"Pepe ha svolto una buona parte dell'allenamento, parte con noi, poi dipenderà da lui, in base alle sensazioni che avrà a poche ore dalla partita".

 

 

 

 

"Penso alla gara con l'Udinese. Sarà una sfida complicata. Dopo le soste per le Nazionali, le partite sono sempre difficili. L'Udinese è stata rigenerata dal cambio di allenatore. Leggo la loro formazione e fatico a capire come possano aver avuto difficoltà".

 

 

 

 

"E' il momento in cui dobbiamo insistere. E' la sesta partita consecutiva che giochiamo dopo la Juventus. E' un macigno sulla testa che potrebbe minare la fiducia della squadra, anche se non l'ha mai minata".

 

 

 

 

"Se non ci prendiamo per il cu*o, non lo so io e nemmeno gli altri allenatori. Devo vedere i dati dell'allenamento odierno. A livello umorale mi sembra stiano bene. Non ho potuto fare allenamenti intensi, come non li hanno potuti fare gli altri".

 

 

 

 

"Con l'Udinese siamo alla sesta, non è una polemica ma un dato di fatto. Siamo quasi affezionati a giocare dopo la Juve".

 

 

 

 

"Di solito le più grandi cazzate si fanno in casa. La Juventus su 20 partite ha fatto 58 punti, giocare in casa o fuori per loro cambia poco".

 

 

 

 

"Dà tantissimo in fase offensiva e difensiva, per noi è fondamentale. E' il nostro equilibratore. E' un giocatore per noi fondamentale. Qualcuno l'ha giudicato per i gol fatti e non fatti, sbagliando".

 

 

 

 

"E' un giocatore in campo e fuori dal campo, non è una novità. Se non gioca Reina abbiamo Gabriel che l'anno scorso ha vinto la serie B. Abbiamo a disposizione Rafael che ha vinto la Libertadores. Se non gioca ci può mancare un punto di riferimento. Rafael sta bene come sta bene Gabriel".

 

 

 

 

"Abbiamo davanti una squadra fenomenale. Il grande nemico nostro può essere la forza di Juventus e Roma. La squadra continua a reagire nella maniera giusta. Il mio futuro incide zero".

 

 

 

 

"Higuain l'ho visto bene, dal punto di vista bene. Le sensazioni sono positive. Quando umoralmente Gonzalo sta bene significa che si sente bene. Non è una fonte di preoccupazione".

 

 

 

 

"E' uno dei talenti del calcio italiano, ma guardo pochissimo quello che fanno i miei calciatori nelle Nazionali".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

 

Napoli Magazine

 

 

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