è più quel gioiellino grezzo smarrito in mezzo al campo, ma è diventato un gigante, complice anche le enormi e sontuose prestazioni dei soliti noti Lobotka e Anguissa, che permettono al centrocampista polacco di far emergere al massimo le sue enormi potenzialità. Prima sciupa, ma non si arrende: segna il tris in contropiede, mantenendo una grande freddezza a tu per tu con Pasveer. Per quanto riguarda l’attaccante argentino, prosegue con gloria la sua favola Champions: entra sul 5-1 e c’è tempo anche per lui di essere protagonista. Una lezione di calcio a chi lo ha insegnato per anni all’Europa e che ha il volto di tutti gli azzurri, con la firma di Luciano Spalletti: l’allenatore ha messo in piedi una creatura perfetta, con una mentalità sontuosa ed un gioco sublime. E’ il primo a spingere i suoi calciatori a scendere in campo per conquistare la vittoria, ma è anche colui che fa sempre da pompiere. Spalletti sa che c’è la possibilità che questo enorme entusiasmo può rivelarsi un pericoloso boomerang e, scottato da situazioni passate, cerca di mantenere sempre a freno l’euforia, invitando in primis i suoi calciatori a mantenere i piedi ben saldi a terra. E’ forse questo il segreto di questo Napoli, non saziarsi mai e puntare sempre alla prossima partita, per far si che questo momento di gloria duri a lungo.

 

Preziosa Lombardi

 

Napoli Magazine
 
 
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05/10/2024 - 18:10

NAPOLI - Il Napoli vive ad Amsterdam una notte incredibile, portando a casa il successo più ampio della propria storia. L’Ajax viene demolito per 6-1 e gli azzurri conquistano il terzo successo di fila, mettendo in atto un’altra prestazione convincente, dopo quella contro i Rangers e il Liverpool. Una lezione di calcio quella della squadra azzurra: non si è disunita dopo lo svantaggio, ma ha portato avanti con forza e determinazione le proprie idee. Una vittoria storica che porta il nome di Giacomo Raspadori: nonostante qualche cruccio di troppo sulla sua posizione in campo, Jack ha ripagato in modo sublime la grande fiducia che Spalletti ha riposto in lui. Sempre attivo nella manovra azzurra, spietato nel primo gol, attento sul secondo e intelligente nella triangolazione perfetta che porta al sigillo di Kvaratskhelia. L’allenatore azzurro dunque si gode anche uno strepitoso Raspadori, che è l’italiano più giovane a partecipare a tre reti in una partita di Champions League dal 4 novembre 2008. Un successo storico che ha il volto di Khvicha Kvaratskhelia: in una vittoria storica, Kvara mostra una forza stoica. Colpi su colpi, ma non si arrende fino a quando il suo nome non compare tra i marcatori di questa serata incredibile. Un’impresa entusiasmante che sta negli occhi di Giovanni Di Lorenzo: con uno stacco imperioso scrive il suo nome su questo match. Capitano quasi per caso ma che, partita dopo partita, dimostra che quella fascia non è stata simbolica. Ci crede tanto Giovanni e si vede quando è il primo ad arrivare per esultare con il compagno che ha fatto gol, lo si capisce quando dichiara di voler chiudere la sua carriera a Napoli. Mostra fierezza nel ruolo di capitano, perché i suoi compagni, l’allenatore e la società credono tanto in lui. Una bella storia come quella di Piotr Zielinski e Giovanni Simeone: Piotr ormai è un altro calciatore. Non è più quel gioiellino grezzo smarrito in mezzo al campo, ma è diventato un gigante, complice anche le enormi e sontuose prestazioni dei soliti noti Lobotka e Anguissa, che permettono al centrocampista polacco di far emergere al massimo le sue enormi potenzialità. Prima sciupa, ma non si arrende: segna il tris in contropiede, mantenendo una grande freddezza a tu per tu con Pasveer. Per quanto riguarda l’attaccante argentino, prosegue con gloria la sua favola Champions: entra sul 5-1 e c’è tempo anche per lui di essere protagonista. Una lezione di calcio a chi lo ha insegnato per anni all’Europa e che ha il volto di tutti gli azzurri, con la firma di Luciano Spalletti: l’allenatore ha messo in piedi una creatura perfetta, con una mentalità sontuosa ed un gioco sublime. E’ il primo a spingere i suoi calciatori a scendere in campo per conquistare la vittoria, ma è anche colui che fa sempre da pompiere. Spalletti sa che c’è la possibilità che questo enorme entusiasmo può rivelarsi un pericoloso boomerang e, scottato da situazioni passate, cerca di mantenere sempre a freno l’euforia, invitando in primis i suoi calciatori a mantenere i piedi ben saldi a terra. E’ forse questo il segreto di questo Napoli, non saziarsi mai e puntare sempre alla prossima partita, per far si che questo momento di gloria duri a lungo.

 

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