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SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Manca la penna per i primi colpi!"
02.05.2019 20:22 di Redazione

NAPOLI - Dunque come previsto l’ingresso in Champions è salvo e sono certo anche il secondo posto, che meritiamo ampiamente senza se e senza ma. Il vero unico pericolo ora arriva da una certa destabilizzazione messa in atto non si sa da chi vuole macchiare una stagione buona, che poteva essere ottima ma che ha confermato la caratura internazionale di questa squadra e della società, presenti da 10 anni consecutivi nell’Europa. Evidentemente a qualcuno dà fastidio questo nuovo vestito del Napoli, questo abito griffato e comincio a sospettare che abbia nostalgia della sartoria amatoriale dei tempi di Corbelli, delle sarciture delle retrocessioni. Anni fatti di risvolti raffazzonati, cavalli di pantaloni sbagliati e cavalli di ritorno con ricatti continui. Ma soprattutto anni in cui invece che correre in campo si passava più tempo a correre in tribunale. Un incubo durato parecchi mesi fin quando non arrivò De Laurentiis. Piuttosto l’incubo di questo periodo è rappresentato dal calciomercato. Poiché di notizie certe ce ne sono poche e le pagine dei quotidiani sportivi devono pur riempirsi, ogni giorno sulle stesse testate ci troviamo di fronte a sette articoli contrastanti, a volte dello stesso autore. Uno stillicidio che durerà fino a luglio, fino al ritiro di Dimaro. Anche i social che stimolano i protagonismi non mancano di peggiorare la situazione. Stamattina su un certo sito c’era scritto: “Trippier al Napoli, manca solo la firma”. Poi sotto c’era scritto: “De Paul al Napoli, manca solo la firma”. Un altro titolava “Lozano al Napoli”. Qui manca solo il ginocchio, ma si tratta di un dettaglio che verrà risolto in tempi brevi. Un altro a centro pagina amplificava: “Veretout al Napoli, manca solo la firma”. Più in basso: “Almendra al Napoli, manca solo la firma”. Io ad un certo punto ho pensato che il problema del Napoli non sia che De Laurentiis nun “cacce ‘e sorde”, ma che non si trova mai ‘na penna pe’ mettere ‘a firma! Fossi in De Laurentiis come prossimo sponsor contatterei la Bic, o per darsi una linea adeguata alla Champions una Mont Blanc: almeno se Benzema o Suarez ci dicono sì, lo sponsor porta la penna. Per il resto aspettiamo la sfida col Cagliari che mi auguro (visto che la partita ha poco da chiedere) segni la riconciliazione tra parte della tifoseria e il presidente. Divisi non si va da nessuna parte e soprattutto se qualcuno sospetta di essere fregato dall’altro peggio ancora. La diffidenza bisogna averla solo quando si sta su Facebook. Come mi è successo in settimana dove un cinese mi ha chiesto l’amicizia e qualcosa mi dice che ho fatto bene a non dargliela. Il suo nome? Tin Gulo.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

02/05/2024 - 20:22

NAPOLI - Dunque come previsto l’ingresso in Champions è salvo e sono certo anche il secondo posto, che meritiamo ampiamente senza se e senza ma. Il vero unico pericolo ora arriva da una certa destabilizzazione messa in atto non si sa da chi vuole macchiare una stagione buona, che poteva essere ottima ma che ha confermato la caratura internazionale di questa squadra e della società, presenti da 10 anni consecutivi nell’Europa. Evidentemente a qualcuno dà fastidio questo nuovo vestito del Napoli, questo abito griffato e comincio a sospettare che abbia nostalgia della sartoria amatoriale dei tempi di Corbelli, delle sarciture delle retrocessioni. Anni fatti di risvolti raffazzonati, cavalli di pantaloni sbagliati e cavalli di ritorno con ricatti continui. Ma soprattutto anni in cui invece che correre in campo si passava più tempo a correre in tribunale. Un incubo durato parecchi mesi fin quando non arrivò De Laurentiis. Piuttosto l’incubo di questo periodo è rappresentato dal calciomercato. Poiché di notizie certe ce ne sono poche e le pagine dei quotidiani sportivi devono pur riempirsi, ogni giorno sulle stesse testate ci troviamo di fronte a sette articoli contrastanti, a volte dello stesso autore. Uno stillicidio che durerà fino a luglio, fino al ritiro di Dimaro. Anche i social che stimolano i protagonismi non mancano di peggiorare la situazione. Stamattina su un certo sito c’era scritto: “Trippier al Napoli, manca solo la firma”. Poi sotto c’era scritto: “De Paul al Napoli, manca solo la firma”. Un altro titolava “Lozano al Napoli”. Qui manca solo il ginocchio, ma si tratta di un dettaglio che verrà risolto in tempi brevi. Un altro a centro pagina amplificava: “Veretout al Napoli, manca solo la firma”. Più in basso: “Almendra al Napoli, manca solo la firma”. Io ad un certo punto ho pensato che il problema del Napoli non sia che De Laurentiis nun “cacce ‘e sorde”, ma che non si trova mai ‘na penna pe’ mettere ‘a firma! Fossi in De Laurentiis come prossimo sponsor contatterei la Bic, o per darsi una linea adeguata alla Champions una Mont Blanc: almeno se Benzema o Suarez ci dicono sì, lo sponsor porta la penna. Per il resto aspettiamo la sfida col Cagliari che mi auguro (visto che la partita ha poco da chiedere) segni la riconciliazione tra parte della tifoseria e il presidente. Divisi non si va da nessuna parte e soprattutto se qualcuno sospetta di essere fregato dall’altro peggio ancora. La diffidenza bisogna averla solo quando si sta su Facebook. Come mi è successo in settimana dove un cinese mi ha chiesto l’amicizia e qualcosa mi dice che ho fatto bene a non dargliela. Il suo nome? Tin Gulo.

 

 

Gino Rivieccio

 

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