Antonio Giordano, giornalista, parla della vittoria del Napoli contro la Juventus sul Corriere dello Sport: "La felicità è in quello spettacolo abbagliante d’uno stadio “scioccato” da quell’Enorme Bellezza, 90' minuti ricchi di fascino e con un 5-1 sulla Juventus che ora, fatalmente, sgretola qualsiasi convenzione scaramantica. Lo scudetto è l’Olimpo da conquistare, il sogno in cui tuffarsi dopo una partita perfetta, riempita da un football che acceca, offerta ad uno stadio in delirio e quasi incredulo dinnanzi a quell’onda anomala travolgente che sommerge la Juventus, la soffoca, la sistema a dieci punti da sé. Il (più) grande spettacolo del weekend decolla immediatamente e il Napoli comincia a sfogliare la Treccani del calcio esibendo le proprie enciclopediche conoscenze ed evitando di negarsi l’ebbrezza d’un capolavoro: in quei 90' da mille e una notte, c’è l’intensità, il palleggio, le prodezze, le genialate, fisicità, eleganza e persino qualche errorino utile per mostrarsi a tratti umano. La Juve è scioccata, vive per dieci minuti, poi si accorge che certi ritmi e quella vocazione le hanno demolito l’anima. È una serata che va oltre le più favolistiche previsioni".
di Napoli Magazine
14/01/2023 - 08:23
Antonio Giordano, giornalista, parla della vittoria del Napoli contro la Juventus sul Corriere dello Sport: "La felicità è in quello spettacolo abbagliante d’uno stadio “scioccato” da quell’Enorme Bellezza, 90' minuti ricchi di fascino e con un 5-1 sulla Juventus che ora, fatalmente, sgretola qualsiasi convenzione scaramantica. Lo scudetto è l’Olimpo da conquistare, il sogno in cui tuffarsi dopo una partita perfetta, riempita da un football che acceca, offerta ad uno stadio in delirio e quasi incredulo dinnanzi a quell’onda anomala travolgente che sommerge la Juventus, la soffoca, la sistema a dieci punti da sé. Il (più) grande spettacolo del weekend decolla immediatamente e il Napoli comincia a sfogliare la Treccani del calcio esibendo le proprie enciclopediche conoscenze ed evitando di negarsi l’ebbrezza d’un capolavoro: in quei 90' da mille e una notte, c’è l’intensità, il palleggio, le prodezze, le genialate, fisicità, eleganza e persino qualche errorino utile per mostrarsi a tratti umano. La Juve è scioccata, vive per dieci minuti, poi si accorge che certi ritmi e quella vocazione le hanno demolito l’anima. È una serata che va oltre le più favolistiche previsioni".