NAPOLI - Senza scatenare risse e scontri furibondi, pure noi come tutti i tifosi della squadra del cuore, vogliamo vincere e non battere soltanto la Juve. Sicuramente anche il patron la pensa così . D'altra parte non si può immaginare niente di diverso da chi conduce il club azzurro che doveva avere il diavolo in corpo domenica scorsa quando ha lasciato lo stadio di Parma. Qualcuno ha perfino ipotizzato una forte discussione tra lui e don Rafele al quale si leggeva in viso una rabbia straordinaria, nel momento in cui si presentò in tv nel dopo partita. Avrà davvero litigato con Aurelio don Rafele? Non credo proprio che sia così, siamo appena all'inizio del nuovo ciclo avviato dall'Ispanico: per portarlo positivamente avanti andrà completata la rivoluzione avviata con il suo arrivo. Tale programma determina  l'interrogativo che in tale aspettativa si pongono un pò tutti, visto che don Rafele vuole giocatori di grande qualità: il presidente lo accontenterà prendendo calciatori di primissimo piano e che costano una cifra blu? Se si vuole vincere, sì.

Gianfranco Lucariello

Napoli Magazine

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