L'Editoriale
LA RIFLESSIONE - Petrazzuolo: "Juve-Napoli, mettere in dubbio la lealtà sportiva con supposizioni è alquanto discutibile, le carte dell’ASL non possono essere considerate un alibi"
11.11.2020 13:29 di Redazione

NAPOLI - Antonio Petrazzuolo, direttore di "Napoli Magazine", scrive sui suoi profili social a proposito del ricorso del Napoli respinto dalla Corte d'Appello: "In tutta sincerità mettere in dubbio la lealtà sportiva confermando una doppia penalizzazione sulla base di supposizioni mi sembra alquanto discutibile. Tra l’altro il Napoli, come identità di gioco e di squadra, non aveva e non ha alcun problema ad affrontare la Juventus. Il dato certo è esclusivamente uno: le carte dell’ASL, presentate dal club, in cui non veniva dato il via libera al Napoli per andare in trasferta a Torino, non possono rappresentare un “alibi”. Per cui dopo il ricorso al CONI, nel caso in cui dovessero essere confermate le sentenze dei due primi gradi di giudizio sportivo, ci sarà eventualmente il TAR, sperando che non si faccia un discorso di competenza (dato che qui si sta sminuendo l’autorità di una ASL), poi ognuno dovrà anche rendere conto alla propria coscienza e (per chi crede) esiste pur sempre una giustizia divina".

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LA RIFLESSIONE - Petrazzuolo: "Juve-Napoli, mettere in dubbio la lealtà sportiva con supposizioni è alquanto discutibile, le carte dell’ASL non possono essere considerate un alibi"

di Napoli Magazine

11/11/2020 - 13:29

NAPOLI - Antonio Petrazzuolo, direttore di "Napoli Magazine", scrive sui suoi profili social a proposito del ricorso del Napoli respinto dalla Corte d'Appello: "In tutta sincerità mettere in dubbio la lealtà sportiva confermando una doppia penalizzazione sulla base di supposizioni mi sembra alquanto discutibile. Tra l’altro il Napoli, come identità di gioco e di squadra, non aveva e non ha alcun problema ad affrontare la Juventus. Il dato certo è esclusivamente uno: le carte dell’ASL, presentate dal club, in cui non veniva dato il via libera al Napoli per andare in trasferta a Torino, non possono rappresentare un “alibi”. Per cui dopo il ricorso al CONI, nel caso in cui dovessero essere confermate le sentenze dei due primi gradi di giudizio sportivo, ci sarà eventualmente il TAR, sperando che non si faccia un discorso di competenza (dato che qui si sta sminuendo l’autorità di una ASL), poi ognuno dovrà anche rendere conto alla propria coscienza e (per chi crede) esiste pur sempre una giustizia divina".