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LA RUBRICA di GINO RIVIECCIO: "Napoli, serve Conte sulla panchina della Juve per vincere lo scudetto!"
06.02.2013 08:00 di Redazione


NAPOLI - Vi dico subito che se Alessio continua a sedere sulla panchina bianconera le cose per noi si complicano. Domenica me l’aspettavo che la Juve a Verona facesse bottino pieno, forte di un sospetto poi rivelatosi fondato a giudicare dal comportamento dei bianconeri in campo: l’assenza di Antonio Conte. Ho capito che quando non siede in panchina, la squadra gioca più tranquilla, rilassata. Certo, anche il Chievo c’ha messo del suo, come avevo intuito vedendo l’arrivo allo stadio di un pullman vuoto dal quale sono scesi i suoi giocatori. Ma è un dato incontrovertibile: la Juve con Alessio non ha mai perso e per questo mi preoccupa di più. Con lui in panchina il clima in campo è più disteso, da partitella amichevole del giovedì. A Verona ho sorpreso addirittura Giovinco parlare al cellulare dopo un calcio d’angolo, Pirlo accorciarsi la barba dal barbiere prima di battere una punizione e Vidal vedersi un film su Sky durante l’intervallo. Addirittura mentre il Chievo cercava inutilmente di proporre qualche timido affondo, ho intercettato Lichtsteiner infilarsi su una Mercedes, andare in Svizzera a salutare la mamma e rientrare al Bentegodi appena in tempo per rifilare il gol della sicurezza. A questo punto se vogliamo credere che il Napoli abbia delle possibilità per lo scudetto, dobbiamo assolutamente sperare che Conte rientri in panchina. Bisogna farlo con tutti i mezzi, leciti e illeciti. Con lui la Juve è nervosa, irascibile, ma soprattutto stordita dalle urla che il leccese lancia agli impauriti titolari. Pare che l’otorino di fiducia di Villar Perosa, abbia trovato una lesione al timpano dell’orecchio di Marrone che ha chiesto infatti più volte al mister di giocare sulla fascia opposta a quella della panchina. Bonucci dal canto suo in caso di inversione di fascia ha minacciato querele. Il povero Marchisio, dopo le 200 frustate per il gol mancato in Coppa Italia alla Lazio, ha chiesto alla Società di essere trasferito a Guantanamo, mentre Vucinic e Quagliarella avrebbero già pregato Agnelli di contattare l’esonerato e compassato Zeman che al massimo dice “Daje!“. Fonti sicure mi dicono che Nedved e Marotta, preoccupatissimi per la rimonta del Napoli, starebbero già pensando ad alcuni espedienti pur di far innervosire Conte e farlo squalificare di nuovo appena scontata la breve sosta. Le ipotesi sarebbero: A) Fargli trovare in panchina l’autografo dell’arbitro Guida di Torre Annunziata con la scritta: “Ad Antonio con simpatia“, B) Svelare a tutti come ha fatto a farsi ricrescere i capelli, C) Regalargli un cd con le dichiarazioni di Pulvirenti dopo Catania-Juve. E il Napoli? E’ lì a tre punti, pronto all’aggancio. Certo da qui al 19 maggio di tempo ce ne vuole e nel frattempo ci sono le elezioni di mezzo. Lo stesso De Laurentis, dopo aver visto la propaganda elettorale di Berlusconi, ha già assicurato che restituirà tutti i soldi dei biglietti delle partite in cui il Napoli non ha vinto, non aumenterà il prezzo delle curve da qui al 2025, farà assumere 5000 tifosi alla Filmauro e non riprenderà Vargas neanche se il Milan dovesse restituire lo scudetto dell’88. Per quanto mi riguarda se invece Berlusconi mi rimborserà l'IVA, l'IRPEF, il bollo di circolazione, il canone RAI, tutte le cartelle pagate all’Equitalia, l'ICI, l'IMU, le bollette della luce, dell'ENEL, del gas e della munnezza, lo voto. Lo giuro su Alfano. Anzi, su Conte.





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


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06/02/2024 - 08:00


NAPOLI - Vi dico subito che se Alessio continua a sedere sulla panchina bianconera le cose per noi si complicano. Domenica me l’aspettavo che la Juve a Verona facesse bottino pieno, forte di un sospetto poi rivelatosi fondato a giudicare dal comportamento dei bianconeri in campo: l’assenza di Antonio Conte. Ho capito che quando non siede in panchina, la squadra gioca più tranquilla, rilassata. Certo, anche il Chievo c’ha messo del suo, come avevo intuito vedendo l’arrivo allo stadio di un pullman vuoto dal quale sono scesi i suoi giocatori. Ma è un dato incontrovertibile: la Juve con Alessio non ha mai perso e per questo mi preoccupa di più. Con lui in panchina il clima in campo è più disteso, da partitella amichevole del giovedì. A Verona ho sorpreso addirittura Giovinco parlare al cellulare dopo un calcio d’angolo, Pirlo accorciarsi la barba dal barbiere prima di battere una punizione e Vidal vedersi un film su Sky durante l’intervallo. Addirittura mentre il Chievo cercava inutilmente di proporre qualche timido affondo, ho intercettato Lichtsteiner infilarsi su una Mercedes, andare in Svizzera a salutare la mamma e rientrare al Bentegodi appena in tempo per rifilare il gol della sicurezza. A questo punto se vogliamo credere che il Napoli abbia delle possibilità per lo scudetto, dobbiamo assolutamente sperare che Conte rientri in panchina. Bisogna farlo con tutti i mezzi, leciti e illeciti. Con lui la Juve è nervosa, irascibile, ma soprattutto stordita dalle urla che il leccese lancia agli impauriti titolari. Pare che l’otorino di fiducia di Villar Perosa, abbia trovato una lesione al timpano dell’orecchio di Marrone che ha chiesto infatti più volte al mister di giocare sulla fascia opposta a quella della panchina. Bonucci dal canto suo in caso di inversione di fascia ha minacciato querele. Il povero Marchisio, dopo le 200 frustate per il gol mancato in Coppa Italia alla Lazio, ha chiesto alla Società di essere trasferito a Guantanamo, mentre Vucinic e Quagliarella avrebbero già pregato Agnelli di contattare l’esonerato e compassato Zeman che al massimo dice “Daje!“. Fonti sicure mi dicono che Nedved e Marotta, preoccupatissimi per la rimonta del Napoli, starebbero già pensando ad alcuni espedienti pur di far innervosire Conte e farlo squalificare di nuovo appena scontata la breve sosta. Le ipotesi sarebbero: A) Fargli trovare in panchina l’autografo dell’arbitro Guida di Torre Annunziata con la scritta: “Ad Antonio con simpatia“, B) Svelare a tutti come ha fatto a farsi ricrescere i capelli, C) Regalargli un cd con le dichiarazioni di Pulvirenti dopo Catania-Juve. E il Napoli? E’ lì a tre punti, pronto all’aggancio. Certo da qui al 19 maggio di tempo ce ne vuole e nel frattempo ci sono le elezioni di mezzo. Lo stesso De Laurentis, dopo aver visto la propaganda elettorale di Berlusconi, ha già assicurato che restituirà tutti i soldi dei biglietti delle partite in cui il Napoli non ha vinto, non aumenterà il prezzo delle curve da qui al 2025, farà assumere 5000 tifosi alla Filmauro e non riprenderà Vargas neanche se il Milan dovesse restituire lo scudetto dell’88. Per quanto mi riguarda se invece Berlusconi mi rimborserà l'IVA, l'IRPEF, il bollo di circolazione, il canone RAI, tutte le cartelle pagate all’Equitalia, l'ICI, l'IMU, le bollette della luce, dell'ENEL, del gas e della munnezza, lo voto. Lo giuro su Alfano. Anzi, su Conte.





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