NAPOLI - Dopo sei gol, c'è solo da fare i complimenti al Napoli. Gattuso, per il ruolo che ricopre, ha provato a fare il pompiere, cercando di trovare nei in una prestazione a dir poco perfetta. Nel calcio conta il risultato, con i se e i ma non si va da nessuna parte. Ecco perchè fa quasi tenerezza il tentativo di Maran di provare a giustificarsi con la vigilia complicata, salvo poi sottolineare subito che non vuole essere un alibi. La realtà è che il Napoli, eccezion fatta per la conclusione sprecata da Lerager, non ha mai dato la sensazione di poter perdere la partita. E fare sei gol, all'esordio al San Paolo, è un bel modo per lanciare un segnale al campionato. Al di là della prossima sfida contro la Juventus, si è subito compreso un aspetto fondamentale: con Osimhen in campo si aprono praterie per gli altri attaccanti, che improvvisamente si ritrovano a tu per tu con il portiere avversario. La profondità può diventare la vera novità dell'attacco di questo Napoli, abituato da anni a giostrare e ricamare, che non ha patito nemmeno l'uscita dal campo di Insigne. E' vero, a centrocampo, si può migliorare, magari con un mediano di rottura, ma tutto sommato lo stesso Elmas ha fatto vedere che è maturato tantissimo. La notizia piu' importante, però, l'ha data nel pre gara Giuntoli, affermando che, a suo avviso, Koulibaly resterà per la gioia di tutti. Dichiarazioni smorzate, poi, successivamente da Gattuso, il quale ha ribadito l'essenzialità del senegalese lasciando una porta aperta ad eventuali chiamate finora non sopraggiunte. Così, con 6 elementi offensivi il Napoli ha fatto 6 gol. Scelta che ha costretto i terzini Hysaj e Di Lorenzo a non spingere praticamente mai. Qualcosa è stato concesso, è anche normale, va detto però che per il resto ci si è divertiti tanto. Zielinski, Mertens, Elmas e Politano hanno finalizzato azioni rapide e ben orchestrate. Senza dimenticare che in panchina c'era finanche Petagna. E poi c'è Lozano, che ho lasciato volutamente dulcis in fundo, perchè merita una nota di merito speciale: bollato troppo presto come una delusione, sta dimostrando di essere una bocca da fuoco che può risolvere le partite improvvisamente. Tanti sorrisi nascosti per Gattuso, che in cuor suo può pensare ora alla Juventus con un bel carico di energia.
di Napoli Magazine
28/09/2020 - 20:23
NAPOLI - Dopo sei gol, c'è solo da fare i complimenti al Napoli. Gattuso, per il ruolo che ricopre, ha provato a fare il pompiere, cercando di trovare nei in una prestazione a dir poco perfetta. Nel calcio conta il risultato, con i se e i ma non si va da nessuna parte. Ecco perchè fa quasi tenerezza il tentativo di Maran di provare a giustificarsi con la vigilia complicata, salvo poi sottolineare subito che non vuole essere un alibi. La realtà è che il Napoli, eccezion fatta per la conclusione sprecata da Lerager, non ha mai dato la sensazione di poter perdere la partita. E fare sei gol, all'esordio al San Paolo, è un bel modo per lanciare un segnale al campionato. Al di là della prossima sfida contro la Juventus, si è subito compreso un aspetto fondamentale: con Osimhen in campo si aprono praterie per gli altri attaccanti, che improvvisamente si ritrovano a tu per tu con il portiere avversario. La profondità può diventare la vera novità dell'attacco di questo Napoli, abituato da anni a giostrare e ricamare, che non ha patito nemmeno l'uscita dal campo di Insigne. E' vero, a centrocampo, si può migliorare, magari con un mediano di rottura, ma tutto sommato lo stesso Elmas ha fatto vedere che è maturato tantissimo. La notizia piu' importante, però, l'ha data nel pre gara Giuntoli, affermando che, a suo avviso, Koulibaly resterà per la gioia di tutti. Dichiarazioni smorzate, poi, successivamente da Gattuso, il quale ha ribadito l'essenzialità del senegalese lasciando una porta aperta ad eventuali chiamate finora non sopraggiunte. Così, con 6 elementi offensivi il Napoli ha fatto 6 gol. Scelta che ha costretto i terzini Hysaj e Di Lorenzo a non spingere praticamente mai. Qualcosa è stato concesso, è anche normale, va detto però che per il resto ci si è divertiti tanto. Zielinski, Mertens, Elmas e Politano hanno finalizzato azioni rapide e ben orchestrate. Senza dimenticare che in panchina c'era finanche Petagna. E poi c'è Lozano, che ho lasciato volutamente dulcis in fundo, perchè merita una nota di merito speciale: bollato troppo presto come una delusione, sta dimostrando di essere una bocca da fuoco che può risolvere le partite improvvisamente. Tanti sorrisi nascosti per Gattuso, che in cuor suo può pensare ora alla Juventus con un bel carico di energia.