In Primo Piano
VIDEO CONFERENCE - Napoli, Spalletti: "Cena con ADL? Tutto molto chiaro, ne parlerà la società, sono soddisfatto"
13.05.2023 12:40 di Redazione

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Monza. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- La cena con ADL rappresenta una schiarita sul futuro?

 

"Fare riunioni nei ristoranti di Napoli dove si sta sempre bene diventa difficile tirare fuori qualcosa. E' tutto molto chiaro, e' giusto che i dettagli li esponga la società. Mi dispiace deludervi. Da quello che e' venuto fuori ieri sera ne parlera' la societa'. E' una loro prerogativa. Posso solo continuare a lavorare e finire nel migliore dei modi il lavoro che devo fare".

 

- Può eguagliare il record di punti di Sarri?

 

"Li' troviamo l'affetto di tutti i nostri sportivi. Ci saranno stadi pieni ovunque con pezzi di cuore azzurro dove noi passeremo a giocare le partite. E' anche difficile dover alternare giocare un buon calcio e festeggiare. Ho trovato perfetto quello che e' stato fatto contro la Fiorentina, dopo due notti di festeggiamenti siamo scesi in campo con voglia. Tutti si aspettavano una squadra piu' scarica e non e' stato così".

 

.- Quando è che ha capito che il Napoli avrebbe vinto lo scudetto?

 

"Da quando abbiamo indossato le casacchine in ritiro con la scritta "Napoli torna campione". Le allusioni fatte sul fatto che ci credevo o meno poi ve ne contero'. Ho conservati tutti i pezzi di giornale. Quando mi fu chiesto se mi piaceva la squadra risposi di sì. E' stato bello aver vinto il campionato, superando come squadra i timori iniziali. E' una mentalita' che si costruisce dal primo momento".

 

- Bianchi ha detto che lei ha capito la città, e Napoli ha capito Spalletti? Ce la dà la formazione dopo l'applauso della stampa al suo ingresso in sala stampa?

 

"Il sole di Napoli ti fa l'abbronzatura azzurra. Dal primo incontro con ADL ho puntato a far tornare i tifosi allo stadio. Se riesci a far bene la gente ti riconosce qualcosa. Il nostro pubblico ci puo' dare tantissimo, siamo andati a braccetto in tutte le partite. Ci hanno dimostrato la loro forza, e' una cosa bella che ne viene fuori. Mi ripaga di tutte le notti insonni ad amare il Napoli. La formazione? E' bene fare le cose correttamente, dando spazio a chi non ha giocato precedentemente. Ne scelgo 2-3 a partita. Contro l'Inter si fa un ragionamento un po' differente, perche' e' giusto cosi'. Gioca Bereszynski dall'inizio".

 

- E' soddisfatto dal confronto avuto con ADL?

 

"Mi ha fatto piacere aver dato tutto me stesso in questa galoppata. La societa' ha fatto un grandissimo lavoro in fase di riorganizzazione della squadra. Quando ieri sera parlo di due passi corretti mi riferisco al vincere e a valorizzare la rosa. Sarà sicuramente un futuro brillante, si riferisce a questo. Mi hanno dato la possibilita' di lavorare in un certo modo, essendo stati inseriti dei giovani. Si puo' aprire un ciclo. Sono soddisfatto della serata trascorsa, il presidente sa sempre scegliere degli ottimi vini. Io ho detto quello che dovevo dire e sono soddisfatto".

 

- Avete parlato di programmi?

 

"Non e' giusto che passi davanti alla societa'. Lo diranno loro".

 

- Queste ultime 4 gare cosa possono dare?

 

"Possono dare molto. Abbiamo l'obbligo di dare il massimo. C'è la disciplina del lavoro, dobbiamo continuare in queste ultime partite per i tifosi e per la società. Si torna a parlare del calcio giocato, dello scorrimento della palla".

 

- Cosa le resta della festa post Napoli-Fiorentina?

 

"E' stato bello vedere l'estensione delle tribune fino ai piedi del Vulcano. Quando ci svegliamo diamo tutti un occhio al Vesuvio, al mare. Massima soddisfazione".

 

- Il valore sociale del Napoli prima di arrivare in citta' lo percepiva?

 

"Si, ho avuto partecipazione da moltissime persone che hanno a cuore altre squadre. L'amore per il Napoli si sente quando si va nelle altre citta'. Sotto sotto tutti speravano che vincessimo noi se non trionfasse la propria squadra del cuore".

 

- Osimhen è in lotta per la classifica cannonieri: giochera' sempre?

 

"Merita il titolo di capocannoniere, per cui un po' di disponibilita' della squadra c'è. Farebbe piacere a tutti".

 

- Dove e quando nasce l'idea del suo calcio totale? Che ne pensa del Monza?

 

"E' un'idea di quello che si vuole fare, mettendoci dentro quello che puo' piacere di piu' ai tifosi e a me. Il calcio senza tempo, perche' puo' essere importante quello visto tempo fa, perche' ora ci sono le 5 sostituzioni. Elmas e' un calciatore senza tempo, lo metti ad inizio gara e fa le stesse cose come quando gioca gli ultimi 5 minuti. Se c'e' da rincorrere o farsi il culetto lo fa. Le esperienze ti permettono di accorgerti delle cose da prendere. Il Monza e' un cliente scomodo, perche' giocano un calcio bellissimo. Palladino avra' un futuro importante come allenatore. Galliani sa scegliere gli uomini giusti. Hanno ben chiaro quello che c'e' da fare. Portano sempre palla dietro per costruire dal basso. E' una roba difficile da andare a prendere, perche' il rischio di prendere le ripartenze e' sempre dietro l'angolo. Staremo attenti a non prendere le ripartenze. Sarà difficile comandare il gioco. Petagna ha un valore come uomo e come calciatore. C'e' da vincere la partita, al di la' dei traguardi, vogliamo vincerle tutte".

 

- Il suo abbraccio con Santoro, Baldini con Lozano sulle spalle, che pensiero si sente di rivolgere a chi l'ha accompagnata nella sua quotidianità? Cosa pensa di scrivere sulle pettorine della prossima stagione?

 

"Santoro e' una persona splendida, un professionista serio, ho legato con lui dal primo momento. E' uno che e' nato dentro gli uffici, sa traslocare la scrivania in campo e il campo dentro gli uffici. Sa consigliare, ha cultura. Tutti vorrebbero lavorare con lui. Ce ne sono tante di situazioni di campo, come quella di Baldini con Lozano. Massaggiatori e magazzinieri rimbalzavano ad ogni gol. Tanti sorrisi negli spogliatoi. Che frase sulle pettorine dell'anno prossimo? Aspetto la società".

 

- Come ha fatto a trasferire il suo linguaggio del gioco ai ragazzi?

 

"Ho collaboratori tecnici, medici, il mio staff. Tutti mi hanno dato una mano importante per arrivare al traguardo. Il calcio giocato, se e' valido, fa diventare buona anche la conferenza stampa. Altrimenti diventa piu' difficile spiegare quello che c'e' da fare. Quest'anno la stampa mi ha dato una mano enorme per l'obiettivo, l'anno scorso e' stato piu' difficile, ho dovuto dedicare piu' tempo ai giornalisti. Poi col tempo mi avete aiutato, il mio applauso era rivolto a voi. Ora bisogna brindare tutti insieme".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
VIDEO CONFERENCE - Napoli, Spalletti: "Cena con ADL? Tutto molto chiaro, ne parlerà la società, sono soddisfatto"

di Napoli Magazine

13/05/2024 - 12:40

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Monza. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- La cena con ADL rappresenta una schiarita sul futuro?

 

"Fare riunioni nei ristoranti di Napoli dove si sta sempre bene diventa difficile tirare fuori qualcosa. E' tutto molto chiaro, e' giusto che i dettagli li esponga la società. Mi dispiace deludervi. Da quello che e' venuto fuori ieri sera ne parlera' la societa'. E' una loro prerogativa. Posso solo continuare a lavorare e finire nel migliore dei modi il lavoro che devo fare".

 

- Può eguagliare il record di punti di Sarri?

 

"Li' troviamo l'affetto di tutti i nostri sportivi. Ci saranno stadi pieni ovunque con pezzi di cuore azzurro dove noi passeremo a giocare le partite. E' anche difficile dover alternare giocare un buon calcio e festeggiare. Ho trovato perfetto quello che e' stato fatto contro la Fiorentina, dopo due notti di festeggiamenti siamo scesi in campo con voglia. Tutti si aspettavano una squadra piu' scarica e non e' stato così".

 

.- Quando è che ha capito che il Napoli avrebbe vinto lo scudetto?

 

"Da quando abbiamo indossato le casacchine in ritiro con la scritta "Napoli torna campione". Le allusioni fatte sul fatto che ci credevo o meno poi ve ne contero'. Ho conservati tutti i pezzi di giornale. Quando mi fu chiesto se mi piaceva la squadra risposi di sì. E' stato bello aver vinto il campionato, superando come squadra i timori iniziali. E' una mentalita' che si costruisce dal primo momento".

 

- Bianchi ha detto che lei ha capito la città, e Napoli ha capito Spalletti? Ce la dà la formazione dopo l'applauso della stampa al suo ingresso in sala stampa?

 

"Il sole di Napoli ti fa l'abbronzatura azzurra. Dal primo incontro con ADL ho puntato a far tornare i tifosi allo stadio. Se riesci a far bene la gente ti riconosce qualcosa. Il nostro pubblico ci puo' dare tantissimo, siamo andati a braccetto in tutte le partite. Ci hanno dimostrato la loro forza, e' una cosa bella che ne viene fuori. Mi ripaga di tutte le notti insonni ad amare il Napoli. La formazione? E' bene fare le cose correttamente, dando spazio a chi non ha giocato precedentemente. Ne scelgo 2-3 a partita. Contro l'Inter si fa un ragionamento un po' differente, perche' e' giusto cosi'. Gioca Bereszynski dall'inizio".

 

- E' soddisfatto dal confronto avuto con ADL?

 

"Mi ha fatto piacere aver dato tutto me stesso in questa galoppata. La societa' ha fatto un grandissimo lavoro in fase di riorganizzazione della squadra. Quando ieri sera parlo di due passi corretti mi riferisco al vincere e a valorizzare la rosa. Sarà sicuramente un futuro brillante, si riferisce a questo. Mi hanno dato la possibilita' di lavorare in un certo modo, essendo stati inseriti dei giovani. Si puo' aprire un ciclo. Sono soddisfatto della serata trascorsa, il presidente sa sempre scegliere degli ottimi vini. Io ho detto quello che dovevo dire e sono soddisfatto".

 

- Avete parlato di programmi?

 

"Non e' giusto che passi davanti alla societa'. Lo diranno loro".

 

- Queste ultime 4 gare cosa possono dare?

 

"Possono dare molto. Abbiamo l'obbligo di dare il massimo. C'è la disciplina del lavoro, dobbiamo continuare in queste ultime partite per i tifosi e per la società. Si torna a parlare del calcio giocato, dello scorrimento della palla".

 

- Cosa le resta della festa post Napoli-Fiorentina?

 

"E' stato bello vedere l'estensione delle tribune fino ai piedi del Vulcano. Quando ci svegliamo diamo tutti un occhio al Vesuvio, al mare. Massima soddisfazione".

 

- Il valore sociale del Napoli prima di arrivare in citta' lo percepiva?

 

"Si, ho avuto partecipazione da moltissime persone che hanno a cuore altre squadre. L'amore per il Napoli si sente quando si va nelle altre citta'. Sotto sotto tutti speravano che vincessimo noi se non trionfasse la propria squadra del cuore".

 

- Osimhen è in lotta per la classifica cannonieri: giochera' sempre?

 

"Merita il titolo di capocannoniere, per cui un po' di disponibilita' della squadra c'è. Farebbe piacere a tutti".

 

- Dove e quando nasce l'idea del suo calcio totale? Che ne pensa del Monza?

 

"E' un'idea di quello che si vuole fare, mettendoci dentro quello che puo' piacere di piu' ai tifosi e a me. Il calcio senza tempo, perche' puo' essere importante quello visto tempo fa, perche' ora ci sono le 5 sostituzioni. Elmas e' un calciatore senza tempo, lo metti ad inizio gara e fa le stesse cose come quando gioca gli ultimi 5 minuti. Se c'e' da rincorrere o farsi il culetto lo fa. Le esperienze ti permettono di accorgerti delle cose da prendere. Il Monza e' un cliente scomodo, perche' giocano un calcio bellissimo. Palladino avra' un futuro importante come allenatore. Galliani sa scegliere gli uomini giusti. Hanno ben chiaro quello che c'e' da fare. Portano sempre palla dietro per costruire dal basso. E' una roba difficile da andare a prendere, perche' il rischio di prendere le ripartenze e' sempre dietro l'angolo. Staremo attenti a non prendere le ripartenze. Sarà difficile comandare il gioco. Petagna ha un valore come uomo e come calciatore. C'e' da vincere la partita, al di la' dei traguardi, vogliamo vincerle tutte".

 

- Il suo abbraccio con Santoro, Baldini con Lozano sulle spalle, che pensiero si sente di rivolgere a chi l'ha accompagnata nella sua quotidianità? Cosa pensa di scrivere sulle pettorine della prossima stagione?

 

"Santoro e' una persona splendida, un professionista serio, ho legato con lui dal primo momento. E' uno che e' nato dentro gli uffici, sa traslocare la scrivania in campo e il campo dentro gli uffici. Sa consigliare, ha cultura. Tutti vorrebbero lavorare con lui. Ce ne sono tante di situazioni di campo, come quella di Baldini con Lozano. Massaggiatori e magazzinieri rimbalzavano ad ogni gol. Tanti sorrisi negli spogliatoi. Che frase sulle pettorine dell'anno prossimo? Aspetto la società".

 

- Come ha fatto a trasferire il suo linguaggio del gioco ai ragazzi?

 

"Ho collaboratori tecnici, medici, il mio staff. Tutti mi hanno dato una mano importante per arrivare al traguardo. Il calcio giocato, se e' valido, fa diventare buona anche la conferenza stampa. Altrimenti diventa piu' difficile spiegare quello che c'e' da fare. Quest'anno la stampa mi ha dato una mano enorme per l'obiettivo, l'anno scorso e' stato piu' difficile, ho dovuto dedicare piu' tempo ai giornalisti. Poi col tempo mi avete aiutato, il mio applauso era rivolto a voi. Ora bisogna brindare tutti insieme".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com