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SHOW TIME di GINO RIVIECCIO: "Napoli, ecco chi è il vulcanico Ferrero"
04.12.2014 00:55 di Redazione

NAPOLI - Si è parlato molto delle polemiche per i due rigori negati da Rocchi (che al quinto sbaglio consecutivo come avevo anticipato qualche mese fa ha proseguito nella saga dei suoi errori con il remake di “Rocchi 5”) ma soprattutto si è discusso  per le dichiarazioni del dopopartita di Genova in cui il presidente della Samp Massimo Ferrero lamentava un’immeritata vittoria degli azzurri. Con aria sbarazzina e qualche gesto esagerato l’istrionico patron blucerchiato affermava che la Samp avrebbe meritato di vincere. Ma vediamo di capire subito chi è Ferrero.



Un personaggio di un film d’animazione. Uscito dalla fantasia di Michel Wilson ricorda molto il bradipo dell’Era glaciale. Storico il suo balletto al termine del derby della lanterna tra mammut e rinoceronti che lo inseguivano a caccia di una battuta. Ma forse impersonava lo scoiattolo Scrat alla ricerca della ghianda sul terreno di Marassi.



Una merendina. La più famosa è la Fiesta, per lui è sempre fiesta quando vince, quando pareggia e anche quando perde. (L’altra sera ha dichiarato: “Non meritavamo di perdere”). Qualcuno dovrebbe spiegargli che pareggiare o perdere non sono la stessa cosa ma soprattutto qualcuno dovrebbe fargli capire che se non si muove in tempo Mihajlovic gliela fa lui la Fiesta. Molti infatti in caso di andata via di Benitez lo vedono già sulla panchina del Napoli.



Un esercente. E’ la battuta al vetriolo con cui viene definito da De Laurentiis che non lo annovera tra i suoi omologhi. “Una cosa è fare i produttori e una cosa è fare gli esercenti”. Per ora però è anche vero che gli esercenti spendono meno e vanno meglio dei produttori. Dopo l’ultimo look esibito in tribuna contro il Napoli e il riprovevole gesto di esultanza al gol di Eder, potrebbe anche fare un film: “Rambo e l’ombrello… ma se continua così glielo faranno a cappello”



Un cioccolatino. Sono due le versioni del presidente doriano: il pocket, più adatto alla sua statura e il mon cheri col saporito gusto di ciliegia all’interno. Alcune volte al posto della ciliegia si possono trovare frasi di Mihajalovic in serbo. Un pò come Bigon che di sorprese in serbo ne ha parecchie…



La nutella. E’ la sua versione più famosa. Spalmata sugli ingaggi dei calciatori diventa l’arma vincente per un’ottima colazione. Recentemente i barattoli sono stati personalizzati con tutti i nomi del calendario. Il più gettonato è quello di Manolo, come Gabbiadini, ma il Napoli ha già fatto sapere che non è disposto a spendere più di mille kinder brioss, 500 kinder paradiso e dieci Tronky. Questi ultimi di legno. Da segnalare il concorso “Regalissimi” con la raccolta punti. Infatti l’altra sera due punti sono stato davvero regalati.



Il cacao. E’ la linea guida della sua presidenza, con la genuinità e la raffinatezza.  D’altra parte è vero: ogni volta che Ferrero apre bocca “fa cacao”.





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


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NAPOLI - Si è parlato molto delle polemiche per i due rigori negati da Rocchi (che al quinto sbaglio consecutivo come avevo anticipato qualche mese fa ha proseguito nella saga dei suoi errori con il remake di “Rocchi 5”) ma soprattutto si è discusso  per le dichiarazioni del dopopartita di Genova in cui il presidente della Samp Massimo Ferrero lamentava un’immeritata vittoria degli azzurri. Con aria sbarazzina e qualche gesto esagerato l’istrionico patron blucerchiato affermava che la Samp avrebbe meritato di vincere. Ma vediamo di capire subito chi è Ferrero.



Un personaggio di un film d’animazione. Uscito dalla fantasia di Michel Wilson ricorda molto il bradipo dell’Era glaciale. Storico il suo balletto al termine del derby della lanterna tra mammut e rinoceronti che lo inseguivano a caccia di una battuta. Ma forse impersonava lo scoiattolo Scrat alla ricerca della ghianda sul terreno di Marassi.



Una merendina. La più famosa è la Fiesta, per lui è sempre fiesta quando vince, quando pareggia e anche quando perde. (L’altra sera ha dichiarato: “Non meritavamo di perdere”). Qualcuno dovrebbe spiegargli che pareggiare o perdere non sono la stessa cosa ma soprattutto qualcuno dovrebbe fargli capire che se non si muove in tempo Mihajlovic gliela fa lui la Fiesta. Molti infatti in caso di andata via di Benitez lo vedono già sulla panchina del Napoli.



Un esercente. E’ la battuta al vetriolo con cui viene definito da De Laurentiis che non lo annovera tra i suoi omologhi. “Una cosa è fare i produttori e una cosa è fare gli esercenti”. Per ora però è anche vero che gli esercenti spendono meno e vanno meglio dei produttori. Dopo l’ultimo look esibito in tribuna contro il Napoli e il riprovevole gesto di esultanza al gol di Eder, potrebbe anche fare un film: “Rambo e l’ombrello… ma se continua così glielo faranno a cappello”



Un cioccolatino. Sono due le versioni del presidente doriano: il pocket, più adatto alla sua statura e il mon cheri col saporito gusto di ciliegia all’interno. Alcune volte al posto della ciliegia si possono trovare frasi di Mihajalovic in serbo. Un pò come Bigon che di sorprese in serbo ne ha parecchie…



La nutella. E’ la sua versione più famosa. Spalmata sugli ingaggi dei calciatori diventa l’arma vincente per un’ottima colazione. Recentemente i barattoli sono stati personalizzati con tutti i nomi del calendario. Il più gettonato è quello di Manolo, come Gabbiadini, ma il Napoli ha già fatto sapere che non è disposto a spendere più di mille kinder brioss, 500 kinder paradiso e dieci Tronky. Questi ultimi di legno. Da segnalare il concorso “Regalissimi” con la raccolta punti. Infatti l’altra sera due punti sono stato davvero regalati.



Il cacao. E’ la linea guida della sua presidenza, con la genuinità e la raffinatezza.  D’altra parte è vero: ogni volta che Ferrero apre bocca “fa cacao”.





Gino Rivieccio



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